I polioli sono delle particolari sostanze che si possono sia trovare in natura, con il nome di polioli naturali, sia essere prodotti attraverso un processo chimico, con il nome quindi di polioli artificiali. Spesso vengono denominati anche come poliacoli o semplicemente dolcificanti natuarali o artificiali. I polioli sono molto noti e utilizzati soprattutto perché rappresentano un’alternativa ai normali dolcificanti come lo zucchero: rispetto a questi, infatti, i polioli comportano diversi vantaggi all’interno di un alimento o di un prodotto farmaceutico, in quanto possiedono delle proprietà dolcificanti maggiori, danno consistenza e forma al prodotto finito, ne riducono nettamente gli apporti calorici. Senza dimenticare che possono essere consumati anche da coloro che soffrono di malattie come il diabete o hanno intolleranze agli zuccheri. Studi recenti hanno purtroppo dimostrato come esistano anche diverse controindicazioni nell’utilizzo dei polioli, anche se devono ancora essere scientificamente dimostrate.

Come accennato nella nostra introduzione, esistono due tipologie di polioli, una famigli di polioli naturali e una famiglia di polioli artificiali.

Partiamo dai primi.polioli naturali artificiali effetti foto1I polioli naturali, come ci suggerisce la loro denominazione, non sono altro che semplici carboidrati che ognuno di noi può consumare senza un precedente processo di sintesi chimica artificiale. Nel commercio attuale sono molto utilizzati, anche grazie alla “moda” del biologico e dei prodotti naturali che possono sostituire gli alimenti che contengono coloranti o simili, tutti lavorati chimicamente, e quindi meno salutari. In particolare i polioli possono essere recuperati ed estratti all’interno di vari frutti, per poi essere utilizzati all’interno di vari cibi ed alimenti.

Andiamo a conoscergli nello specifico.

Lo xilitolo

Partiamo con lo xilitolo, certamente uno dei più noti soprattutto grazie agli spot pubblicitari che ne sottolineano la presenza all’interno delle gomme da masticare o nelle caramelle di consistenza gommosa, altrettanto note e diffuse. Lo xilitolo è ricavabile attraverso uno specifico processo di sviluppo di un’altra sostanza naturale: lo xilosio. Questi rappresenta una sorta di xilitolo allo stato “grezzo” e si può trovare all’interno della corteccia del legno e del mais. Altrimenti è presente già in forma finita, come xilitolo vero e proprio, all’interno di alimenti naturali quali il cavolo, nel cavolfiore, nella melanzana e anche nei funghi. Lo xilitolo si può trovare anche nelle fragole. La sua peculiarità è la capacità di non provocare carie dentali, nonostante risulti un sostituto praticamente perfetto del saccarosio.

Lo xilitolo viene molto utilizzato in prodotti come le sopracitate gomme da masticare e nelle caramelle gommose, oppure all’interno di vari composti farmacologici a base di sciroppo, o all’interno delle caramelle da far sciogliere in bocca, contro il mal di gola.

L’etritolo

Altro genere di zucchero naturale è rappresentato dall’etritolo, sicuramente più familiare all’orecchio di sportivi e medici dello sport. Infatti l’etritolo viene utilizzato in modo particolare come dolcificante delle bevande energetiche e degli integratori adatti per il recupero rapido dei sali minerali a seguito di un’intensa attività sportiva. La sua particolarità è che non ha un gusto molto forte e quindi risulta ideale per i menzionati prodotti che spesso vengono consumati in modo rapido e a bocca spalancata, dopo un grande sforzo e quindi in una situazione di vulnerabilità. L’etritolo si ricava dai processi di fermentazione di alcuni zuccheri vegetali ancora in uno stato primordiale: queste fermentazioni necessitano infatti dell’intervento di alcuni batteri, che ne permettono l’estrazione a processo terminato.

Il mannitolo

Il mannitolo è forse uno dei polioli più controversi, viste le sue caratteristiche positive accompagnate da controindicazioni piuttosto singolari. Il mannitolo è senza alcun dubbio uno dei dolcificanti più antichi, ben noto anche in passato per le sue controindicazioni con effetto diuretico istantaneo. In altre parole il mannitolo possiede delle ottime qualità come lassativo, piuttosto insolite per un prodotto destinato alla consumazione. Va assolutamente specificato che le dosi quotidiane di mannitolo da assumere per ottenere questo effetto sono piuttosto alte, quindi basta prestare attenzione alle quantità giornaliere di mannitolo consumate. Questo zucchero naturale può essere estratto dalla linfa di piante come il frassino, ma è anche recuperabile nuovamente dai funghi o dalle piante marine come le alghe. Curiosamente il mannitolo è uno dei dolcificanti più utilizzati in pasticceria e nei dolci di largo consumo.

Il sorbitolo

Il sorbitolo è il poliolo naturale più diffuso, anche perché viene utilizzato nella maggior parte degli alimenti modificati appositamente per la metabolizzazione dei diabetici, senza quindi rendere necessaria l’intromissione dell’insulina. A suo discapito va detto che il sorbitolo non è considerabile come un poliolo del tutto acariogeno, e quindi il rischio di contrarre delle carie è lo stesso di quando si consuma il normale saccarosio, così come è identico il loro apporto a livello di calorie. Lo si può trovare in diversi frutti quali le ciliegie, le pere, le mele… E può anche essere estratto dai frutti che crescono sulle piante di sorbo.

Anche il sorbitolo possiede delle proprietà importanti come lassativo e viene sfruttato da molte industrie farmaceutiche per la produzione di svariati prodotti farmacologici. Può anche essere utilizzato come edulcorante in diversi alimenti.polioli naturali artificiali effetti foto2I polioli artificiali, al contrario dei loro “cugini” naturali, necessitano di un passaggio di sintesi chimica per essere considerati poliacoli a tutti gli effetti ed essere consumati. A differenza dei polioli naturali, questi possiedono maggiore durata nel tempo, più resistenza alle temperature alte o basse, e una maggior garanzia nel mantenimento delle loro proprietà.

Ne analizziamo qualcuno a titolo esemplificativo.

Il maltiolo

È uno dei polioli con il maggior apporto di dolcificante, addirittura superiore a quello del saccarosio. Può essere prodotto dalla sintesi del maltosio, attraverso un processo di idrogenazione. Possiede delle proprietà lassative non molto importanti, ed è acariogeno. Grazie alla sua resistenza viene utilizzato in molti prodotti destinati ad alte cotture.

Il lactitolo

Il lactitolo, noto anche come lactite, è un poliolo artificiale che si ottiene tramite l’idrogenazione del lattosio. Possiede caratteristiche dolcificanti più basse rispetto al glucosio e al saccarosio, e per questo ha anche un leggero effetto nel contrasto della formazione di carie.

L’isomaltitolo

Rientra tra i poiloli certamente meno noti e sfruttati. Possiede delle proprietà lassative molto importanti ed è utilizzato principalmente nei prodotti farmacologici per i diabetici.