Sembra quasi che il solo suono della parola “Aloe” basti a diffondere in tutto il corpo una sensazione di benessere. La mente è subito trasportata a luoghi tropicali, caldi e soleggiati; posti dove basta uscire in giardino e prendere una foglia di questa sorprendente pianta, tagliarla per estrarne il gel, spalmarlo sulla pelle scottata dal sole e venire invasi da un immediato senso di freschezza.
In effetti Aloe e benessere sono due parole che, grazie alle numerose proprietà di questa pianta, sono facilmente associabili. I suoi benefici sono noti fin dall’antichità: gli egizi sostenevano che l’ Aloe preservasse lo splendore delle donne.
Si mormora che persino le bellissime Cleopatra e Nefertiti usassero l’ Aloe per la cura del loro corpo: i bagni nel latte d’asina e l’uso della polpa dell’ Aloe le facevano splendere. L’ Aloe era inoltre usata nell’imbalsamazione, guadagnandosi il soprannome di pianta dell’immortalità. Pare anche che Alessandro il Grande, in guerra, ne avesse sempre una scorta nei suoi carri per curare i soldati feriti.
Di ritorno dai suoi viaggi, Cristoforo Colombo la descriveva come una pianta dai forti poteri curativi.
Indubbiamente l’ Aloe ha numerose proprietà curative; tra le specie più conosciute rientra l’ Aloe Vera. La specie Aloe Arborescens, però, è quella che possiede le maggiori proprietà fitoterapiche: contiene circa tre volte i principi attivi presenti nell’ Aloe Vera.
L’Aloe Arborescens, perciò, è una pianta le cui proprietà possono essere molto utili da conoscere.
L’ Aloe appartiene alla famiglia delle Aloacee, molto popolare sia nella coltivazione per giardinaggio che in quella a scopi medici. Originariamente nasce in Africa e nelle regioni desertiche, ma attualmente è diffusa in molte zone del mondo. È coltivata soprattutto vicino al mare: in Italia è presente in prossimità delle coste (dei mari Adriatico, Tirreno, Mediterraneo), e generalmente nei luoghi dove la temperatura non scende sotto lo zero. È un’ erba perenne che cresce in grandi cespugli ampliamente ramificati, e può raggiungere fino ai quattro metri di altezza. Le foglie, generalmente di lunghezza intorno ai cinquanta centimetri, sono ampie e provviste di dentellature spinose. I fiori, se presenti, sono i grappolo e di colore rosso acceso.
Nello specifico, la pianta di Aloe Arborescens è diffusa nel sud dell’Africa: Mozambico, Zimbabwe, Malawi. Fra le specie di Aloe, è quella che vanta la terza maggior diffusione. Anche se l’ Aloe Arborescens è ormai diffusa in diversi ambienti, il suo habitat originario prevede zone montagnose e rocciose; è una delle poche specie di Aloe che può essere trovata a crescere dal livello del mare fino alla cima delle montagne. La sua foglia è stretta e dalla forma più allungata rispetto alle altre, ed ha una cuticola esterna maggiormente resistente e spessa. Questo fa sì che possa sopravvivere anche a basse temperature, e soprattutto determina la maggior presenza di elementi antrachinonici, in primo luogo l’ aloina. L’aloina è nota per il suo potere lassativo, oltre che per la sua azione antitumorale e citoprotettiva.È già stato detto che l’ Aloe Arborescens contiene tre volte i principi attivi dell’ Aloe Vera. Quest’ultima contiene una quantità elevata di gel che viene estratto dalle sue grandi foglie e trattato a fini cosmetici e farmaceutici. Tale gel è prevalentemente composto da acqua; è quindi molto facile da lavorare e viene anche utilizzato per la produzione di bevande. È inoltre ricco di polisaccaridi ed enzimi, usato per la produzione di cosmetici e per il trattamento delle patologie cutanee.
I principi attivi dell’ Aloe Arborescens sono invece contenuti soprattutto nella cuticola esterna, particolarmente ricchi di anti chinoni, noti per avere effetti catartici e antinfiammatori. Inoltre aumentano i movimenti peristaltici della muscolatura intestinale e impediscono al colon di riassorbire l’acqua. I mucopolisaccaridi svolgono un effetto gastroprotettore, potenziano l’ assorbimento delle sostanze nutritive e l’espulsione delle tossine. Inoltre, l’ aloctina A e l’ acemannano aumentano le difese dell’ uomo contro microrganismi patogeni. Ecco spiegato perché l’ Aloe Arborescens gode di un’ intensa attività germicida, battericida e antifungina. Una volta studiate le proprietà immunostimolanti dell’ acemannano, quindi, sono stati ipotizzati anche usi dell’ Aloe come anti tumorale.Negli ultimi decenni, la medicina sta tendendo a rispolverare le proprietà curative di piante che hanno accompagnato la storia dell’ uomo, per essere poi momentaneamente accantonate.
L’ Aloe Arborescens è inserita nella lista delle piante medicinali dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità; i suoi effetti positivi sono molto numerosi.
I più conclamati sono gli effetti lassativi e cicatrizzanti. In particolare, i polisaccaridi che contiene l’ Aloe sono in grado di accelerare la riparazione e la formazione di nuovi tessuti.
Ha una funzione gastro protettiva e gastro intestinale, in grado di normalizzare le secrezioni intestinali, il dolore e il gonfiore addominale, le funzionalità del pancreas e del colon. Grazie alla sua azione cicatrizzante, antinfiammatoria e analgesica, l’ Aloe Arborescens può proteggere le pareti dello stomaco e aiutare la guarigione di alcune forme di gastrite e infiammazione intestinale.
Esiste inoltre una lunga tradizione di utilizzo di questa pianta come protezione naturale dai raggi solari, che risale agli indigeni: l’ Aloe infatti ha poteri lenitivi ed idratanti, oltre ad essere un ottimo antinfiammatorio.
È stato ipotizzato, anche se non confermato ufficialmente, il suo uso come anti tumorale. Particolarmente nota è la ricetta proposta dal brasiliano Padre Romano Zago, che nel suo libro “Di cancro si può guarire” ha deciso di condividere con il mondo il suo metodo per liberarsi da un tumore, anche se in stadio avanzato. Si tratta di un semplice frullato a base di miele, grappa e foglie di Aloe Arborescens. Un metodo facile e senza controindicazioni, che vanta numerose testimonianze di guarigione.
Le svariate proprietà di questa pianta sono ancora oggi oggetto di studio; sembra che le sue azioni anti tumorali si sviluppino in tre fasi. In primo luogo vengono stimolate le difese immunitarie dell’ organismo; le cellule neoplastiche vengono indotte al suicidio; infine, l’ Aloe blocca l’ avanzare del tumore.
Da non dimenticare i vantaggi estetici, noti fin dall’ antichità, che le foglie di Aloe possono produrre sulla pelle e sui capelli.
Una raccomandazione: i diabetici che fanno uso di insulina devono prestare attenzione, perché l’ Aloe abbassa l’ indice glicemico. Nel caso si utilizzasse, quindi, bisogna tenere conto che l’ insulina da assumere va ricalcolata.