La soia nera è una tipologia di soia molto diffusa ed apprezzata per le sue proprietà benefiche dell’organismo. Ma partiamo innanzitutto da una definizione in generale della soia. La soia è un tipo di legume che fa parte della famiglia delle piante erbacee. Una volta raggiunto lo stadio di maturazione più avanzato, il suo frutto è riconoscibile grazie alla conformazione allungata, propria dei baccelli, con all’interno una serie di semi. La somiglianza con la forma del fagiolo è molto evidente. Le varietà di soia che si possono trovare in natura si possono distinguere in primo luogo grazie al colore: esiste infatti la soia nera, la soia gialla, quella di colorito più verso il marrone, quella rossa e anche quella verde. Negli ultimi anni la soia nera ha guadagnato una certa fama grazie alle sue proprietà benefiche, soprattutto come alimento e ingrediente in varie ricette. In modo particolare la troviamo all’interno di molti piatti bio e di origine orientale, altrettanto al passo coi tempi e secondo le tendenze dei nostri giorni.La soia ha delle origini orientali, provenienti dal continente asiatico, dal quale ha cominciato ad essere importata in Europa e nella nostra penisola nell’Età Moderna. In Asia veniva coltivato e consumato in vari modi già più di 4000 anni fa, in particolare in Cina. Le antiche popolazioni cinesi infatti sembravano essere a conoscenza di tutte le proprietà benefiche di questo legume e lo utilizzavano sia in ambito culinario sia con scopi terapeutici.
La sua pianta può raggiungere quasi un metro di altezza, con una morfologia allungato a baccello, molto simile alle piante di fagioli, come citato nell’introduzione. Ai nostri giorni il legume di soia viene utilizzato per produrre diversi alimenti, come il ben noto latte di soia, la farina a base di soia, la salsa di soia, la pasta di soia… Esistono vari tipi di soia, riconoscibili attraverso il colore: quest’ultimo permette anche di individuare i diversi benefici che la specifica varietà del legume può fornirci.
Ad oggi le aree dove la produzione di soia è più diffusa sono gli Stati Uniti e il Sud America, in particolare in Brasile e in Argentina. Subito dopo troviamo i produttori originari di soia, ovvero la Cina e l’India. Meno nota è la produzione europea di questo legume, anche perché viene destinata in gran parte alla lavorazione di prodotti alimentari per animali. Solo negli ultimi anni si è vista un aumento della notorietà di questo alimento, che sta prendendo sempre più piede nell’ambito culinario.La soia nera è forse la più antica varietà di soia conosciuta, molto sfruttata in ambito medico nella medicina antica di origine cinese. Si adattava in maniera particolare come elemento che permetteva di alzare il tasso di ferro nell’organismo (anemia). Ad oggi è molto diffusa e utilizzata in cucina anche grazie alla sua alta digeribilità. Viene spesso inserita anche all’interno delle diete ipocaloriche finalizzate alla perdita di peso.
Come effetti secondari la soia nera possiede delle capacità toniche non indifferenti, che conferiscono al corpo energia e vitalità: proprio per queste capacità è spesso consigliata nei casi di convalescenza a seguito di una malattia, in quanto risulta molto utile per riattivare il corpo umano in tutte le sue abilità fisiche, stimolando in modo particolare l’attività del fegato e di alcuni ormoni, favorendo un’azione difensiva in contrasto alla formazione dell’osteoporosi. In ambito strettamente medico è consigliato il consumo di soia nera anche per prevenire alcune patologie come il diabete, in particolare il diabete di tipo II.Le differenze tra un tipo di soia e l’altro esistono, anche se non sono così trascendentali come si potrebbe supporre. Le proprietà principali sono molto simili, ma esistono delle qualità specifiche che permettono il consumo del tipo di legume di soia più adatto a seconda delle necessità. Oltre la soia nera dunque possiamo trovare:
La soia verde
La soia verde rappresenta una delle varietà del legume più diffuse, specie in Europa, forse meglio nota con il nome di fagiolo mungo. Le sue proprietà benefiche sono fortemente caratterizzate dalla grande presenza di fibre: queste sono fondamentali nel processo della diuresi e all’interno della eliminazione degli elementi in eccesso attraverso il passaggio per l’intestino. La soia verde è inoltre molto ricca di ferro, calcio e zinco, e in quantità leggermente minore di rame e potassio. Può essere utile anche nella regolazione del tasso di colesterolo all’interno dei vasi sanguigni. Al di là delle fibre e degli amminoacidi, la soia verde contiene anche un buon quantitativo di vitamina B. Per gli appassionati di cucina può esser curioso sapere che la soia verde è un ingrediente ideale per la preparazione di zuppe e di salse.
La soia gialla
La soia gialla è senza dubbio la varietà di soia più diffusa sul piano commerciale su scala mondiale. Ciò è dovuto in particolare alla sua facile reperibilità e alle capacità di seme coltivabile a diverse temperature. Inoltre è un ingrediente molto versatile, che spazia dai prodotti alimentari ai medicinali: infatti la maggior parte dei prodotti a noi noti grazie alla presenza della soia sono nella maggior parte dei casi preparati proprio con questa specifica varietà del legume. La soia gialla viene utilizzata infatti nella preparazione del latte vegetale, dello yogurt di soia, del famoso tofu (uno degli alimenti più consumati nella cucina vegetariana e vegana), persino nella preparazione di alcuni gelati a base di latte di soia.Non esistono delle vere e proprie controindicazioni quando parliamo di soia nera. Va detto però che anche nel suo caso un utilizzo esagerato non è mai consigliato, un po’ come per tutte le cose. In caso di uso inadeguato, si parla di quantità sconsiderate, può anche degenerare in un’intolleranza o in una allergia. Esistono dei casi specifici in cui il consumo di soia nera (e di soia in generale) non è consigliato: durante la gravidanza ad esempio è bene non abusarne, e non rappresenta un buon alimento anche per i neonati e per i bambini sotto i 4-5 anni di età. Altro caso particolare è rappresentato da coloro che sono stati colpiti da tumori di origine ormonale; anche per loro è sconsigliato il consumo di qualsiasi varietà di soia.