Il metronidazolo è un particolare tipo di antibiotico appartenente alla classe dei cosiddetti composti nitrodimazoli, è quindi un farmaco di natura antimicrobica, antisettica e anche antiprotozoaria. Viene chiamato in causa nello specifico per contrastare i batteri anaerobi e protozoi, mentre risulta piuttosto inefficace contro i batteri aerobi e microaerofili. Il metronidazolo è stato scoperto intorno agli anni ’50, a quel tempo adibito al solo compito di antiprotozoario nel caso peculiare delle infenzioni provocate da “Trichomonas vaginalis”, una tipologia di batterio parte della famiglia dei flagellati che comporta un’infezione vaginale, la trcomoniasi vaginale appunto che provoca fastidiosi bruciori e irritazioni nell’organo femminile. In seguito al suo primo storico utilizzo il metronidazolo allargò il suo campo d’influenza anche contro altre tipologie di batteri, come i bacilli anaerobi. Purtroppo la sua efficacia è sempre risultata nulla quando si parla invece di batteri aerobi, a causa dell’ossidazione durante la sintesi del DNA dovuta alla presenza di ossigeno che ne ossida appunto le molecole producendo una riduzione e una perdita d’attività e di conseguenza d’efficacia.metronidazolo foto2Il metronidazolo viene somministrato, dopo accurata diagnosi e indicazione medica, per un utilizzo mirato a sconfiggere alcune infezioni ostinate e fastidiose quali:

  • Tricomoniasi sintomatica: l’impiego dell’antibiotico metronidazolo è consigliato per questo specifico tipo di infezione solo una volta accertati i sintomi in laboratorio, attraverso propedeutici controlli e metodi di verifica; viene solitamente somministrato indipendentemente dal sesso del paziente, con la funzione di eliminare i batteri dell’infezione, quindi a scopo curativo e non solo contenitivo come molto altri farmaci facevano al suo posto in passato;
  • Tricomoniasi asintomatica del partner: il “virus” del batterio trichomonas vaginalis può purtroppo essere trasferito e trasmesso per via venerea, quindi trasmesso sessualmente; è molto importante che il partner di un infetto da tricomoniasi sintomatica sia sottoposto a controlli accurati perchè può riportare la presenza del batterio protozoo senza mostrane i sintomi, se non a infezione avvenuta, quindi troppo tardi per una efficace prevenzione; inoltre se il partner non si accorge dell’infezione può rischiare di compromettere le cure a cui il compagno è sottoposto, o addirittura può arrivare al punto di ritrasmettere a sua volta l’infezione al primo individuo che l’aveva riscontrata, creando un effetto interminabile di trasferimento chiamato anche “effetto ping-pong” nel gergo medico;
  • Amebiasi intestinale: il metronidazolo viene spesso impiegato anche per contrastare il virus della dissenteria amebica, o amebiasi intestinale appunto; il suo utilizzo può essere anche richiesto con alcune tipologie di ascessi epatici, con funzione di tamponamento e miglioramento del disturbo, ma difficilmente con una terapia curativa totalmente efficace: il metronidazolo infatti svolge, in questo specifico caso, la sola funzione di coadiuvante del trattamento effettivo, e difficilmente può evitare l’operazione di drenaggio chirurgico inevitabile e strettamente necessaria in questi casi.

La sua somministrazione più comune si basa sotto forma di pastiglie o compresse da assumere per via orale. L’assunzione deve avvenire più volte al giorno, dalle due alle quattro somministrazioni, per un periodo di tempo variabile a seconda dell’ostinazione della malattia. Mediamente si passa dai 5 giorni minimi di terapia, fino al periodo più lungo di terapia di 15 giorni.Come tutti gli antibiotici, specie quelli più efficaci, vi sono delle controindicazioni anche nell’uso del metronidazolo. Gli effetti indesiderati più comuni, vista anche la sfera d’influenza del farmaco, sono principalmente legati alla zona gastrointestinale, e possono comprendere:

  • disutrbi lievi e di varia entità tra i quali diarrea, nausea, vomito, tra le conseguenze meno invadenti e facilmente curabili del farmaco; questi effetti si presentano nella maggior parte delle somministrazioni, rappresentando quasi un passaggio dovuto per il raggiungimento della totale guarigione dall’infiammazione, di qualsiasi entità essa sia;
  • a questi si aggiungono conseguenze un pò più intense ed invadenti quali stitichezza, secchezza delle fauci, dolore addominale, legate ad una reazione al farmaco non del tutto positiva, ma comunque assolutamente non grave;
  • nei casi di reazioni negative all’antibiotico, restando sempre nell’ambito degli effetti collaterali a livello gastrointestinale, si possono manifestare casi di anoressia, epatite e pancreatite; conseguenze ovviamente più pesanti ma che possono comunque essere curate con un intervento tempestivo;

Vi sono poi altre controindicazioni legate invece alla sfera nervosa e al sistema nervoso in senso lato:

  • tra queste si possono manifestare casi di cefalea, vertigini, emicranie, partendo sempre dalle conseguenze più lievi e meno invadenti;
  • nei casi invece di risposta meno positiva al metronidazolo possiamo trovare casi di amnesia, insonnia, confusione mentale e persino allucinazioni;
  • tra le reazioni totalmente negative al metronidazolo si possono riscontrare casi di meningite;

metronidazolo foto1Tra gli effetti indesiderati legati all’intollerabilità del farmaco metronidazolo possiamo riscontrare problematiche e disturbi a livello cutaneo, quali orticaria, prurito, rash cutaneo e persino anafilassi. Come facilmente intuibile il farmaco è fortemente sconsigliato ai pazienti ipersensibili al principio attivo del metrodinazolo, causa le possibili e incontrollabili conseguenze che possono verificarsi. In caso di errore a livello medico e somministrazione a individuo intollerante all’antibiotico il trattamento deve essere interrotto seduta stante in modo da non compromettere in modo irreparabile l’intera terapia curativa.
Per cercare di prevenire o di evitare completamente questi effetti collaterali è importantissimo cercare di condurre una vita sana e un’altrettanto salutare alimentazione durante il periodo in cui l’antibiotico metrodinazolo viene somministrato al paziente. Il consumo di sostanze alcoliche è solitamente la prima fonte di guai e di rischi imprevisti che possono compromettere il trattamento.

Meno nota ma altrettanto pericolosa è l’eccessiva esposizione al sole, una delle principali cause di effetti collaterali nell’assunzione del metrodinazolo, in quanto il farmaco, in modo proporzionale alle quantità assunte, aumenta in modo significativo la sensibilità ai raggi solari e ultravioletti, provocando conseguenze molto pericolose. Prima di iniziare la terapia a base di metrodinazolo è di primaria importanza consultare il proprio medico di fiducia, informandolo riguardo la nostra situazione di salute, se soffriamo di particolari tipologie di allergia che possono entrare in rotta di collisione con la riuscita del trattamento. Per lo stesso motivo è fondamentale non assumere altri farmaci in contemporanea al metrodinazolo, e se proprio non si può farne a meno, anche in questo caso bisogna passare prima per il giudizio e il consenso del medico.