Il Diario Alimentare

Annotare ciò che si mangia per conoscersi meglio.

Hai mai provato ad annotare tutto ciò che mangi durante una giornata? E quanto mangi? E quando lo mangi? Saresti sorpreso di ciò che si può scoprire sulla propria dieta e le proprie abitudini alimentari (o se hai provato, lo avrai constatato) tenendo un vero e proprio diario alimentare.

Ad esempio un diario alimentare può essere utile se stai cercando di perdere peso, se si deve tenere d’ occhio l’ assunzione di sostanze nutritive, od equilibrare i tipi di alimenti che si assumono. In generale può contribuire ad essere più consapevoli di come, di cosa e di quanto si mangi; conoscenze che possono aiutare se si decide di raggiungere obiettivi connessi alla dieta.

QUINDI COS' È ESATTAMENTE UN DIARIO ALIMENTARE?

diario alimentare abitudini alimentari foto1Un diario alimentare è in pratica un “registro degli alimenti” che si sono mangiati di pasto in pasto, solitamente su base quotidiana o settimanale. Nel diario alimentare si possono includere informazioni nutrizionali o dietetiche, organizzare e tenere traccia dei pasti suddivisi per genere alimentare e così via. Questo consente di monitorare cosa, quando e quanto spesso si mangia, così come si può determinare il proprio fabbisogno nutrizionale.

I VANTAGGI DI TENERE UNA DIARIO ALIMENTARE.

  1. Aiuta a mantenere un consumo calorico responsabile.

Spinti anche dalla frenesia del mondo moderno, a volte è facile cadere nella trappola del mangiare troppo o troppo spesso, soprattutto se si è costantemente in movimento. Prendersi il tempo di annotare consapevolmente ciò che si è mangiato in un diario alimentare può aiutare ad essere più consapevoli, e questa consapevolezza porta ad avere anche una forza di volontà maggiore quando ci si trova di fronte al classico dilemma “Me lo faccio o no lo spuntino?”.

  1. Aiuta a definire le proprie esigenze nutrizionali.

Non è importante solo quanto si mangia, ma anche quello che effettivamente si va a mangiare, e ovviamente un diario alimentare può aiutare ad equilibrare questo aspetto.

Difatti, se si annotano tutti i cibi mangiati suddividendoli per categoria alimentare (pane e amido, latte e latticini, frutta e verdura, carne e pollame ecc.), per statistiche nutrizionali chiave (calorie, grassi, carboidrati, fibre, zucchero, ecc.) o tramite un altro sistema dietetico che tiene conto di una combinazione di questi due fattori, è possibile tenere traccia è capire quali tipologie di alimenti è necessario mangiare di più e quali invece sono da evitare.

  1. Aiuta ad identificare ed eventualmente correggere le abitudini alimentari.

Un altro aspetto importante dell’ alimentazione è il momento della giornata in cui si effettuano i pasti, ed un diario alimentare può essere utile per annotare la frequenza e la quantità degli spuntini giornalieri.

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Ad esempio, mangiare poco durante uno dei pasti principali (colazione, pranzo o cena) o saltarlo del tutto, può essere il motivo per cui si mangiano piccoli snack per tutto il giorno, o si mangiano porzioni più grandi durante il pasto successivo, e questo comportamento è deleterio per la nostra forma fisica.

Un’ altra delle possibili ragioni per cui si può mangiare troppo o troppo spesso è che si è esposti a situazioni in cui si è veramente felici (e si mangia tanto per esprimere questa contentezza) o si è depressi (e allora mangi per tornare felice). Non dimentichiamo che anche sotto l’influenza di sostanze come l’ alcool, la marijuana, il tabacco od altri farmaci si possono tenere erronee abitudini alimentari.

Per questo è importante annotare nel proprio diario alimentare non solo quello che si è mangiato, ma anche lo stato d’ animo che si ha mentre si sta mangiando, così da poter poi capire come il proprio umore influisca sull’ appetito.

COSA ANNOTARE NEL DIARIO ALIMENTARE

diario alimentare abitudini alimentari foto2Vediamo ora quali sono le principali annotazioni che si dovrebbero trascrivere nel proprio diario alimentare:

  • Cosa si è mangiato (ovviamente);
  • Quanto si è mangiato (un’ indicazione più o meno accurata della quantità per ogni alimento consumato);
  • I valori nutrizionali (solitamente indicati nelle confezioni o reperibili sul web);
  • Il tempo (indicare gli orari e la durata di ogni pasto);
  • Il contesto (a casa, in ufficio, al ristorante, da amici, dalla nonna, ecc…);
  • Il proprio umore (con quale stato d’ animo si sono consumati i pasti).

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