I ritmi lavorativi nella realtà contemporanea  sono sempre più incalzanti e le conseguenze di questo forcing si ripercuotono su ognuno di noi.
Lo stress lavoro correlato è una manifestazione palese di questo disturbo moderno, del quale spesso si sottovalutano sintomi ed effetti: la sua influenza negativa infatti incide sulla nostra efficienza in ambito professionale ma non solo, in quanto un alto livello di stress di questo tipo può condizionare anche l’ambito privato, provocando situazioni di tensione costante.
Allo stesso tempo però non è così facile riconoscerne i segnali o, ancora peggio, spesso si sottovalutano situazioni di malessere inerenti, poiché non rientrano negli standard delle patologie più conosciute, ma non per questo vanno considerate meno dannose o pericolose per il nostro equilibrio.
Ma come si presenta lo stress lavoro correlato? Quali sono precisamente i rischi che comporta? E soprattutto come si può prevenire e superare con un metodo efficace e costruttivo?stress-lavoro-correlato-foto2

Lo stress lavoro correlato è la sensazione, ed effettiva condizione fisiologica, che riguarda lo stato fisico, psichico e psicologico del lavoratore nelle specifiche situazioni di difficoltà nel tenere testa alle richieste e ai ritmi del proprio ambito professionale.
Questo concetto si avvicina e comprende ansie e tensioni che rientrano nella sfera della competitività eccessiva, della precarietà della propria occupazione, di un ambiente lavorativo inadatto, dell’oppressione o dell’«abuso di potere» da parte di dirigenti o superiori. Quando tutte queste circostanze si presentano con frequenza ecco che si rischia seriamente di riscontrare una situazione di stress lavoro correlato: in sostanza, quindi, ogni volta che le richieste superano le nostre effettive risorse.
Nonostante non si possa considerare una malattia a tutti gli effetti è comunque un disturbo che può portare a stati di patologie avanzati e gravi se trascurato e ignorato, senza contare l’infinità di variabili individuali che entrano in ballo e possono alterarne, diminuendolo o aumentandolo, l’equilibrio di base.
Risulta sempre più difficile oggigiorno controllare le nostre abitudini, specialmente se si considerano quelle riguardanti il mondo professionale, dal quale dipende gran parte del nostre benessere quotidiano.Le cause possono essere numerose e varie, ma cosa più importante non sono mai isolate e individuali: l’accumularsi di questi fattori è infatti il vero motore controproducente che inibisce il nostro fisico e il nostro stato mentale.
Quelle universalmente conosciute e più comuni riguardano gli orari di lavoro, che ci costringono spesso a ritmi serrati e non osservano fasi di riposo adeguate, a ciò subentrano condizioni infrastrutturali che non consentono di trascorrere questo tempo in modo sereno e con le giuste comodità, che sono alla base di una condotta di vita generale distante da malesseri di qualsiasi genere.
Il rispetto dell’igiene, per citarne uno, è uno degli elementi più snobbati ma parimenti più pericoloso se non adeguatamente rispettato: concorre infatti in maniera importantissima ad un impegno del tempo professionale i bullismo o casi di molestie sul luogo di lavoro, concause molto rilevanti sul piano emotivo, oppure la mancanza di affiatamento tra colleghi in circostanze sgradevoli e contribuisce all’aumento dello stress a cui siamo sottoposti quotidianamente.
Altri fattori determinanti sono la presenza di atti d, un cattivo clima all’interno di un ufficio (per citare un esempio) oltre che essere controproducente dal punto di vista operativo, conduce ad uno stato di ansia perenne che ci porta a vivere il nostro tempo lavorativo in modo errato, a tratti insostenibile.stress-lavoro-correlatoIl punto di partenza ideale per cercare di superare questo tipo di stress è cominciare a non darsi troppe responsabilità, in modo tale da non farsi sovrastare dalla mole di colpe e pensieri negativi che possono presentarsi di conseguenza. Lo stress lavoro correlato infatti, come dice il nome stesso, è una forma di disturbo di cui siamo vittime: è l’ambiente di lavoro che non rispetta i parametri adeguati.
È per questo che i datori di lavoro sono chiamati all’attenzione per quanto riguarda il rispetto di semplici ma fondamentali norme, che possono essere la chiave per un miglioramento di tutto il complesso professionale. È molto importante quindi che le figure con potere decisionale s’interessino di tali problematiche, individuando, con l’aiuto diretto dei loro dipendenti e sindacati, quali sono i fattori più influenti in tal senso e i rischi che questi possono comportare.
Un passo in avanti rilevante è sicuramente stata l’attuazione della direttiva quadro europea 89/391 CEE sulla sicurezza e la salute dei lavoratori, del 1989,che rappresenta le garanzie base in termini di salvaguardia del dipendente. A partire invece dal 2010 è diventato strettamente obbligatorio per i datori di lavoro valutare lo stato di salute dei propri dipendenti attraverso un progetto che segue mirati piani d’azione, a sottolineare l’importanza che può avere per un’impresa il prevenire certe forme di stress, sia per la salute del singolo lavoratore, ma anche per quella dell’intera azienda.