Conosciuto anche come Vitex, l’ Agnocasto (dal latino Agnus Castus) è una pianta nativa dell’area Mediterranea e del Medio Oriente. In italiano è popolare anche con il nome di Pepe Falso o Aino. In inglese viene chiamato Chasteberry o Chastetree.

Troviamo citazioni di Vitex già nell’Iliade di Omero nel sesto secolo a.c. e ne parla più tardi anche Platone, descrivendolo per le sue proprietà afrodisiache.

Secondo Plinio il Vecchio, naturalista romano del primo secolo d.c., l’ Agnocasto veniva usato dalle donne greche che, per mantenere la propria castità, ponevano alcune foglie della pianta sotto il letto. Anche poi, in epoca medievale, i frutti di Agnocasto venivano usati dai monaci per controllare gli impulsi sessuali.

In realtà oggi è riconosciuto che questo arbusto può sia controllare che stimolare il desiderio sessuale, in quanto è un adattogeno. Questo significa che esso lavora per normalizzare lo sbilanciamento ormonale attraverso i suoi effetti sulle ghiandole surrenali.

Oggi in Germania, dove è molto diffusa da parte dei medici la prescrizione di cure a base di erbe, l’Agnus Castus è al primo posto come rimedio per le sindromi premestruali e anche come antidepressivo.

Inoltre, diverse ricerche in America, in Europa, in Inghilterra e persino in China hanno evidenziato come l’Agnocasto sia uno dei rimedi più efficaci e allo stesso tempo sicuri per combattere i sintomi pre-ciclo mestruale.L’albero di Agnocasto fa parte della stessa famiglia della Verbena, quella delle Verbenacee.

È una pianta che, in Italia, cresce sulle sponde dei fiumi o dei canali, dove il terreno è spesso più umido e si adatta bene sia ai terreni acidi che a quelli alcalini.

L’arbusto si presenta con foglie verde scuro che ricordano quelle della Marijuana.  I fiori hanno un colore violaceo, azzurro o roseo e il frutto si presenta di colore nero e con quattro semi all’interno. La pianta raggiunge altezze dai 3 ai 6m al massimo, e va attentamente potata in modo da farle mantenere un corpo compatto.

La Vitex agnus castus (questo è il suo nome botanico) cresce in zone soleggiate o comunque in leggera  penombra,  non richiede un’irrigazione particolare, tranne nei casi di eccessiva esposizione solare. Trattandosi di pianta robusta, dopo circa due anni non richiede più particolari cure per la crescita, se non la saltuaria potatura.Oli essenziali (limone e canfora), flavonoidi, composti fenolici, glicosidi, vitamina C.L’ Agnocasto ha diverse applicazioni mediche e viene usato soprattutto in ambito femminile, per la sua capacità di agire sull’ipofisi e di regolare quindi gli squilibri ormonali. Vediamo allora quali sono i suoi principali utilizzi:

1. Cura di diverse sintomatologie in fase premestruale. È noto infatti come i disturbi da pre-menorrea siano in gran parte causati dalla prolattina. Ora, l’ Agnocasto ha l’effetto di stimolare la dopamina che a sua volta riduce la prolattina.

I principali sintomi su cui porta effetto benefico sono:
depressione, ansia e nervosismo, ritenzione idrica, insonnia, cefalee, controllo dell’umore.

2. Riduzione di disturbi da menopausa o premenopausa:

insonnia, stanchezza, vampate e problemi circolatori;

3. Altre applicazioni:

  • Sedativo naturale in caso di tachicardia;
  • Per le cisti ovariche: aiuta a ridurre il dolore e a riportare equilibrio tra ipotalamo, ipofisi e ovaie;
  • Cura della mastalgia, per questo sintomo è consigliato utilizzo regolare;
  • Ottimo per accrescere la produzione di latte materno;
  • Per la cura dell’acne giovanile, sempre accompagnato da una dieta adeguata;
  • Può essere utilizzato come primo passo per migliorare la fertilità, prima di iniziare trattamenti medici specifici.

È possibile acquistare Vitex sia in estratti standardizzati che non. La prima soluzione è sconsigliata per la presenza di sostanze non naturali e per l’utilizzo di processi industriali.

Meno reperibili, ma più efficaci sono le bacche di Agnocasto in capsule, in fluidi o le tinture.

Le dosi vanno consigliate a seconda del disturbo:

  • Tintura: per la maggior parte dei disturbi la dose è di 40 gocce al giorno per almeno 12 settimane;

Per migliorare la fertilità le dosi consigliate: vanno dai 4 ai 10 mUL, a seconda delle diverse fasi;

  • Estratto Secco: dai 2 ai 4 mg, a seconda del rapporto di estrazione;
  • Estratto Fluido: 1, 2 gocce al giorno;
  • Tavolette: la dose consigliata, a livello omeopatico, 1 tavoletta da 1/3 volte al giorno.

È importante sottolineare come gli effetti di terapie basate su Agnus Castus variano a seconda delle quantità e delle modalità di assunzione della stessa. Se usato a livello di diluizione omeopatica la cura può portare alcuni effetti, se utilizzata come fitoterapico cioè con una concentrazione molecolare maggiore e non diluita può comportarne altri, persino opposti.

In ogni caso gli effetti dell’ Agnocasto si possono osservare nel medio lungo periodo, in quanto è una pianta a lento rilascio. Nella maggior parte dei casi sono necessari alcuni mesi per vederne gli effetti.

 Agnocasto è controindicato in gravidanza, allattamento, in fase prepuberale e a chi si sta sottoponendo a trattamenti ormonali.  Gli estratti di Agnocasto non sono indicati per bambini e a minori di 18 anni.

Gli studi non evidenziano effetti collaterali importanti. Tuttavia è può provocare reazioni allergiche e mal di stomaco.

Trattandosi di prodotto che va ad agire a livello ormonale, prima di assumere Agnocasto è consigliabile sempre basarsi su parere medico.