La stitichezza, o stipsi, è un disturbo fisiologico legato a problematiche nella defecazione e nell’espulsione delle sostanze in eccesso che si accumulano nell’intestino. Riscontrare la presenza di questa deficienza nell’evacuazione è molto facile in quanto i sintomi risultano evidenti rispetto alle necessità quotidiane del nostro organismo. Inoltre va sottolineato come le cause e i fattori che provocano la stipsi possono essere di varia natura, sia di natura fisiologica sia per motivi di origine invece esterna.
A livello di incidenza la stitichezza è sicuramente uno dei disturbi più diffusi considerando una media di tutta la popolazione mondiale. Si stima infatti che ognuno di noi almeno una volta nella vita abbia sofferto, soffra o soffrirà di deficienza di defecazione, poiché tutti prima o poi entriamo in contatto con uno dei fattori principali che ne provocano lo sviluppo. Da notare come vi siano varie tipologie di stitichezza, e che si può manifestare in modo reiterato e con una certa frequenza.Dopo esser stati ingeriti e digeriti gli alimenti seguono un preciso percorso che prevede il loro passaggio attraverso l’intestino crasso, dove tramite alcuni processi specifici gli alimenti in eccesso vengono trasformati in feci, pronte per essere scartate tramite defecazione. Nonostante questi passaggi richiedano il coinvolgimento di molti liquidi e di molta acqua, il bolo fecale (che altro non è che quella poltiglia creata dal cibo e dagli alimenti in eccesso che staziona nel nostro intestino in attesa di essere espulso) raggiunge il retto in uno stato pressoché solido, infatti percorre tutti questi “tubi” fisiologici tramite contrazioni muscolari, che sarebbero praticamente inutili se agissero su sostanze inconsistenti. Quando si possono presentare complicazioni? quando, per un motivo o per l’altro, tutti questi processi avvengono troppo lentamente: il bolo fecale assorbe troppa acqua, rendendo più complesso il suo transito, oppure le contrazioni dei muscoli in gioco risultano troppo deboli o troppo poco energiche per adempiere il loro compito. Ecco che allora le feci s’induriscono in modo eccessivo e si seccano, e, come si può intuire facilmente, creano più attrito con le pareti interne degli organi in azione, impedendo uno scorrimento agile ed efficace.Entrando nello specifico la stitichezza si manifesta proprio quando si creano queste complicazioni quando vi è un’alterazione nell’evacuazione del bolo fecale. Le cause che possono portare a questo stato di destabilizzazione possono riguardare una serie di anomalie organiche nel colon, che impedirebbero fisicamente il corretto scorrimento delle sostanze organiche da espellere, oppure possono comprendere disfunzioni nella zona dell’intestino, spesso dovute al manifestarsi di altre patologie inerenti. Altre anomalie riguardano alterazioni sempre di carattere fisico nell’area ano-rettale, come la dischezia, ovvero l’impossibilità di espellere il bolo anche in presenza effettiva di feci a causa di una malformazione dello sfintere. Anche una dieta scorretta è spesso causa di costipazioni, al contrario di ciò che si pensa: infatti una dieta povera di fibre crea le basi per la stitichezza.Le fibre sono una componente presente in alcuni alimenti a dir poco fondamentale per il nostro organismo e per il corretto svolgimento di molte sue funzioni, più di quelle che solitamente si crede. Queste infatti, nel caso in questione, contribuiscono a sciogliere e rendere di una consistenza più morbida il bolo fecale, poiché a contatto con l’acqua presente nel retto perdono la loro consistenza solida, favorendo il corretto transito delle feci nel loro primo stadio. Come abbiamo ricordato nel paragrafo precedente infatti l’eccessiva solidità delle feci è uno dei primi fattori di rischio che possono portare alla stitichezza. Uno dei tanti problemi nelle diete moderne è però la lavorazione degli alimenti e l’eliminazione delle fibre dalla maggior parte di questi, eliminazione che comporta maggiori rischi di incorrere in complicazioni nell’espulsione delle feci. I dietologi consigliano per questo una dieta il più possibile ricca di fibre, che si trovano in buone dosi nella frutta e nella verdura. Alimenti che spesso non rientrano nei nostri pasti quotidiani possono essere una piacevole scoperta in tal senso, al fine di arricchire e migliorare la nostra dieta: ad esempio il lampone o le castagne, la frutta secca come le mandorle, tutti i legumi, molto ricchi di fibre sono i cereali e tutti quei cibi integrali che possono sostituire le colazioni o le merende ricche di grassi inutili e nocivi.Di rimedi e trucchi per combattere la stitichezza per fortuna ce ne sono molti, sta a noi individuare quale sia il punto critico nel nostro processo di digestione ed espulsioni delle componenti in eccesso. Per molti può essere d’aiuto lavorare sull’attività fisica quotidiana, a partire anche da semplici passeggiate serali fino ad esercizi di yoga che aiutano a distendere tutti i muscoli del nostro corpo oltre che a rilassare i nervi anche a livello psicologico. Risulta molto importante infatti anche l’allontanamento dello stress per risolvere problemi di stipsi o simili, in quanto la nostra salute e leggerezza mentale si trasferisce direttamente nel nostro sistema fisiologico, provare per credere. Anche massaggi specifici della zona addominale possono essere utili ed efficaci. Molto spesso l’influenza reciproca tra mente e corpo è evidente anche sul piano caratteriale: coloro che tendono a tenersi tutto dentro, vuoi per timidezza o per eccesso di autocontrollo, riflettono il loro atteggiamento anche sul piano psicosomatico, condizionando anche il proprio fisico alle stesse inutili restrizioni.
Nel caso questi semplici rimedi naturali non risultino efficaci si può allora ricorrere ad un piano farmacologico mirato alla soluzione diretta del problema. Ovviamente il tutto rapportato alla tipologia e alla gravità della stitichezza di cui si soffre. I prodotti più utilizzati e consigliati dai medici di base sono solitamente i lassativi, che hanno il compito di stimolare la mobilità intestinale, oppure anche gli integratori di fibre, che svolgono una funzione simile apportando il quantitativo di fibre necessario per un corretto svolgimento di tutto il processo. Per la situazioni invece di stipsi molto grave e in stadio avanzato può risultare necessario anche l’intervento chirurgico di asportazione del colon, ma fortunatamente non è una pratica molto frequente e nella maggior parte dei casi si riesce a risolvere il problema senza il ricorso alla chirurgia.