Una delle più moderne diete che ha riscontrato diverso successo in tempi recenti è senza dubbio la dieta Weight Watchers, ma in cosa consiste?
Cominciamo scoprendo chi stà dietro a questa rivoluzionaria dieta, ovvero la compagnia americana Weight Watchers, fondata nel 1963 da Jean Nidetch, che ha come business principale la produzione di prodotti e servizi che aiutano a perdere peso e a mantenere la forma.
Questa società, forte delle competenze e del know-how acquisiti in anni di esperienza nel settore, ha sviluppato un rivoluzionario approccio alla perdita di peso, che non solo dà la possibilità di avere il completo controllo su quello che si mangia, ma permette inoltre di provare alcuni dei più popolari stili di dieta ad oggi.L’intento della dieta Weight Watchers è quello di creare un sistema flessibile per la perdita di peso, che sia inoltre scientificamente provato e che possa essere personalizzabile per andare incontro ai vari gusti, preferenze, esigenze e stili di vita che contraddistinguono ognuno di noi, come afferma anche Gary Foster, capo della ricerca scientifica per la compagnia.
Per raggiungere tale obbiettivo e creare la dieta Weight Watchers, la società ha rivisitato il suo già rinomato metodo ProPoints (che si basa sull’assegnare giornalmente dei punti che variano in base a ciò che si mangia, ovvero ad ogni porzione di cibo è assegnato un punteggio che varia a seconda di quante calorie contiene, più calorie significa più punti), combinandolo con altri sette diversi tipi di dieta.
Se difatti si è interessati ad intraprendere questo programma, si può scegliere di cominciare con ben sette approcci diversi, da quello povero di carboidrati al digiuno intermittente, da quello vegetariano a quello senza glutine.Come già accennato prima, il sistema ProPoints si basa sull’ attribuzione di un valore ad ogni alimento e bevanda, basandosi sulla quantità di proteine, carboidrati, fibre e grassi che una singola porzione contiene.
Quando si inizia la dieta Weight Watchers il proprio livello personale di Propoints totali viene calcolato considerando l’ età, il peso, il sesso e l’ altezza; secondo le regole il minimo punteggio giornaliero è di 26 Propoints, e non si dovrebbe andar sotto tale soglia.
Per esempio il livello minimo si può facilmente raggiungere con tre pasti al giorno, considerando anche un bicchiere di latte (che corrisponde a tre ProPoints) e pause snack a base di frutta e verdura che invece comportano praticamente 0 ProPoints.
Ogni settimana inoltre si hanno 49 ProPoints extra da spendere liberamente mangiando ciò che si preferisce, questo dà la possibilità di poter consumare perfino alchol e dolci senza compromettere la propria dieta.
Questo sistema ha aiutato un grande numero di persone a perdere peso da quanto è stato lanciato, diventando una delle diete più diffuse e apprezzate.Seguendo la dieta Weight Watchers nessun tipo di alimento e strettamente proibito, anche se ciò non significa che si può mangiare tutto indiscriminatamente.
L’ importante è seguire il sistema del punteggio e và sottolineato che questo sistema predilige cibi che magari hanno maggior livello nutrizionale ma comportano pochi punti rispetto a magari alimenti dietetici spazzatura che potrebbero compromettere il programma della dieta Weight Wacthers.
Difatti il sistema determina il suo conteggio in modo da orientare i praticanti della dieta verso pietanze come la frutta, la verdura e le proteine magre a discapito di alimenti contenenti alti livelli di zuccheri e grassi saturi.Le testimonianze di coloro che l’hanno provata in prima persona sono tutte molto positive, questo infatti è uno dei motivi che ha reso la dieta Weight Watchers così celebre ed apprezzata.
Uno dei punti di forza di questo sistema è proprio il fatto che permette di mangiare qualsiasi cosa senza essere costretti a privarsi dei propri piatti preferiti (condizione che invece non si può ritrovare in molte delle altre diete), l’ importante è sapersi moderare ed avere un po’ di autocontrollo.
Ad esempio se si è ghiotti di gelato lo si può mangiare tranquillamente, basta poi regolare i propri pasti mantenendo il livello di punteggio prestabilito, che può anche essere raggiunto attraverso l’esercizio fisico che và a compensare qualche strappo alle regole di troppo.
La dieta Weight Watchers funziona in quanto non si tratta di una semplice dieta, ma si avvicina di più ad un programma che insegna a coloro che la seguono il giusto modo di nutrirsi e di quali e quanti alimenti il nostro fisico ha effettivamente bisogno.
Di conseguenza dopo qualche tempo che si rispettano i dettami di questo sistema viene naturale auto-regolarsi, finendo per non contare più i punti di ogni alimento mangiato in quanto si raggiunge la consapevolezza di quello che il proprio fisico necessità e si guadagna la capacità di compensare gli spuntini “extra” con il giusto esercizio.
Un ulteriore surplus della dieta Weight Watchers è la comunity che si è creata attorno a questo marchio, che spesso organizza incontri, seminari e rilascia suggerimenti e strategie di applicazione della dieta, in modo da mantenere “fedeli” i propri follower (tra i quali la nota conduttrice televisiva Oprah Winfrey).Soffermandosi un secondo ad analizzare più a fondo gli aspetti della dieta Weight Watchers si possono evidenziare dei punti a favore e anche qualche contro.
Partendo dai “pro”, si può certamente affermare che dietro questo sistema c’è una importante ricerca scientifica che ne garantisce l’ efficacia, concentrata principalmente sul successo nel lungo periodo; inoltre la grande varietà di opzioni e la quasi completa auto-gestione nel scegliere gli alimenti da mangiare permette alla dieta di potersi adattare a qualsiasi tipo di esigenza.
Ma ovviamente c’è anche qualche aspetto che và a sfavore della dieta Weight Watchers, ad esempio qualcuno potrebbe fare un uso improprio dei 49 ProPoints “bonus” di cui si dispone ogni settimana, compromettendo così il percorso di dimagrimento.
Un altro problema che può emergere nel primo periodo di dieta è la difficoltà o la svogliatezza di tenere aggiornato il conteggio dei ProPoints giornalieri, effettivamente non è molto pratico registrare ogni singolo boccone ingerito e questo qualche volta scoraggia i meno determinati a proseguire nel loro programma.