Con il termine maculopatia si definisce una malattia della macula, ovvero l’ area al centro della retina responsabile della visione nitida. La retina è un tessuto sensibile alla luce che riveste la superficie interna dell’ occhio, ha la forma di un ovale giallo di circa cinque millimetri di diametro. Mentre i danni provocati ad altre zone della retina possono comportare la perdita della visione periferica (condizione può anche passare inosservata per un po’), la maculopatia causa la compromissione della vista centrale che il paziente generalmente nota subito.

Una delle più comuni malattie della macula è la degenerazione maculare, in cui la perdita della vista peggiora nel tempo. La degenerazione maculare è di solito legata all’ età, e comunemente viene abbreviata con le sigle AMD o ARMD. Si può parlare di degenerazione maculare quando cominciano a comparire sotto la retina dei piccoli depositi gialli o bianchi chiamati “drusen”. La maggior parte delle persone con più di 40 anni presentano qualche piccola drusen che però non comporta alcun effetto sulla loro vista, questa condizione viene definita come una maculopatia legata all’ età. La maculopatia legata all’ età ha una più alta probabilità di evolversi nella degenerazione maculare avanzata se le drusen sono grandi e morbide, piuttosto che piccole e dure.

maculopatia degenerazione maculare pucker foto1La degenerazione maculare provoca la formazione di “fori maculari”, portando al formarsi di punti ciechi nella vista centrale. In alcuni casi i fori maculari possono essere causati da un trauma, anche se l’ incidenza è bassa. Se un duro colpo fa sì che i vasi sanguigni che arrivano alla macula si danneggino, può anche verificarsi la perdita della vista.
Un’ altra forma di maculopatia è la Malattia Leventinese, detta anche distrofia retinica a nido d’ ape di Doyne; si tratta di un tipo di degenerazione maculare ereditaria in cui i drusen cominciano a formarsi nella prima età adulta, e purtroppo conduce all’ irreversibile perdita della vista.
Il pucker maculare (o membrana epiretinica) è sempre una tipologia relativamente comune di questo disturbo, in particolare nella popolazione più anziana. Il pucker maculare si verifica sia a causa di un cambiamento nel vitreo, la gelatina chiara all’ interno del bulbo oculare, o come un sintomo del diabete. A differenza della degenerazione maculare, il pucker maculare di solito è completamente curabile, a meno che non sia in stato molto avanzato.
Questa forma di maculopatia è caratterizzata da una convergenza delle cellule alla macula, che poi allontanandosi, causano molti danni alla stessa. Lo strato di cellule si può stringere andando a formare delle grinze sulla macula e causando edema maculare e gonfiore. L’ edema maculare è un accumulo di liquido e proteine che si forma sopra o sotto la macula, che può portare all’ oscuramento della vista centrale.La maculopatia è generalmente indolore. In alcuni casi potrebbe addirittura accadere che i pazienti non avvertano alcun problema di vista, perché avviene una compensazione con l’ occhio sano. I primi sintomi di maculopatia di solito sono:

  • Distorsione dell’immagine (metamorphopsis), dove gli oggetti appaiono deformati e /o più piccoli.
  • Quando la parte interessata è la fovea (la parte centrale della macula), appare una macchia centrale, per cui i pazienti non possono vedere completamente: per esempio, guardando il viso di qualcuno, i pazienti saranno in grado di vedere le orecchie ma non le espressioni facciali, gli occhi o la bocca; oppure, sarebbe in gradi di vedere un orologio, ma non il tempo rappresentato. Questa macchia può formarsi molto rapidamente o in un periodo di tempo più lungo (mesi).

Questo è il motivo per cui è opportuno sottoporsi spesso al test di Amsler per monitorare lo stato della vista, infatti tali sintomi potrebbero essere un segnale di avvertimento e dovrebbero essere controllati da oculista, il più presto possibile.

Degenerazione maculare legata all’età (AMD)
La maculopatia senile, o la degenerazione maculare legata all’età del paziente, è la maculopatia più comune. Ci sono due tipi: maculopatia asciutta e maculopatia bagnata.maculopatia degenerazione maculare pucker foto2La maculopatia senile (AMD, degenerazione maculare legata all’ età) è la forma più diffusa e presenta due varianti: umida e secca.

  • Degenerazione maculare secca, è la più frequente. Nel 90% dei casi la maculopatia è di tipo secco: la retina si assottiglia perché cellule visive smettono di funzionare e scompaiono. Per questa tipologia, nota anche come maculopatia atrofica, la terapia laser ha già dimostrato di essere inefficace. Le funzioni di trasporto degli agenti nutritivi e l’ eliminazione dei rifiuti dal epitelio pigmentato retinico (RPE) vengono rallentate, mentre contestualmente appaiono i depositi intraretinici (drusen). Di solito comporta solo una piccola disabilità visiva e in pochi casi sono state riscontrate zone atrofizzate che assomigliano a delle “smagliature” della retina e coinvolgono anche la parte centrale (fovea).
  • Degenerazione maculare umida. In caso di maculopatia essudativa, si ritiene che una piccola quantità fattori nutritivi pervenuti alla retina potrebbe stimolare la formazione di sostanze definite “fattori di crescita endoteliali vascolari” (o VEGF), che determinano appunto la crescita di vasi sanguigni malfunzionanti che “sanguinano”, stimolando la formazione di una cicatrice. Questa proliferazione di nuovi vasi sotto la retina viene chiamata neovascolarizzazione coroidale o CNV. Nel 10% dei casi, i neovasi crescono nella retina e poi si espandono nella coroide; in questo caso si parla di una proliferazione angiomatosa della retina o RAP.
    Una variante (che avviene nel 3-4% dei casi) definita vasculopatia polipoide, favorisce la formazione di emorragie sotto la retina contestuale al sollevamento dell’ epitelio pigmentato (PED) ed è spesso bilaterale.

Negli ultimi anni ci sono state scoperte diverse novità in termini di diagnosi e cura della maculopatia. Oggi è possibile ottenere una diagnosi precoce grazie all’ esame OCT, così come attraverso un test genetico in grado di individuare chi è a rischio di maculopatia. In ogni caso, la ricerca è in continua evoluzione attraverso l’ utilizzo di farmaci moderni e trattamenti laser sperimentali.