Il ginseng siberiano utile contro stress e fatica

L’ eleuterococco (nome botanico: Eleutherococcus senticosus) è un arbusto della famiglia delle Araliaceae, viene anche chiamato ginseng siberiano in quanto si tratta di una pianta originaria della Siberia e della Mongolia, ma anche per le proprietà benefiche simili a quelle del più famoso ginseng.
L’ eleuterococco è una pianta dai numerosi effetti benefici, che viene impiegata frequentemente nei rimedi erboristici e viene considerata dai più come “la pianta dello sportivo” per i suoi numerosi benefici antifatica; per questa ragione viene utilizzata anche durante il periodo scolastico, in momenti molto impegnati, o durante gli esami.

CARATTERISTICHE DELL’ELEUTEROCOCCO

L’ eleuterococco si presenta come un arbusto alto all’incirca due metri, è molto adatto ai climi freddi e si sviluppa principalmente nelle foreste di conifere, soprattutto in Siberia e in Mongolia.
La corteccia di questa pianta è di colore abbastanza chiaro, le foglie hanno margini seghettati e presentano un lungo picciolo. Durante l’estate (nei mesi di giugno e luglio) la pianta produce dei fiori gialli e viola che sono uniti ad ombrello, e delle bacche di un colore molto scuro, abbastanza dure. Nell’erboristeria ad essere maggiormente sfruttate sono le radici, le più ricche di principi attivi.
I terreni in cui cresce l’ eleuterococco possono essere vari: vanno bene sia quelli sabbiosi che quelli argillosi, ma anche terreni abbastanza secchi e poco ospitali. È una pianta che ama la mezza ombra, ma ha bisogno anche della luce del sole, meglio se filtrata, per questo cresce solitamente nel sottobosco.

BENEFICI

L’ eleuterococco è un adattogeno, questo significa che contiene sostanze che aumentano le difese dell’organismo e la resistenza, e possiede anche proprietà antifatica. Questa pianta viene detta anche “pianta dello sportivo” in quanto viene utilizzata soprattutto dagli atleti per combattere la fatica e aumentare la resistenza.

Vediamo ora i principali benefici del ginseng siberiano:

  • Aiuta a combattere lo stress: l’ eleuterococco è un grande alleato per combattere la stanchezza psico-fisica del nostro corpo;
  • È una pianta antifatica: se assunta aiuterà a compiere minori sforzi e ottenere migliori risultati;
  • Fortificante, tonica e stimolante per la concentrazione: aiuta a migliorare le capacità intellettive, come la memoria, e a rendere il pensiero più lucido;
  • Infezioni e sistema immunitario: il ginseng siberiano aiuta a risolvere le complicanze che può dare l’influenza, a combattere il raffreddore stagionale, e in generale a rafforzare il sistema immunitario;
  • Libido: può essere utile quando è presente calo del desiderio (in quanto stimola la secrezione di ormoni), ma anche in casi di impotenza dovuti ad ansia da prestazione, e non a patologie più serie;
  • Ipotensione: il ginseng siberiano ha particolari proprietà rinvigorenti, per questa ragione è particolarmente adatto a chi soffre di bassa pressione;
  • Depressione: questa pianta viene utilizzata anche per combattere leggeri stati depressivi, è però utile fare attenzione a non assumerla in concomitanza ad ansiolitici o psicofarmaci;
  • Fame nervosa: il ginseng siberiano aiuta a combattere questa particolare fame che è indotta da forti periodi di ansia e stress;
  • Stimola il metabolismo e aumenta la resistenza muscolare.

 

CONTROINDICAZIONI

L’ eleuterococco, se utilizzato in dosi eccessive, può provocare cefalee tensive, irritabilità, palpitazioni, insonnia e disturbi digestivi. Non è indicato per coloro che soffrono di diabete, alle persone ipertese, per quelle che soffrono di tachicardia e ansia. Potrebbe inoltre alterare i risultati di esami per la glicemia e la pressione sanguigna.
Gli esperti ne sconsigliano l’uso anche alle persone in stato di gravidanza o in allattamento e ai bambini (al di sotto dei dodici anni).
C’è il rischio che l’ eleuterococco provochi interazione anche con alcuni farmaci, in particolare gli anticoagulanti come il Coumadin, oppure l’insulina (potrà essere necessario un nuovo dosaggio dopo l’assunzione della pianta).
È preferibile perciò contattare sempre il proprio medico di base, per un consulto, soprattutto se si stanno assumendo questi farmaci.

 

UTILIZZO NELL’ERBORISTERIA

Questa pianta viene utilizzata sia nella medicina popolare che nell’erboristeria, ma anche nella medicina cinese. In quest’ultima, oltre che per combattere la stanchezza e l’affaticamento, viene utilizzata anche per altri disturbi: trova impiego per combattere dolori alle ginocchia o ad altre articolazioni, per l’impotenza, per problemi ai reni e per l’artrite reumatoide.
Nell’erboristeria viene impiegata principalmente come integratore alimentare, ma è frequente il suo uso anche nell’industria cosmetica.
I principi attivi dell’ eleuterococco si concentrano principalmente nella sua radice, e sono costituiti soprattutto da acido caffeico, eleuterosidi, flavonidi, glicosidi e saponine.

Lo si trova più frequentemente sottoforma di:

  • Tintura madre: è consigliato assumerne 10-15 ml al giorno, pari a circa 30/40 gocce, meglio se il mattino;
  • Gocce: da assumere per via orale, soprattutto per combattere l’astenia e per aumentare le difese immunitarie. Se ne raccomanda l’assunzione almeno tre volte al giorno;
  • Radice: è possibile sminuzzarla ed utilizzarla per preparare una tisana. È meglio evitare di berla alla sera perché potrebbe essere causa di insonnia;
  • Estratto secco: viene spesso venduto sottoforma di capsule o compresse.

L’ eleuterococco viene utilizzato dopo un allenamento particolarmente intenso, in casi di affaticamento e in convalescenza, per questa ragione è una pianta particolarmente utile nel periodo invernale, quando lo stress e la fatica aumentano e compaiono anche i primi malanni stagionali.