Le miodesopsie dell’ occhio sono quei piccoli macchie, chiamate anche “mosche volanti” o “muscae volitantes”, che ogni tanto compaiono e sfrecciano senza sosta nel nostro campo visivo, infatti il nome deriva dal greco myodes e opsis che si traducono letteralmente in “simile a mosche” e “visione”. Anche se fastidiose, le normali miodesopsie degli occhi sono molto comuni e di solito non sono causa di allarme.

Questi puntini e macchie si presentano di solito si formano degli addensamenti nel corpo vitreo, all’ interno del bulbo oculare, e questi addensamenti fanno si che vengano proiettate delle ombre (che possono avere varie forme e dimensioni) a “disturbo” del campo visivo.

Le miodesopsie dell’ occhio possono essere larghe o fine, chiare o scure, e compaiono con più facilità se si osservano superfici particolarmente chiare e luminose come lo schermo del cellulare o la televisione, le si può vedere galleggiare nel corpo vitreo, condizione che le rende simili appunto a piccole mosche volanti.

Quando siamo nati e durante tutta la nostra gioventù, il corpo vitreo dell’ occhio aveva una consistenza gelatinosa, mentre invecchiamo però, pian piano questa gelatina diventa sempre più acquosa.

E proprio alcune particelle di questo gel, che non si sono dissolte completamente, che si raggruppano in piccoli grumi e cominciano a muoversi sulla parte più liquida del corpo vitreo.

I grumi di maggior grandezza, che assumono varie forme, sono quelli che danno vita alle miodesopsie, nel momento in cui la luce entra nell’ occhio e creando delle ombre.

Si può notare anche che questi grumi non sembrano mai rimanere fermi quando si tenta di concentrarsi su di essi, infatti le mosche volanti si muovono quando l’ occhio ed il corpo vitreo all’ interno dell’ occhio si muovono, dando l’ impressione che essi stiano “scivolando”.miodesopsie mosche volanti foto1Come accennato in precedenza, il distacco posteriore di vitreo è una delle cause più comuni delle miodesopsie. Molto meno frequentemente invece, le mosche volanti possono essere associate alle lacrime retiniche o ad altre condizioni correlate al distacco posteriore di vitreo. Ma da cosa è causato il distacco posteriore di vitreo? Durante lo sviluppo dell’ occhio, il gel vitreale va a riempire l’ interno della parte posteriore del bulbo oculare, premendo contro la retina ed attaccandosi alla superficie della stessa. Nel frattempo, il gel vitreale diventa più liquido al centro. Ciò a volte significa che il vitreo centrale e più acquoso e non può sostenere il peso del gel vitreale più pesante e più periferico. Così il gel periferico “crolla” nel vitreo centrale, liquefatto e staccato dalla retina.

Le miodesopsie dell’ occhio risultanti da questo distacco sono quindi concentrate nella parte più liquida che si trova al centro dell’ occhio.

Si stima che più della metà di tutte le persone subirà un distacco posteriore di vitreiintorno  all’ età di 80 anni. Fortunatamente, la maggior parte di questi distacchi non porta ad un danneggiamento o strappo anche della retina.

Durante questo processo è anche possibile notare dei piccoli “lampeggi”, ma una volta che il vitreo finalmente si stacca e la pressione sulla retina è allentata, questi lampi di luce dovrebbero gradualmente diminuire.Le mosche volanti si sono guadagnate questo appellativo a causa degli spostamenti che compiono all’ interno dell’ occhio, tendendo a scappare via quando si tenta di concentrarsi su di esse.

Abbiamo detto precedentemente che possono avere diverse forme e misure, ora vediamo quali sono le più comuni:

  • Puntini neri o grigi;
  • Linee curve;
  • Filamenti filettati, che possono essere sottilissimi e quasi visibili;
  • Piccole “ragnatele”;
  • Anelli.

Una volta che spuntano, di solito si tende a notarli sempre meno con il passare del tempo.miodesopsie mosche volanti foto2Anche se si notano solo poche miodesopsie che non cambiano nel tempo, non c’è motivo di preoccuparsi.

È invece importante rivolgersi subito ad un medico quando si nota una delle seguenti condizioni:

  • Un improvviso aumento del numero di miodesopsie;
  • Frequenti lampi di luce;
  • La perdita della visione periferica;
  • I cambiamenti nell’ occhio e nella vista avvengono rapidamente e peggiorano nel tempo;
  • La comparsa di miodesopsie dopo un intervento di chirurgia oculare od in seguito ad un trauma dell’ occhio;
  • Comparsa di dolore all’ occhio.

Possibilmente rivolgersi ad un medico che abbia esperienza con i problemi della retina, infatti se non si riconosce subito il problema e non si agisce tempestivamente, si può anche rischiare la perdita della vista.