Quando utilizziamo il termine “gastrite” ci stiamo riferendo alla grande famiglia di infiammazioni che possono colpire la nostra mucosa gastrica, ovvero quelle che possiamo chiamare pareti interne dello stomaco. Parliamo di grande famiglia in quanto il termine gastrite comprende un ampio raggio di disturbi che colpiscono lo stomaco, dal lieve dolore di qualche ora a quello prolungato caratterizzato da un’infiammazione più grave. Proprio per il grande campo semantico che il termine identifica viene spesso utilizzato in maniera impropria o in modo del tutto arbitrario per identificare anche dolori che non hanno nulla a che fare con la gastrite o con lo stomaco.
La gastrite è una tipologia di infiammazione molto diffusa e per questo molto conosciuta a livello mondiale, con un occhio di riguardo per le popolazioni occidentali. Questo può essere dovuto molto probabilmente allo stile di vita di queste popolazioni civilizzate come anche dall’alimentazione, che per quanto sia molto diversa di stato in stato, mantiene comunque degli alimenti comuni alla base di molte delle diete occidentali. Parlando di statistiche i dati ci dicono che la gastrite colpisce almeno una volta nella vita più del 60% delle persone che vivono in queste aree, ovvero più della metà di esse.
Nello specifico del nostro paese aumenta di anno in anno il numero degli individui che ne soffrono o che ne hanno sofferto almeno una volta nella loro esistenza. Questo può essere dovuto anche per il mutamento a livello culinario che anche l’Italia sta subendo ormai da decenni, fatto di pasti poco sani, basati su prodotti scadenti, diete scorrette e veloci per riuscire a mantenere il frenetico ritmo della vita moderna.
Ma vediamo quali sono le cause e poi i sintomi particolari che portano all’infiammazione dello stomaco, alla gastrite.Le cause che possono portare alla gastrite riguardano un grande numero di fattori: la più diffusa tra le cause è sicuramente quella che riguarda l’infezione portata dal batterio Helicobacter pylori, che si presenta almeno una volta nella vita in più di metà della popolazione mondiale ma solo in alcuni individui è portatore di complicazioni quali la gastrite; la motivazione di questa differenze tra individui è molto probabilmente di carattere ereditario o comunque riguardano il corredo genetico.
Altro fattore che influisce nel manifestarsi della gastrite è l’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei, i cosiddetti FANS, che se utilizzati in quantità eccessive e con eccessiva frequenza possono distruggere le cellule adibite alla difesa delle pareti dello stomaco. Anche il possibile reflusso della bile è estremamente nocivo per le delicate pareti dello stomaco e si può manifestare in caso la valvola pilorica non funzioni in modo adeguato.
Inoltre subentrano come spesso accade tutti quei fattori che riguardano lo stile di vita di una persona: stiamo parlando delle cattivi abitudini e dei vizi legati all’abuso di alcol e alla cattiva alimentazione. L’alcol in particolare è uno dei peggiori clienti per lo stomaco in quanto può facilmente corrodere i rivestimenti parietali, soprattutto per quanto riguarda la gastrite.Parlando dei sintomi che ci permettono di capire se soffriamo o meno di gastrite è bene distinguere tra due varianti, divise in base alla gravità dell’infiammazione: la prima è la cosiddetta gastrite acuta che, come suggerisce l’aggettivo, è comporta danni e dolori più lievi e di breve durata nel tempo; la seconda è la gastrite cosiddetta cronica, che rappresenta invece una gastrite in forma più matura e per questo più grave e pericolosa, da tenere sotto stretto controllo in modo che non degeneri in patologie ancora più gravi.
I sintomi che ci permettono di riconoscere se soffriamo di gastrite, e soprattutto di quale variante dell’ infiammazione, riguardano la digestione; tra i principali possiamo riconoscere dolore nel ventre alto, dolore a livello addominale, bruciori di stomaco dopo i pasti, nausea e aerofagia. Questi sono riconosciuti come i sintomi base per entrambi i tipi di gastrite, ma ciò che ne provoca la distinzione sono le tempistiche attraverso le quali questi sintomi si manifestano e per quanto poi durano. Nel caso in cui i disturbi appena citati si ripresentino a distanza di tempo o comunque non diano mai segnali di miglioramento molto facilmente si è di fronte a una gastrite di tipo cronico.
In questo caso ai sintomi precedenti se ne aggiungono altri più invasivi e dannosi quali disturbi intestinali, ulcera gastrica, sensazione di malessere e di debolezza molto frequente fino ad arrivare addirittura ad attacchi di asma o persino alla tachicardia.Le cure che possono guarire la gastrite sono molte e si distinguono in base al fattore che ha causato l’infiammazione: i farmaci normalmente consigliati dal medico rientrano in varie tipologie quali gli inibitori della pompa protonica, gli antiacidi e i protettori della mucosa gastrica. Per quanto riguarda l’ infezione specifica causata dal batterio Helicobacter pylori i rimedi solitamente consigliati sono degli antibiotici denominati metronidazoli, da utilizzare solo in caso di certezza della presenza e dell’infezione da Helicobacter pylori.
A fianco delle cure farmacologiche si possono però attuare vari piani di terapia anche sul piano naturale, spesso consigliati anche per accompagnare i rimedi medici. Questi rimedi naturali si basano principalmente su uno stile di vita sano: si consiglia infatti eliminare dalla propria dieta tutti quegli alimenti che possono recare delle controindicazioni e che possono compromettere il corretto funzionamento dell’apparato digerente, o comunque se non si riesce ad eliminare completamente questi cibi si può pensare ad una riduzione drastica per un periodo di tempo minimo per rendere efficace la cura.
Allo stesso scopo concorrono anche una sana e regolare attività fisica, che ci permette di eliminare le tossine in eccesso e di mantenere il nostro fisico in uno stato ottimale, aiutandoci anche con il peso forma corretto: come abbiamo detto infatti anche eliminare quei chili di troppo è cruciale per la guarigione da problemi gastrici o dalla gastrite vera e propria. In ultima analisi è bene ricordare che riuscire a sfogare i momenti di tensione quotidiani, così come riuscire a ridurre lo stato di stress, è il miglior punto di partenza per intraprendere una terapia curativa della gastrite, poiché, come sempre, il nostro benessere psicologico si riflette anche su quello fisico.