Il biancospino è un arbusto di dimensioni ridotte, che presenta una conformazione molto ramificata e ricca di spine. Appartiene alla classe vegetale delle Rosacee (una delle più conosciute e sfruttate dall’ uomo per svariati motivi benefici) e viene denominata nella nomenclatura latina come “Crataegus monogyna”. La fama del biancospino è dovuta alle sue caratteristiche estremamente salutari, specie per quanto riguarda la salvaguardia del sistema cardiovascolare e la corretta funzione delle attività cardiocircolatorie. Può sembrare insolito pensare ad una pianta così diffusa e comune considerando allo stesso tempo tutti gli utilizzi farmaceutici che se ne possono trarre: soprattutto se si tiene conto dell’importanza delle cure naturali nel mondo odierno. Infatti la realtà delle case farmaceutiche e l’ innovazione nel campo medicinale non sempre vanno di pari passo con l’ efficacia effettiva del prodotto somministrato: mentre il rimedio naturale è senza dubbio di più facile reperibilità e il risultato è pressoché assicurato, oltre al fatto che il rischio di effetti collaterali è ridotto al minimo.fiori di biancospino proprieta foto1Le sue dimensioni sono variabili e possono spaziare da pochi centimetri anche a qualche metro, almeno per quanto riguarda l’altezza (esistono anche esemplari che raggiungono i 5 metri). La ramificazione è piuttosto fitta e presenta delle piccole spine, soprattutto nei rami più piccoli e più esterni della pianta, proprio quelli dove vediamo nascere prima le gemme e poi i fiori del biancospino. Questa ramificazione si sviluppa e parte dal fusto, la parte centrale della pianta, solitamente avvolta da una corteccia di colore scuro molto resistente, considerando anche che deve sostenere una pianta che si estende in ampiezza oltre che in altezza.
Lungo i rami crescono foglie, fiori e frutti in base alla stagione in corso. Le prima sono lunghe pochi centimetri e hanno una forma squadrata. I fiori di biancospino invece presentano un’infiorescenza folta e hanno un luminoso colore bianco tendente al rosa. Per quanto riguarda i frutti nella pianta del biancospino crescono di piccole dimensioni (non superano i 2 cm), simili a bacche. I fiori di solito crescono nel periodo primaverile e lasciano il posto al frutto nella fase autunnale, verso novembre: questo può essere utilizzato per ricavarne degli estratti per sciroppi o marmellate.
La pianta di biancospino si può trovare facilmente nelle aree terrestri di temperatura mite, specie in Italia. Predilige soprattutto i territori selvatici e incolti delle zone boschive.Ma veniamo ora al punto di effettivo interesse di questa pianta: le sue proprietà benefiche. Come accennato sopra il biancospino è noto per le sue qualità curative a livello cardiaco, questo è dovuto alla importante quantità e varietà di flavonoidi che ospita: sono proprio questi composti chimici naturali a rappresentare “l’ arma in più” grazie alle loro capacità come antiossidanti nemici dei famosi “radicali liberi”, ovvero di quegli atomi che rischiano di provocare una reazione a catena e di danneggiare fortemente le strutture cellulari. Attraverso queste particolari dinamiche riducono fortemente la possibilità di contrarre disturbi cardiovascolari o comunque l’ aumento del tasso di colesterolo.
Inoltre i flavonoidi non combattono solo i nemici dell’ attività cardiovascolare, ma ne favoriscono anche il corretto funzionamento intervenendo come fattori determinanti: contribuiscono all’ allargamento dei vasi sanguigni che interessano per via diretta le arterie e il flusso sanguigno che culmina proprio nell’ organo più importante, il cuore.
 Foglie e fiori di biancospino possiedono anche importanti polifenoli (le proantociandine), nient’ altro che principi simili ai flavonoidi che agiscono sul potenziamento dei muscoli cardiaci adibiti alla contrazione e al rilascio del sangue. Tale azione può risultare fondamentale specie per certi pazienti particolarmente soggetti ad aritmie e tachicardie, come ad esempio per gli anziani.
Importante è anche la presenza nel biancospino della vitexina, una sorta di calmante naturale utilissimo per coloro che soffrono di attacchi di panico o d’ ansia. In particolare aiuta a distendere i nervi e a superare periodi di insonnia o riposo disturbato grazie alla sua azione sedativa. Strano ma vero contribuisce nello stesso momento anche allo scopo opposto, ovvero quello di favorire la concentrazione e di tenere alto il livello di attenzione.
Ultima ma non meno importante è la sua funzione come diuretico naturale, contro la stipsi, la stitichezza, in questo caso deve essere però assunto tramite infuso per un periodo di qualche settimana, per due volte al giorno, preferibilmente a metà mattinata o a metà pomeriggio.L’ assunzione degli estratti del biancospino non presentano specifiche controindicazioni, salvo alcuni casi particolari: per coloro che soffrono di bassa pressione, infatti di solito sortisce l’ effetto opposto all’ ipertensione, quindi la sua somministrazione rischia di essere controproducente. E’ sempre meglio quindi consultare il medico di fiducia prima di affidarsi a qualsiasi tipo di cura, anche se leggera e anche se riguardante un rimedio del tutto naturale.fiori di biancospino proprieta foto2Questa pianta ha alle sue spalle una ricca storia che la vede protagonista all’interno di cerimonie festive e di celebrazioni. La sua colorazione luminosa era infatti considerata nell’ antica Grecia come un segnale di buon auspicio, e anche gli antichi romani conferivano all’ “alba spina” (così veniva denominata al tempo), dei poteri magici, con funzione protettiva verso le entità spirituali maligne. Pare addirittura che alla sua celebrazione fosse dedicato un periodo dell’ anno durante la fase primaverile, in onore di Flora, dea della stagione della fioritura. 
Nel periodo medievale il biancospino assume un’importanza mondana e comincia a essere utilizzato anche all’ interno di festività tradizionali, nelle piazze dei borghi dove venivano posti e decorati degli interi alberi di questa pianta, sempre con intento di buon augurio e di prosperità per la cittadina e per il suo popolo.
 Anche nell’ ambito religioso l’ albero del biancospino è più volte citato in Inghilterra, accomunato alla figura di Giuseppe d’ Arimatea, il quale avrebbe fondato la prima chiesa inglese proprio dopo aver piantato un bastone germogliato poi nella robusta pianta bianca.
 Ai giorni nostri il biancospino ha sicuramente perso quell’aura mistica e ricca di fascino, ma resta pur sempre un prezioso oggetto di lavorazione da parte di artigiani e lavoratori del legno, che traggono dal suo ramo un legno di pregiata qualità.
Per quanto riguarda la sua valenza di portafortuna rimane qualche retaggio all’ interno dell’ ambito floreale e botanico, dove simboleggia ancora un fiore portatore di speranza.