La pianta di lobelia per via delle sue proprietà è impiegata in omeopatia e dagli Indiani dell’ America del Nord come succedaneo del tabacco (indian tobacco), arrivò in Europa agli inizi del XIX secolo dove venne utilizzata nel trattamento dell’ asma; è opportuno distinguere l’ attività della droga totale da quella del suo principio attivo, lobelina, anche se, in linea generale, si può affermare che ambedue, dal punto di vista farmacologico, possono essere classificate tra gli analettici respiratori: i movimenti respiratori sono infatti rinforzati ed accelerati in seguito ad un’ azione diretta sul centro del respiro a livello del bulbo.
Nome comune: Lobelia
Inglese: Indian tobacco
Famiglia: Lobeliaceae
Parte utilizzata: la pianta
- 0,37% di alcaloidi totali: derivati della piperìdina
- tannini
- acido chelidonìco
Attività principali: espettorante e spasmolitico.
Impiego terapeutico: asma bronchiale, pertosse e bronchite.
La pianta viene somministrata come espettorante e spasmolitico nell’ asma bronchiale, nella pertosse e nella bronchite. La lobelia non presenta attività mucolitica.Usi tradizionali / botanici
Gli indiani americani fumavano le foglie della pianta di lobelia come se fossero tabacco oltre che utilizzarle a livello medico per trattare i disturbi respiratori. Sono stati anche constatai altri usi tradizionali della lobelia come cura per l’ asma, per la bronchite cronica, per la tosse, per il colera e per molte altre condizioni (le proprietà antiemetiche della lobelia sono infatti ben note fin dal XIX secolo).
Smettere di fumare
La lobelia ed il suo principale alcaloide, la lobelina, sono stati spesso impiegati nei programmi per smettere di fumare, ed addirittura sono stati proposti per il trattamento di altre dipendenze da droghe. Gli effetti positivi della lobelia sul funzionamento dell’ apparato respiratorio sono la causa principale del suo utilizzo nelle terapie per smettere di fumare. La stimolazione della respirazione e della broncocostrizione è infatti amplificata con la lobelina. Tuttavia, non esistono ancora definitivi e incontestabili elementi di prova riguardo l’ efficacia di questa terapia.
- La lobelia prospera in pieno sole, ma necessita di un po’ dell’ ombra pomeridiana negli ambienti climatici più caldi. È adatta a qualsiasi tipo di terreno ben drenato, compreso il suolo sabbioso, argilloso od acido. Anche se la lobelia fiorisce meglio in condizioni climatiche più rinfrescate, si può comunque trovare zone con estati soleggiate. Questa pianta è raramente infettata da parassiti e/ o da malattie, ma un’ eccessiva umidità può provocare la rottura delle radici o la rottura del gambo. La lobelia beneficia dell’applicazione di un fertilizzante da giardino generico ogni due settimane per tutta la stagione di fioritura.
- Il nome “lobelia” le deriva dal medico e botanico olandese Matthias von Lobel.
- La pianta venne introdotta in Europa nel XVIII secolo da Thomson, erborista americano, che fu accusato di aver ucciso uno dei suoi clienti al quale aveva somministrato la droga.