La psoriasi è una patologia della cute di tipo infiammatorio, sfortunatamente catalogabile tra le malattie croniche, ma fortunatamente non contagiosa. Nonostante sia una malattia conosciuta ormai da tempo le precise cause del suo manifestarsi sono ancora non del tutto chiare e sembrano prettamente legate a dei fattori genetici ed ereditari. Le problematiche che la psoriasi può recare sono purtroppo diverse, essendo una malattia molto invasiva ed invadente.
Innanzitutto il danno primario è dato dalla presenza di placche di color rossastro con una patina argentea sulla superficie della pelle, spesso evidenti e molto fastidiose. Le placche possono disporsi su tutto il corpo, senza una precisa motivazione, ma solitamente queste infezioni si trovano più facilmente sulla zona lombare o sacrale, molto frequenti anche sulle ginocchia e sui gomiti, oppure lungo l’attaccatura del cuoio cappelluto In secondo luogo la gravità della psoriasi è data dal suo probabile collegamento con patologie molto pericolose quali le malattie cardiovascolari.
L’incidenza della psoriasi non è molto elevata, ma si aggira attorno al 2-3% della popolazione italiana, quindi circa due milioni di nostri connazionali. A livello internazionale la percentuale aumenta ovviamente in proporzione ai numeri della popolazione mondiale, non facendosi riconoscere tra le patologie più diffuse per quanto riguarda la sfera cutanea. La psoriasi si manifesta molto raramente in un età inferiore ai 10 anni, mentre ha il suo picco di riscontro in un arco di età che va dai 15 ai 30 anni, in modo del tutto indipendente dal sesso, con possibili manifestazioni tardive anche in età avanzata, ovvero dai 50 anni in su.Come per molte patologie della cute simili alla psoriasi è molto importante riconoscere il morbo sin dai primi sintomi, in modo da intervenire in modo tempestivo e garantire al paziente che ne viene colpito la migliore qualità della vita possibile. Prima di arrivare alle famose placche e squame caratteristiche della psoriasi si possono riconoscere alcuni campanelli d’allarme premonitori della patologia, o che comunque vanno tenuti sotto stretta osservazione al fine di scongiurare qualsiasi pericolo.
Il sintomo più comune riguarda il manifestarsi di un prurito fastidioso e costante, riscontrabile a contatto con qualsiasi tipo di tessuto, o addirittura senza bisogno di un attrito sulla pelle. Il vero motivo di preoccupazione riguarda le possibili degenerazioni della psoriasi che possono portare a forme più estese dell’infezione stessa.Le cause dell’infezione da psoriasi sono principalmente legate al corredo genetico in quanto la psoriasi è da considerarsi tra le patologie a carattere ereditario.Infatti le persone coinvolte in un rapporto di parentela stretta (solitamente di primo grado) con un malato di psoriasi, corrono un rischio di contrarre la malattia fino a 8 volte maggiore rispetto alla norma. Ma oltre alle cause di natura genetica ve ne sono altre caratterizzate da vari fattori psicologici spesso ignorate o sottovalutate.
Tra questi vanno assolutamente prese in considerazione le conseguenze post-traumatiche, ovvero tutte quelle complicazioni, sia fisiche che psichiche, possono derivare in conseguenza di un forte trauma: questo può essere un grave incidente stradale che può aver lasciato importanti segni a livello fisico o aver causato danni irreversibili a noi o a qualcuno vicino a noi; si può trattare anche di una grande delusione in ambito professionale o amoroso, che provoca periodi di depressione; guardando invece ad un piano più concreto tra le cause riconosciute vi è anche una dieta scorretta, basata su un alimentazione malsana, ricca di cibi grassi e sostanze nocive per il nostro organismo, che non fanno altro che aumentare il rischio di contrarre la malattia oltre ad indebolire le nostre difese immunitarie; gli stessi chili di troppo sono causa di un alto livello di colesterolo e di glicemia nel sangue, tra le prime situazioni assolutamente da evitare se si vuole prevenire l’infezione da psoriasi.
Onnipresente tra le cause delle principali patologie dell’uomo moderno s’insinua sempre il fattore stress: un costante stato di tensione è facilmente complice del manifestarsi della psoriasi, soprattutto per i cosiddetti “skin reactors”, coloro che tendono a sfogare a livello cutaneo o comunque fisico le principali situazioni di stress psicologico. La psoriasi però può essere anche contratta da pazienti che hanno assunto farmaci piuttosto forti per curare altri tipi di disturbi anche senza nessuna relazione stretta con la psoriasi. L’infezione si manifesta infatti come effetto indesiderato o comunque collaterale del farmaco assunto.Come si può facilmente intuire la terapia da seguire varia a seconda della gravità della psoriasi e della sua tipologia. Molto frequentemente varia in base anche alle reazioni del paziente di fronte alla gravità della malattia, alla sua forza di volontà e prontezza nel rispondere alle difficoltà che si possono incontrare riscontrando la psoriasi, considerando anche il suo alto livello d’invasività dal punto di vista estetico.
Bisogna però partire da alcune precisazioni che molti non conoscono o che considerano errate per una cattiva informazione riguardo la psoriasi: innanzitutto la psoriasi non altera in alcuno modo lo stato di salute del paziente che ne è colpito, anche se può condizionarlo facilmente a livello psicologico (ribadendo di nuovo la forte influenza che ha il nostro stato mentale sul nostro corpo); la psoriasi si presenta come una malattia di carattere cronico, ma può comunque presentare dei periodi di remissione della malattia, che in alcuni casi fortunati possono rivelarsi anche definitivi.
Fatte queste premesse si possono analizzare le cure più efficaci per sconfiggere la malattia: per la situazioni di psoriasi nella sua forma meno grave solitamente vengono somministrati dai medici dei prodotti farmacologici mirati al rilassamento e al trattamento della pelle.
Se invece la psoriasi si presenta in forme più gravi e invasive si passa alla somministrazione di farmaci più forti come la ciclosporina oppure il metotrexato. Sono molto consigliate anche le cure a carattere biologico, basate su farmaci biologici appunto, che subentrano però solo in un secondo momento della cura, una volta che i farmaci tradizionali non hanno sortito l’effetto sperato o non si sono dimostrati sufficienti. Tra i vari trattamenti, come spesso accade a livello cutaneo, sono molto consigliati anche periodi di sedute presso centri termali dai quali si possono trarre molti benefici sia sul piano fisico che mentale per convivere più serenamente con la psoriasi, oltre che favorirne un miglioramento.