La carlina acaulis si trova in erboristeria ed ha controindicazioni ? Innanzitutto la carlina acaulis vive fino ad una altitudine di duemila metri e si può comunemente trovare nei boschi e terreni sassosi. La Carlina acaulis è il nome in latino del carciofo selvatico e fa parte della famiglia delle Asteraceae. La parte utilizzata per uso medico ed erboristico è la radice e viene usata per la cura di colecisti, cattiva digestione, spasmi dell’esofago, stomaco e intestino.La carlina acaulis ha proprietà toniche e diuretiche molto utili per ridurre la ritenzione idrica, pertanto utile nel caso di cellulite. Nel passato veniva usata per lenire il mal di denti e per curare la scabia ed altre malattie della pelle, le vesciche e le piccole piaghe. Inoltre era nota ai monaci per essere usata come un antidoto per veleni.
Carlina acaulis applicata direttamente sulla pelle è utile nei trattamenti di:
- problemi della pelle
- piccole ferite cutanee
- ulcere della lingua
- herpes
- mal di denti (viene usata solitamente nei risciacqui e gargarismi)
- brufoli
Carlina acaulis componenti principali:
- carliene
- tannini
- inulina
Carlina acaulis proprietà:
- colagoga
- digestiva
- diuretica
- vulneraria
- aperitiva
- tonica
- sudorifera
- depurativa
- carminativa
- purgante
- cicatrizzante
Il decotto di carlina acaulis può essere usato per detergere la pelle colpita da eczema e da acne ed inoltre essendo ricca di inulina, uno zucchero altamente digeribile, è utile anche ai diabetici.Non ci sono sufficienti studi scientifici relativamente alla controindicazioni dell’utilizzo della Carlina Acaulis però si consiglia di non assumerne in caso di gravidanza ed allattamento e comunque di consultare un medico prima di decidere di assumerne.
Inoltre la Carlina acaulis può causare una reazione allergica nelle persone che sono sensibili alle piante della famiglia delle Asteraceae, come ad esempio ne fanno parte anche crisantemi, calendule, margherite, etc.
Un pratico e utile impiego per favorire la digestione e la drenazione dei liquidi è l’infuso di carlina che si ottine mettendo a bollire circa 50grammi di radice tritata.
Sulla carlina esistono vari cenni storici e stando ad una leggenda l’imperatore Carlo Magno avrebbe somministrato ai suoi soldati un preparato di questa pianta per guarirli dalla peste.