Il climaterio ha uno stretto rapporto con i periodi temporali che riguardano la menopausa, sia precedenti che successivi a quest’ ultima. Come spesso accade anche l’ etimologia del termine è illuminante in tal senso, infatti il termine proviene dal sostantivo di origine graca “klimacter”, che letteralmente significa “scalino, passaggio”, ma inteso come passaggio critico e ricco di implicazioni. Queste fasi coinvolgono una serie di procedimenti fisiologici strettamente connessi alla dimensione psicologica: ad ogni sintomo corporeo succede una data conseguenza anche sul piano mentale, che può influire in modo significativo sul nostro quotidiano e sulla nostra vita sociale. Non si tratta di nulla di così grave visto che vi passano tutte le donne che raggiungono una certa età, ma non per questo il processo del climaterio va preso sotto gamba o snobbato. Tutt’ altro. Può essere molto utile quindi approfondirne gli aspetti peculiari e più evidenti.Si può parlare di vera e propria sindrome quando questi sintomi secondari cominciano ad essere molto fastidiosi ed invadenti. Tra i più diffusi ci sono i famosi “colpi di caldo”, meglio noti con il nome di “vampate” di calore o anche come “caldane”. Queste improvvise alterazioni della temperatura corporea possono indurre ad una maggiore sudorazione, che, come si può ben comprendere, può risultare molto fastidiosa e fuori luogo, specie per il sesso femminile. Anche qui però va specificato che l’ intensità con cui si possono manifestare le vampate varia da donna a donna, a seconda del luogo, del proprio fisico, del proprio umore e così via. Passando ad un livello più profondo, e perciò meno comune, si possono riscontrare durante il climaterio una serie di forme patologiche tipiche di una vera e propria malattia: tra queste possiamo trovare l’ insonnia, il manifestarsi di emicranie frequenti, cefalee, secchezza delle parti intime, eruzioni cutanee. Oltre al livello strettamente fisico possiamo trovare delle conseguenze anche sul piano psichico, quali sbalzi d’umore frequenti, sensazione di stanchezza e stress costante, incompatibilità con il proprio partner o con i propri famigliari ed amici, insicurezza e nel peggiore dei casi anche la depressione.Ironicamente parlando si può descrivere la menopausa come un periodo al quale bisogna sopravvivere, anche se in realtà, attraverso alcuni semplici accorgimenti, anche il climaterio può essere superato e vissuto con molta serenità. Il trattamento va ovviamente di pari passo con la persistenza (e anche l’ insistenza) dei sintomi: più si aggravano e si manifesta una sintomatologia acuta, più è importante un supporto medico, anche solo sul piano psicologico e della rassicurazione. Come ricordato nel paragrafo precedente subentrano le più svariate differenze da donna a donna, dalla dimensione sociale a quella culturale, per questo si consigli sempre di provare una terapia basata su interventi del tutto naturali. Oltre alla dieta sana e all’ attività fisica regolare (nei parametri di una donna di mezza età) si può ricorrere ad alcune piante ad esempio, come l’ agnocasto, oppure la salvia, che agiscono sul piano fisico-psicologico contemporaneamente. Infatti l’ assunzione di questi semplici prodotti naturali aiuta a regolarizzare i disordini mestruali e a controllare le conseguenze emotive da questi derivanti. Anche le piante ricche di vitamine, di ferro sono fondamentali per contrastare le possibili complicazioni del climaterio, altrettanto importante è l’assunzione di prodotti, sempre naturali, che contengano antiossidanti, acidi grassi, minerali, tutti elementi che contrastano lo squilibrio ormonale, uno di primi fattori che provoca i fastidiosi sintomi riportati in precedenza. La cosa forse più utile da ricordare sempre per una donna che si appresta ad affrontare questa fase della sua vita è non preoccuparsi in modo eccessivo e cercare di mantenere la uno stile di vita sano, poiché la cura più efficace comincia dal proprio equilibrio psicosomatico e dalla propria salute a priori di ogni cambiamento ormonale.
CLIMATERIO
