Con il termine acquagym identifichiamo tutti quegli esercizi di fitness che si praticano immersi nell’ acqua: proprio questa immersione in un ambiente diverso dal solito crea una serie di circostanze che aumentano la difficoltà di ogni esercizio, ma allo stesso tempo garantiscono un lavoro fisico, e un conseguente risultato, migliori. L’ opposizione della sostanza liquida dell’ acqua, in confronto a quella aeriforme dell’ aria, aumenta considerevolmente la quantità di energia da impiegare per svolgere ogni singolo movimento, e ciò permette di bruciare molte più calorie e tossine rispetto ad altre attività che non possiedono questa caratteristica.
L’ acquagym, o ginnastica in acqua, aiuta a rassodare e tonificare la muscolatura, eliminando difetti di natura estetica quali la cellulite o l’ effetto “buccia d’ arancia”, e contribuisce in modo importante alla perdita di peso e all’ eliminazione delle tossine nocive per il nostro organismo.
Bastano un paio di “allenamenti” a settimana per vedere già i primi risultati dopo un mese, specie se sono accompagnati da una dieta sana ed equilibrata.A differenza di quello che si può pensare la storia di questo particolare allenamento di fitness risale addirittura all’ antica Roma, quando si praticavano degli esercizi simili immersi nelle celebri acque termali dell’ Urbe. Già gli antichi romani avevano capito l’ importanza e i benefici che questa attività poteva conferire al corpo, e sfruttavano perciò le vasche di acqua calda e fredda sia per rilassarsi sia per svolgere alcune attività in forma primordiale che favorivano la circolazione del sangue e davano una sensazione di rinvigorimento generale. Ed è proprio dall’ evoluzione progressiva di queste prime tecniche di allenamento che si è sviluppata ed è stata valorizzata la ginnastica in acqua.La ginnastica in acqua può essere utilizzata sia come allenamento molto efficace per tonificare la pelle e mantenersi in forma sia come terapia alternativa di recupero da varie tipologie di infortunio, che necessitano un rafforzamento muscolare mirato. L’ acqua infatti possiede il doppio vantaggio di sostenere il corpo mentre svolgiamo l’ esercizio e di intensificare lo sforzo fisico durante l’ attività a causa del naturale attrito che sentiamo una volta immersi. Molto importante è anche riconoscere il fatto che l’ acquagym non ha controindicazioni specifiche, e anche questo è perciò un vantaggio da nono sottovalutare, visto che molto spesso certi esercizi fisici comprendono sia dei lati positivi ma anche dei possibili effetti collaterali, specie se non svolti nella giusta maniera.Partendo dal presupposto che la ginnastica in acqua è sempre consigliata, possiamo individuare delle particolari persone alle quali è particolarmente consigliata:
- persone in età avanzata: essendo immersi in acqua, il rischio di contusioni è ridotto al minimo, è perciò particolarmente consigliata alla persone anziane che vogliono svolgere un’ attività fisica leggera, in tutta sicurezza;
- persone in fase di recupero da infortunio: per la riabilitazione la ginnastica in acqua è consigliatissima, grazie all’ attività di potenziamento che permette di svolgere, ma anche grazie al sostegno che conferisce in modo costante al nostro corpo;
- donne incinte: è una delle poche attività che si può svolgere anche durante la fase di gravidanza, permettendo così alla futura mamma di mantenere un minimo di allenamento e attività fisica senza rischiare di creare delle situazioni pericolose per il bambino;
- persone in stato di obesità: per le persone in forte sovrappeso spesso il movimento e l’ attività fisica diventano un vero problema: ma in acqua le dinamiche cambiano completamente e il moto risulta più facile; la ginnastica in acqua diventa perciò un’ insostituibile risorsa per perdere peso e rimettersi in forma.
L’ allenamento di acquagym si suddivide in varie tipologie di esercizi, in base ai quali andiamo a rassodare e tonificare una diversa zona del corpo, a seconda delle nostre necessità.
Ecco alcuni esercizi divisi per zona e per effetto:
- Arti superiori: un esercizio molto salutare per tonificare le braccia: mettersi in posizione eretta, con le gambe divaricate a livello delle spalle e con l’ acqua che arriva a sfiorare il mento. Una volta che si è trovata la posizione corretta, con le braccia distese lungo i fianchi, si devono alzare lentamente, mantenendole sempre in tensione, fino a raggiungere la superficie dell’ acqua, per poi ricondurle alla posizione di partenza. Ripetere il movimento per circa un minuto.
- Collo: altra tipologia d’ esercizio che aiuta a rassodare la parte superiore del petto, in modo da rendere migliorare l’ aspetto estetico della scollatura: mettersi in posizione eretta, con le gambe divaricate ma non in modo eccessivo, così da permettere alle braccia di lavorare di più senza rischiare di trasferire lo sforzo sugli arti inferiori; alzare le braccia fino alla superficie dell’ acqua, mantenendole sempre in tensione, e poi allargarle con il palmo della mano aperta muovendo l’ acqua circostante; fare lo stesso tornando alla posizione di partenza;
- Seno: esistono anche degli esercizi di acquagym mirati a rassodare il seno: sempre in posizione eretta e con l’ acqua che sfiora il mento, muovere le braccia avanti e indietro, cercando di spostare più acqua possibile; una volta che si è raggiunta una certa pratica, si possono aggiungere all’ esercizio due pesi di gomma, realizzati appositamente per l’ attività in acqua, che aumentano la resistenza e permettono un ulteriore sforzo e un conseguente risultato avanzato;
- Cosce: passando agli arti inferiori, si possono svolgere anche degli esercizi mirati per il rassodamento delle cosce: mettersi in posizione eretta, con l’ acqua che arriva ad altezza ombelico, appoggiandosi di lato con la mano al bordo della piscina; tenera la gamba adiacente al bordo della piscina tesa e muovere l’ altra gamba prima avanti e indietro, e poi a destra e a sinistra, incrociando la gamba a riposo.
- Sedere: infine gli esercizi che rassodano il lato B e il basso ventre: mettersi in posizione eretta con l’ acqua ad altezza dell’ ombelico e con la gambe divaricate a livello delle spalle; l’ esercizio consiste nel piegarsi sulle ginocchia, arrivando a toccare con il mento a sfiorare il bordo dell’ acqua; variante dell’ esercizio per lavorare in modo specifico con gli addominali: mettersi distesi sul ciglio dell’ acqua, con la braccia appoggiate ai lati della testa, sul bordo della piscina; tenere le gambe tese e parallele, muovendole prima in su e in giù, e poi allargandole e richiudendole.