Proprietà di una pianta ricca di Omega3

La portulaca è una pianta succulenta che portulaca proprietà pianta ricca omega3 foto1solitamente si coltiva in vaso o nei giardini a prevalenza rocciosa, principalmente a scopo ornamentale. Appartiene alla famiglia delle Portulacaceae e si dice che sia originaria dell’Asia, più probabilmente dell’India. C’è chi afferma però che provenga dal Sud America. A volte viene chiamata anche erba porcellana, ma assume anche altri nomi a livello locale o regionale.
Nell’antico Egitto era considerata principalmente una pianta medicinale, oggi invece viene spesso scambiata per un’erbaccia infestante da estirpare, dato che cresce spontaneamente in orti e giardini e che possiede una grande capacità di propagarsi.

CARATTERISTICHE E COLTIVAZIONE

Le foglie si presentano come carnose, di colore verde e, generalmente, di forma appiattita, mentre i fiori sono piccoli e possono essere di vari colori (bianco, giallo, arancio, rosa, porpora), lo stelo è rossastro. I semi sono piccoli e neri, contenuti all’interno di capsule, che quando maturano si aprono e li fanno uscire. La pianta è strisciante e si sviluppa perciò principalmente in orizzontale.
Non richiede di essere innaffiata molto spesso, fiorisce tra aprile e maggio e ama le zone soleggiate, non temendo il caldo torrido. È opportuno fare attenzione che il terreno sia ben drenato in modo che le radici non marciscano.
La propagazione della portulaca può avvenire tramite talea o semi ed è consigliabile procedere al trapianto o al rinvaso nel mese di aprile.
È una pianta che teme particolarmente il freddo, per questo è opportuno, nei mesi invernali, prendere le dovute precauzioni.

PROPRIETÀ BENEFICHE DELLA PORTULACA

Ricca di acidi grassi polinsaturi del tipo Omega3, vitamina C, vitamina E, vitamina A (sotto forma di beta-carotene), vitamine del gruppo B (B1, B2, B3) e sali minerali (magnesio, potassio, ferro, calcio), aiuta a migliorare la salute del cuore, a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e di arteriosclerosi, prevenendo perciò attacchi di cuore e infarti.
Essendo ricca di Omega3 può essere utilizzata anche per prevenire il diabete, per ridurre i trigliceridi e il colesterolo cattivo. Per la presenza di questo acido grasso viene spesso utilizzato anche in diete vegetariane o vegane dove, non essendoci consumo di pesce, gli Omega3 potrebbero essere più difficili da integrare.
Alcuni studi affermano anche che un buon livello di Omega3 nei bambini può aiutare nella crescita, riducendo la possibilità di alcuni disturbi psicologici come il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, per questa ragione la portulaca potrebbe essere indicata anche per loro.

La portulaca presenta anche le seguenti proprietà:

  • Depurative
  • Diuretiche
  • Anti-batteriche
  • Dissetanti

Le proprietà benefiche della portulaca vengono anche sfruttate sotto forma di impacchi fatti con le foglie, per curare eczemi, dermatiti, acne e da applicare sopra le punture di insetti.
È anche una pianta ricca di nutrienti ma con poche calorie, per questo può essere utilizzata per la perdita di peso.
Nella medicina tradizionale cinese la portulaca veniva utilizzata anche per curare vomito, enterite acuta, diarrea, emorroidi e emorragie post-parto, cosa che si fa ancora oggi.
L’alto livello di vitamina A aiuta a migliorare la pelle, favorendo la guarigione delle cellule e rimuovendo le cicatrici, e la vista.
Il calcio, magnesio e ferro aiutano poi a rendere le ossa più forti, prevenendo l’osteoporosi.

UTILIZZO IN CUCINA

La Portulaca Oleracea è l’unica commestibile e viene usata spesso in cucina. Tutta la pianta è edibile (fiori, foglie, steli e semi).
100 gr di portulaca apportano circa 20 kcal, composte principalmente da carboidrati e proteine.
Può essere usata a crudo, da aggiungere alle insalate. In questo caso si raccomanda di preferire i germogli più giovani, piuttosto che quelli vecchi che presentano un retrogusto più amaro.
Può anche essere cotta a vapore, e viene spesso aggiunta alle minestre, ai risotti, paste, frittate o alle torte salate. Il suo gusto acidulo ricorda vagamente quello del limone.
Un altro utilizzo che se ne può fare è quello di conservarla sotto aceto o in salamoia, facendola diventare perciò un piatto stuzzicante e versatile.
La portulaca non è adatta a chi soffre di calcoli renali, perché può favorirne la formazione, contenendo acido ossalico. Se però viene bollita in acqua la maggior parte di questo acido tenderà a fuoriuscire e la pianta ne conterrà molto meno. Attenzione però che le alte temperature ridurranno anche le sue proprietà benefiche (date da vitamine e sali minerali), che tenderanno a disperdersi nell’acqua e ad evaporare.
Non essendoci studi a sufficienza è preferibile evitarla anche in gravidanza.

INFUSO DI PORTULACA

Uno degli utilizzi più antichi della P. Oleracea è quello che viene fatto per la produzione di un infuso benefico per la bronchite. Questa pianta è fortemente antinfiammatoria e aiuta a fluidificare il muco che risiede nei bronchi.
L’infuso può aiutare anche con i dolori di stomaco e fegato.

Per la sua preparazione sono necessarie 10 foglie secche e una tazza d’acqua. È sufficiente lasciare le foglie in infusione per circa 3 minuti nell’acqua calda.
Si consiglia di berne tre tazze al giorno per ottenere benefici visibili.
Per essiccare le foglie è consigliabile farlo in un luogo non direttamente esposto al sole. È anche importante verificare che le foglie non siano state cresciute in vicinanza di strade trafficate, per evitare che siano state troppo intaccate dall’inquinamento, diventando dannose per la salute.