La psoriasi è una delle patologie della pelle più difficili da gestire e da contrastare, complice la presenza di uno dei sintomi più difficili da tollerare in assoluto: il prurito. Si tratta di una condizione che interessa la parte superficiale della cute, ovvero l’epidermide, legata all’instabilità dei cheratinociti, delle cellule la cui crescita comporta la comparsa di strati squamosi e, in molti casi, pruriginosi.

Dal momento che non coinvolge direttamente gli strati vascolarizzati non è possibile individuarla attraverso le analisi del sangue quanto piuttosto soltanto tramite tramite l’anamnesi e al limite la biopsia: un esame indolore che prevede l’asportazione di una parte del tessuto e relativa analisi in laboratorio. In questo articolo ci soffermiamo sul perché compare la voglia di grattarsi e come alleviare il prurito da psoriasi. Un questione centrale dal momento che cercare di trattenersi è qualcosa di molto difficile e comporta spesso conseguenze importanti: oltre a non procurare un reale sollievo, una simile abitudine tende a rendere le lesioni più difficili da trattare.

Prurito: un sintomo difficile da tollerare

Per capire l’importanza del prurito nella psoriasi è necessario conoscere prima di tutto che cos’è, da un punto di vista non puramente esperienziale quanto piuttosto tecnico e scientifico. Con tale termine si intende una sensazione simile a quella di un diffuso pizzicore, la quale porta con sé il desiderio irresistibile di grattarsi.
Il prurito è uno dei sintomi più diffusi in ambito dermatologico (ma non solo) e interessa molteplici malattie. Oltre alla psoriasi ce ne sono davvero tante e di seguito ne elenchiamo una parte:

  • Allergie da contatto e intolleranze alimentari.
  • Dermatiti, cheratosi e ustioni.
  • Lesioni cutanee.
  • Malattie renali, epatiche, endocrine, neurologiche.
  • Morbo di Hodgkin.
  • Malattie infettive come varicella e morbillo.

Il prurito compare come sintomo anche in alcuni disturbi legati alla psiche e può essere persistente come passeggero, poco intenso ma anche molto intenso. Non è comunque una manifestazione patologica isolata, ovvero non è il solo sintomo all’interno dei diversi disturbi.

Prurito e psoriasi: le cause

L’eziologia della psoriasi non è ancora del tutto chiara e questo vale, dunque, anche per le cause del prurito, avvertito fino al 90% delle persone che accusano la patologia. Per molti rappresenta il sintomo più fastidioso in assoluto, dal momento che va a inficiare direttamente sulla qualità della vita.

L’intensità del prurito, stando agli studi clinici attualmente disponibili sull’argomento, è per lo più correlata a fattori psicologici, la cui influenza è spesso importante in patologie come la psoriasi, essendo lo stress la prima causa per quanto riguarda la comparsa della malattia.

La psoriasi è una patologia della pelle, del resto, che è legata a fattori differenti: è dovuta infatti all’interazione tra i sistemi nervoso, endocrino, immunitario e persino di quello vascolare, tutti coinvolti direttamente. È perciò molto probabile che la loro azione riguardi anche il prurito.

Le forme di psoriasi più (e meno) fastidiose

La psoriasi può manifestarsi in molteplici forme, alcune più pruriginose di altre. Un’altra variabile è la localizzazione del sintomo, in genere limitato alle sole lesioni con un’eccezione: ciò non si verifica infatti in una variante particolare, la psoriasi eritrodermica, nella quale appare generalizzato. Pertanto, il prurito tende ad aumentare insieme alla gravità del disturbo, un discorso che vale soprattutto se la psoriasi appare sul cuoio capelluto e per la forma seborroica palmo-plantare, generalmente poco fastidiosa.

Psoriasi psoriasi pustolosa

Quella pustolosa è la forma meno fastidiosa per quanto riguarda il sintomo del prurito. Si tratta di una tipologia che può essere pertanto generalizzata (più grave e per fortuna rara), oltre che localizzata e presenta, nelle forme più critiche, segni quali fessurazioni, ipercheratosi ed eritema. La diagnosi non è semplice in quanto questa particolare forma di psoriasi denota dei tratti di similitudine con patologie analoghe quali disidrosi, dermatite da contatto e dermatite irritativa.

Psoriasi guttata

La psoriasi guttata è forse la tipologia più fastidiosa per quanto riguarda il prurito e compare per lo più nei soggetti giovani e in seguito a un’infezione da streptococco tonsillare. Le motivazioni della correlazione sembrano essere legate all’azione dei linfociti, i responsabili della prima attivazione di questa particolare reazione psoriasica, che presenta la tendenza a regredire spontaneamente.

Psoriasi a placche

Si tratta della forma più diffusa di psoriasi e si manifesta con la comparsa di lesioni ben definite e coperte da uno strato argenteo. La sensazione di prurito è mediamente intensa ed è in genere accompagnata da quella di bruciore, formicolio e pizzicore.

Psoriasi eritrodermica

Si tratta di una forma di psoriasi che interessa oltre l’80% della pelle: per questo il prurito appare particolarmente intenso nonché, come abbiamo avuto modo di accennare, generalizzato.

Altre forme di psoriasi

La psoriasi può manifestarsi secondo altre 3 forme di principali, anch’esse non immuni da prurito. Nel dettaglio:

  • Psoriasi amiantacea. Interessa in particolare il cuoio capelluto con la comparsa di pustole biancastre e compare per lo più in età giovanile, solo raramente negli anziani.
  • Artrite psoriasica. Simile all’artrite reumatoide è presente sia nella forma giovanile sia in quella adulta, arrivando a coinvolgere più articolazioni, per lo più quelle piccole di mani e piedi. Si tratta di una malattia altamente invalidante e fortunatamente non molto diffusa.
  • Onicopatia psoriasica. L’unghia risulta una parte piuttosto colpita dalla psoriasi e in tale forma arriva anche a denotare un distacco del tratto unghiale. Può interessare soltanto un’unghia o più d’una.

Esistono dei rimedi contro il prurito?

Il prurito non viene trattato come sintomo a sé stante ma all’interno della malattia nel suo complesso e ciò vale, naturalmente, anche per la psoriasi. Una cosa importante da considerare quando ci si approccia alla psoriasi, che è tendente alla cronicizzazione e perciò di non semplice gestione, è il fai da te: decisamente non una buona idea. È sempre meglio confrontarsi con un dermatologo, anche se viene da vergognarsi perché magari, non resistendo alla tentazione di grattarsi, si è peggiorata involontariamente la situazione.

Il medico può suggerire abitudini e somministrare persino dei farmaci, ma non mancano i trattamenti naturali piuttosto validi: tra questi c’è la balneoterapia termale e l’esposizione solare. La maggior parte delle forme psoriasiche tende infatti a regredire spontaneamente d’estate e con loro anche il prurito.