AgNO3 – ecco la formula chimica del nitrato di argento, o in altre parole il sale di argento dell’ acido nitrico. Per farla più semplice, è dell’ Argentum Nitricum che stiamo parlando: se si scioglie l’ argento solido nell’ acido nitrico e si fa poi evaporare la soluzione, ecco cosa avremo davanti agli occhi. Quando si trova a temperatura ambiente non è altro che una cristallina polvere incolore, ma ha usi e proprietà molto interessanti. Si scioglie facilmente nell’ acqua, un po’ meno nell’ etanolo. È molto usato in chimica analitica come reattore, ma anche in medicina e veterinaria è molto richiesto. Infatti è l’ ideale per cauterizzare le ferite infette. Una curiosità: viene utilizzato per produrre il materiale fotosensibile delle pellicole fotografiche.

All’ Argentum Nitricum si rivolge anche l’ omeopatia, traendone dei benefici per l’ organismo. Proprio sul suo uso come rimedio omeopatico ci concentreremo in questo articolo, cercando di analizzare quando e come usare tale rimedio.argentum nitricum rimedio omeopatico foto1Prima di tutto, l’  Argentum Nitricum adatto all’ omeopatia deve essere triturato con il lattosio, oltre ad essere successivamente diluito e dinamizzato in soluzione idroalcolica. Ma quando è opportuno utilizzare l’ Argentum Nitricum?

Generalmente quando si soffre d’ ansia, irrequietezza, angoscia per il futuro. Le occasioni di agitazione sono le – apparentemente – più banali: recarsi in un luogo pubblico, l’ avvicinarsi di un appuntamento o una scadenza, un esame. Da notare che, in caso di ansia da esame, il Gelsemium (un altro rimedio omeopatico) è da assumere solo il giorno stesso. Chi ha bisogno di Argentum Nitricum, invece, soffre di agitazione anticipatoria che va quindi curata con largo anticipo. Il rimedio è ottimo per contrastare tutti quei disagi provocati da eccessiva emotività: diarrea, palpitazioni, incubi notturni. È utile anche per calmare agorafobia e claustrofobia. Agendo sul sistema nervoso, produce un effetto di calma e placa le sovra stimolazioni. È quindi indicato anche per bloccare le infiammazioni: degli occhi, del naso, della gola, dello stomaco, della vescica e dell’ intestino.

Si usa come rimedio per i mal di testa molto forti e, come spiegato in precedenza, per tutti i disagi che creano angoscia in chi ne soffre: vertigini, fobie di vario tipo, dolori allo stomaco, apprensione eccessiva, stati d’ ansia, dissenteria, irritabilità, sovraffaticamento. Il soggetto che presenta questi sintomi, in sintesi, ha bisogno di un aiuto per calmare l’ eccessivo carico emotivo che gli impedisce di vivere con serenità.

Oltre alle problematiche collegate con il sistema nervoso, l’ Argentum Nitricum è ottimo per curare gastriti e ulcere gastriche. È inoltre indicato per contrastare le mestruazioni particolarmente dolorose e irregolari, o la tendenza alla cistite.In omeopatia, se si intende assumere la cura in gocce è necessario effettuare le opportune diluizioni a partire dalla tintura madre. Sono possibili diverse soluzioni: centesimali (CH), decimali (DH), cinquantamillesimali (LM), korsakoviane (K). In sostanza, si prende una goccia della tintura madre e la si diluisce in determinate dosi di alcol. Nel caso specifico dell’ assunzione di Argentum Nitricum in gocce, è sufficiente conoscere come si preparano le dosi centesimali e decimali. Per una dose centesimale bisogna diluire una goccia di tintura madre con 99 gocce di alcol. Poi si deve agitare la bottiglietta o il contenitore ben chiuso per cento volte: si avvia così la dinamizzazione, e si ottiene una dose da 1CH. Volendo un 2CH bisognerebbe ripetere la diluizione, unendo altre 99 gocce di alcol a quella da 1CH.

Quando invece si scioglie una goccia di tiratura madre in nove gocce d’ alcol, si ottiene una soluzione decimale (1DH). Questo in linea di massima il principio delle diluizioni. I dosaggi omeopatici sono volutamente leggeri, diluiti, in modo tale da agire sul corpo in maniera non invasiva e graduale.

Generalmente, si assume l’ Argentum Nitricum con la diluizione a 4CH, prendendo tre granuli ogni tre ore. A miglioramento avvenuto si continua con tre granuli il mattino e tre la sera. Si prosegue per qualche tempo anche dopo la scomparsa del disturbo. Ci sono però delle indicazioni specifiche per alcuni disturbi. La diarrea emotiva, per esempio, si cura con la diluizione a 30 CH e l’ assunzione di due o tre granuli, per tre volte al giorno. Il trattamento in genere ha inizio due o tre giorni prima dell’ incombente avvenimento che genera ansia. Nel caso però la diarrea non sia associabile ad un evento in particolare, allora la diluizione sarà a 4 CH, tre granuli ogni tre ore. Tutte le problematiche connesse con il sistema nervoso vengono curate con una diluizione che oscilla dai 15 ai 30 CH (dipende dal soggetto), e si assumono tre granuli ogni dieci o quindici giorni. Si predilige invece una diluizione a D4 o D6 per ulcere gastriche e gastriti, assumendo tre granuli ogni una o due ore. Dopo il miglioramento del soggetto si passa a quattro volte al giorno. La diluizione a DH6, con tre granuli per tre volte al giorno, viene generalmente prescritta per cefalea e lombalgie.argentum nitricum rimedio omeopatico foto2Prima di procedere all’ assunzione di determinati dosaggi, anche se l’ omeopatia è di per sé poco invasiva, è opportuno consultare uno specialista. Una figura molto accreditata, ad esempio, è il medico omeopata. Egli ha conseguito una regolare laurea in medicina, seguendo poi un corso specializzato in omeopatia di almeno tre anni. Non è una laurea vera e propria, quanto una particolare preparazione sull’ argomento. Una figura di questo tipo si occupa anche della persona in sé, considerando come informazioni preziose anche i tratti della personalità. Mente e corpo sono infatti considerati come profondamente uniti, e questo fa sì che lo specialista intervenga nell’ individuo nella sua interezza. Dosaggi e prescrizioni, di conseguenza, sono soggettivi e pensati appositamente per il soggetto in cura. Improvvisazioni e fai-da-te potrebbero rivelarsi più dannosi che utili.

Nel caso dell’ assunzione di Argentum Nitricum come rimedio omeopatico, poi, bisogna mettere in preventivo alcuni effetti collaterali. È possibile dover fare i conti con il manifestarsi di aerofagia, con annesse flatulenze, anche rumorose e frequenti. Il reflusso gastroesofageo è un altro effetto collaterale, accompagnato da un dolore pungente nella parte centrale della metà superiore dell’ addome (epigastrio).

Se poi vi piacciono particolarmente i dolci o il cioccolato, e d’ un tratto ne sentite un impellente bisogno… beh, siete giustificati: anche questo è un effetto collaterale!