Si sa, al giorno d’oggi il l’aspetto estetico è fondamentale per creare un’immagine di sé all’altezza delle aspettative. Si devono curare tutti i particolari della persona, con il fine di dimostrare il proprio “biglietto da visita” alla prima occhiata. I capelli sono uno degli elementi più curati e più controllati sotto questo punto di vista, sia nella vita professionale, sia nell’ambito privato: e, con i capelli, si presta attenzione anche a tutto ciò che vi sta attorno, il look, la barba, il taglio, la calvizie… La forfora è forse uno dei peggiori clienti per chi vuole apparire sempre in ordine, sempre brillante e a posto. Ecco perché l’industria di prodotti per capelli si sta affermando con successo crescente, specie per quanto riguarda i vari modelli di shampoo antiforfora delicati e poco aggressivi, anche a causa dei numerosi lavaggi e allo stress quotidiano a cui sono sottoposti. La forfora è il primo avversario da combattere per difendere il proprio aspetto esteriore, soprattutto quando si parla di capelli.
Andiamo perciò a conoscerla meglio.shampoo antiforfora rimedio forfora foto1Cos’è la forfora? la forfora (nota anche come pitiriasi) è un semplice disturbo del cuoio capelluto, che si manifesta sotto forma di piccoli frammenti bianchi: questi sono le desquamazioni della nostra pelle secca che si stacca dalla nuca. La presenza della forfora, in realtà, è un fenomeno del tutto naturale, che riguarda il ricambio del tessuto epiteliale, attraverso l’espulsione e l’eliminazione della pelle secca. A comportare eventuali problemi sono semmai i quantitativi di forfora prodotti dal nostro organismo, che, se superano la normale quantità prodotta fisiologicamente, possono essere ricondotti alla dermatite seborroica, ovvero una patologia cronica che colpisce la cute e ne provoca la desquamazione e l’arrossamento della zona interessata.

La convinzione comune comune è che la presenza di forfora sia una conseguenza diretta di una scarsa igiene: in parte vero e in parte no. Può essere sicuramente il risultato di una scarsa igiene e di un insufficiente lavaggio, che porta all’accumulo di cellule morte sulla nostra nuca. Ma può essere anche dovuta a un lavaggio eccessivo con i prodotti per capelli sbagliati, troppo aggressivi.

Fortunatamente la presenza di forfora non è un sintomo di una malattia grave o non curabile, tutt’altro, è un problema che si può risolvere facilmente rivolgendosi al proprio dermatologo e trovando lo shampoo antiforfora più adatto al nostro cuoio capelluto.Entrando nello specifico delle cause che provocano l’accumulo di forfora scopriamo che questo si forma quando la cute alla base dei nostri capelli viene attaccata da un particolare tipo di fungo, scientificamente catalogato come Pityrosporum ovale. Questo fungo va ad infettare la consueta produzione di sebo (ciò che fa apparire i nostri capelli come grassi e sporchi dopo un po’ di tempo che non li laviamo) e favorisce la formazione di acidi grassi, fattori che provocano una sovrapproduzione di forfora.

A contribuire alla sua proliferazione entrano in gioco anche fattori quali l’alimentazione e lo stress, che possono provocar delle situazioni patologiche temporanee, che vanno trattate con i mezzi adeguati. Spesso la forfora è la conseguenza ultima di una patologia più importante, come può essere la psoriasi od un’ infezione generale della cute che si trasforma in pitiriasi quando colpisce il cuoio capelluto. In questi casi serve ben più di uno shampoo antiforfora tali condizioni.La forfora si distingue in due tipologie: forfora secca e forfora grassa.

La forfora secca è la forma più nota e diffusa, quella che provoca il famoso accumulo di granelli bianchi sulle spalle. Questi granelli non sono altro che il risultato della desquamazione della pelle secca che si stacca dal cuoio capelluto. La forfora secca è senza dubbio la tipologia di pitiriasi più antiestetica in quanto i suoi sintomi sono piuttosto evidenti. La presenza di questa forma di disturbo ha spesso conseguenze importanti anche dal punto di vista psicologico, poiché danneggia la nostra immagine esteriore, provocando anche dei cali di autostima, dei complessi mentali o delle false convinzioni, specie nelle persone più superficiali o in quelle più suscettibili.

La forfora grassa agisce in modo leggermente diverso: il sebo rimane “impigliato” tra i nostri capelli, conferendogli così un’immagine altrettanto antiestetica ma meno evidente. Il problema principale di questa tipologia di pitiriasi è il prurito e il fastidio costante che provoca al soggetto che ne soffre.

In entrambi i casi le cause possono essere legate al tipo di shampoo antiforfora che si utilizza, fattore molto spesso sottovalutato ma che può rivelarsi il miglior aiutante nella lotta contro la forfora. Da nemico ad amico dei nostri capelli.shampoo antiforfora rimedio forfora foto2Alla base dell’azione dello shampoo antiforfora vi sono i principi attivi che quest’ultimo utilizza al fine di contrastare in modo mirato tutti i sintomi della pitiriasi. La loro funzione primaria è quella di mantenere la “pulizia” del nostro cuoio capelluto, attraverso una costante idratazione e una regolazione continua della produzione di sebo. Molti di noi però ignorano le caratteristiche peculiari dei capelli, differenti in ogni individuo. Ecco perché è necessario conoscere alla perfezione quali sono le problematiche che affliggono i nostri capelli. La scelta dello shampoo antiforfora adatto a noi infatti deve essere strettamente correlata alle debolezze dei nostri capelli, se soffriamo di forfora secca o grassa, se la sua presenza è dovuta a un momentaneo periodo di stress oppure ad una patologia cronica della cute, se dobbiamo rivolgerci ad un dermatologo o semplicemente modificare il nostro stile di vita.

Tra i principi attivi più comuni utilizzati negli shampoo antiforfora troviamo:

  • l’acido salicilico: piuttosto aggressivo, ma ideale per eliminare le conformazioni infettive;
  • il solfato selenico: esfoliante ancora più aggressivo, da utilizzare solo in caso di presenza sicura di un’infezione e solo su consiglio medico;
  • il catrame: va a regolare il ciclo di produzione ed eliminazione delle cellule della cute;
  • lo zinco (ZPT): agisce in maniera mirata contro la proliferazione del fungo Pityrosporum e della malassezia, e rallenta così la produzione infettiva di squame e pelle secca;
  • i propoli: con proprietà molto simili allo zinco e caratteristiche funghicida;
  • la canapa: contenente degli elementi che contrastano le infiammazioni e rinvigoriscono il cuioi capelluto;