Ginestrina lotus corniculatus è una pianta leguminosa conosciuta già ai tempi di Omero come pianta da foraggio, l’attività antispasmodica e sedativa venne segnalata, per la prima volta, dal dottor Ledere. Attualmente trova indicazione nella distonia neurovegetativa, nella psicastenia, nei disturbi del sonno (forme depressive, convalescenze ecc.).

Nome comune: Ginestrina
Famiglia: Fabaceae
Parte utilizzata: pianta intera fiorita

ginestrina lotus corniculatus proprieta foto1

Costituenti principali:

  • glicosidi flavonoidici e fenolici
  • composti cìanogenetici, acido cianidrico (fiori)

Attività principali: antispasmodica e sedativa, antisettica, emolliente; frena l’iperfunzionalità
surrenalica.

Impiego terapeutico: insonnia; eretismo cardiaco, distonia neurovegetativa; algie funzionali (dismenorrea…); bronchite, asma; ritenzione sodica.

  • Dal greco lotos nome dato dai greci a diverse piante da foraggio; corniculatus = a piccole corna per la forma dei baccelli.
  • Fu il dottor Ledere a scoprire le proprietà terapeutiche della pianta dopo che una sua paziente la utilizzò al posto del Meliloto: «Consultato da una contadina di Chars-en-Vexin che presentava congiuntivite e che soffriva inoltre di turbe nervose che si traducevano in insonnia e palpitazioni, le consigliai di raccogliere del Meliloto e di preparane un’infusione con cui lavare gli occhi: tanto ignorante in fitologia quanto distratta raccolse del Lotus e ne fece una tisana che bevve al posto di utilizzarla come collirio.
    Se le sue congiuntive non trassero beneficio da questa medicazione, ottenne però un miglioramento marcato del suo nervosismo, perché in meno di 8 giorni recuperò il sonno e sentì il suo cuore acquietarsi.
    Questo risultato inatteso mi spinse a provare lo stesso rimedion in svariati casi simili ed ebbi a verificare di come non si trattasse di una coincidenza come spesso accade nella pratica medica».