Una delle malattie più comuni ed antiestetiche che può affliggere il nostro corpo è la caduta dei capelli, e, data la quasi impossibilità di invertire il processo di caduta, risulta divenire uno stato irreversibile, che può soltanto peggiorare nel tempo (interventi di trapianto capelli a parte); ma diamo un’occhiata più approfondita a questo problema. Il termine medico per indicare la caduta dei capelli è “alopecia”, che non si riferisce ad una patologia specifica ma che indica ogni tipo di caduta dei capelli. Sebbene si tratti di una parola in lingua latina, le sue origini possono essere ricondotte al greco, dove il termine alopekia veniva usato per descrivere una malattia del pelo delle volpi molto simile alla scabbia. Normalmente nel corso della vita continuiamo a perdere capelli, che però vengono prontamente rimpiazzati dai nuovi in fase di crescita; perciò uno dei primi segnali dell’inizio del processo di perdita è quando questo ricambio avviene sempre in misura sempre minore e anche visivamente si può notare che i capelli che cadono sono molto più numerosi di quelli che ricrescono.
La caduta dei capelli può essere determinata da numerosi fattori e quindi ne esistono diverse tipologie identificate con nomi diversi, come analizzeremo di seguito.caduta-dei-capelli-foto2

Le principali forme di caduta dei capelli, che presentano differenti sintomi e cause, sono le seguenti:

  • La calvizie maschile e femminile

La calvizie maschile è il più comune tipo di perdita dei capelli, che colpisce all’incirca il 50% della popolazione una volta superati i cinquant’anni; di solito si manifesta a cavallo tra i venti ed i trent’anni,  e la velocità con cui progredisce varia da individuo a individuo. Raramente porta alla perdita totale dei capelli, lasciando spesso una fascia di capelli che gira attorno al capo andando a formare il caratteristico “ferro di cavallo”. Sfortunatamente la calvizie maschile è ereditaria, quindi viene trasmessa all’interno delle famiglie, ed è dovuta all’ipersensibilità dei folicoli piliferi. Nelle donne invece la calvizie è più leggera e si forma principalmente nella parte superiore della testa, affievolendo il volume dei capelli in maniera più o meno accentuata. Colpisce principalmente le donne che hanno già raggiunto la menopausa e, a differenza di quella maschile, non possiamo asserire con certezza che sia ereditaria.

  • Alopecia cicatriziale

Il 6% dei casi di caduta dei capelli è dovuto all’Alopecia cicatriziale, che nella maggior parte delle volte spunta come complicazione derivante da una condizione di malattia. In questa tipologia di alopecia i follicoli piliferi vengono completamente distrutti, impedendo in maniera permanente la ricrescita dei capelli e lasciando in alcuni casi lievi cicatrici sulla cute; l’infiammazione che colpisce i follicoli avviene sottopelle e può provocare dolore, pruriti e bruciore. Le disfunzioni che possono portare al formarsi dell’alopecia cicatriziale sono il lichen planus, la follicolite decalvante, il lupus eritematoso sistemico e la sclerodermia. Colpisce in egual numero sia donne che uomini ed è molto più diffusa tra gli adulti che tra i bambini.

  • Alopecia areata

Questa tipologia di alopecia determina il formarsi di una chiazza senza capelli più o meno all’altezza dello scalpo (ma può verificarsi raramente anche in altre zone) ed diffusa generalmente tra gli adolescenti ed i giovani adulti. Un aspetto positivo di questa patologia è che nel giro di qualche mese (il lasso temporale dipende dalla persona) nella maggioranza dei casi i capelli ricrescono, magari non riassumendo da subito l’aspetto usuale (di solito all’inizio sono bianchi e fini), ma raggiungendolo in poco tempo. È causata da disfunzioni del sistema immunitario ed è molto diffusa tra gli individui affetti da sindrome di Down, ipertiroidismo o diabete.

  • Anagen effluvium

L’anagen effluvium è una forma di alopecia molto diffusa che può colpire oltre allo scalpo anche la faccia ed il corpo. La principale causa di questa patologia è la chemioterapia, ma anche altri trattamenti contro il cancro, come la radioterapia e l’immunoterapia, possono esserne la fonte; i primi sintomi cominciano a comparire dopo le prime settimane di terapia e possono progredire in stadi più o meno avanzati. Nella maggior parte dei casi la caduta dei capelli è reversibile e dopo alcuni mesi dalla cessazione delle terapie la crescita dovrebbe riprendere normalmente.

 La stragrande maggioranza delle persone normalmente perde dai 60 ai 120 capelli al giorno, ma questo processo non viene notato in quanto compensato dalla contemporanea ricrescita di nuovi capelli. La caduta dei capelli ha inizio nel momento in cui questo processo viene interrotto o rallentato, o quando i follicoli piliferi vengono distrutti e si cicatrizzano. Non è ancora stata determinata completamente l’effettiva causa che provoca questa malattia, ma è spesso correlata a questi fattori:

  • Per ereditarietà familiare;
  • Medicinali;
  • Condizioni mediche;
  • Cambiamenti ormonali.

Altri fattori meno rilevanti, ma che comunque possono causare la caduta dei capelli parziale o totale sono:

Un’esperienza traumatica: succede a volte che a seguito di un trauma fisico od emotivo i capelli perdano volume e spessore, cominciando a cadere. L’evento scaturente può essere ad esempio un lutto familiare, un’operazione, febbre alta o una rapida perdita di peso. In ogni caso la perdita di capelli conseguente questi eventi è temporanea.Ma non solo gli eventi negativi possono influire sulla caduta, anche situazioni di per sè positive ma che possono procurare grande stress, come ad esempio il matrimoni o il cambio di casa, ne sono responsabili.

Pesanti trattamenti ai capelli o acconciature eccessive: acconciarsi i capelli sfregandoli e stringendoli fra loro, come ad esempio le code, le trecce e le treccine, se fatte di continuo e senza cura possono portare l’alopecia. Allo stesso modo le permanenti e i trattamenti all’olio caldo possono infiammare i follicoli piliferi provocando anche la perdita permanente dei capelli.caduta-dei-capelli-foto1Ci sono alcune interessanti curiosità da sapere inerenti alla caduta dei capelli che forse non tutti conoscono, come ad esempio il fatto che per ogni follicolo crescono in media 20 capelli nel corso della vita e che un capello cresce di circa 1 centimetro ogni 30 giorni. Inoltre se un individuo è affetto da alopecia c’è una possibilità del 20% che anche un suo familiare stretto ne sia colpito; in gravidanza invece, una volta che il livello di progesterone è ritornato normale anche tutti i capelli persi durante la stessa ricrescono nello stesso momento.

Bisogna quindi prendersi molta cura dei propri capelli, stando attenti ai prodotti ed i trattamenti ai quali si sottopongono, perchè possono se non determinare quantomeno favorire l’alopecia.