La famosa pera Williams è una varietà di pera tra le più diffuse a livello commerciale e certamente tra le più conosciute anche nel nostro Paese. A molti è meglio nota con il nome di pera “Bartlett” o “Bon Chretien”, ma per tutti rappresenta il frutto della pera di media dimensione e di colore verdastro presente nella maggior parte delle nostre case. La sua provenienza è molto probabilmente legata alla specie del Pyrus communis, il “pero comune”, la varietà di pianta di pero che cresce e si diffonde nelle zone centrali e centro-orientali d’Europa, ma anche in Medio Oriente e nel sud est asiatico. Le sue varie denominazioni derivano invece dai suoi diffusori principali, coloro che l’hanno fatta conoscere e ne hanno introdotto il commercio dopo la metà del XVIII secolo. La pera williams deve la sua grande fama anche alla sua grande adattabilità nella lavorazione dei prodotti quali estratti, succhi di frutta, liquori, marmellate.
I primi a consumare e commercializzare la pera williams (al tempo non ancora nota con questo nome) furono gli Egizi, che la introdussero e la fecero conoscere anche alle popolazioni degli antichi Greci e degli antichi Romani. L’incremento del commercio della pera williams fu poi facilitato dai traffici di mercanti che collegavano Europa e Asia, lungo la via della seta, fino ad arrivare in Cina. La moderna pera williams deve però la sua attuale fisionomia di forma e colore ai vari esperimenti e incroci alimentari effettuati nel Seicento e nel Settecento in Europa, soprattutto in Inghilterra. Le prima testimonianze documentarie evidenziano la forte presenza di questo frutto nelle contee inglesi del diciottesimo secolo, in particolar modo nella contea di Berkshire. Qui un giovane imprenditore decise di spendere tutti i suoi risparmi per acquistare un lotto di terreni coltivati e puntare tutto sulla produzione e sulla vendita di questa varietà di pera, dandole il proprio nome, “William Pear”: nacque così la meglio nota pera williams.
La stessa scommessa imprenditoriale fu tentata il secolo seguente da un altro giovane di belle speranze, questa volta un americano, che a sua insaputa coltivava e seminava i semi della pera williams, ma non essendone consapevole decise a sua volta di dare il proprio nome a quella fortunata varietà di pera. Ecco spiegato il perché del secondo nome di questo frutto.Come tutti noi ben sappiamo, la pera è un frutto molto diffuso, facilmente riconoscibile per la sua forma allungata e per la sua colorazione variabile molto simile alla mela in questo aspetto. La pera williams è un frutto molto succoso, con un sapore molto dolce, specie se si trova in uno stato di maturazione piuttosto avanzato. Solitamente una pera williams è costiuita da una componente di polpa, all’altezza del mesocarpo, che ne caratterizza nella maggior parte dei casi il gusto e la consistenza, nonché la qualità del frutto stesso, in quanto può essere granulosa, burrosa, a volte persino croccante. Qualsiasi varietà di pera è ricoperta da una buccia che può essere di diversi colori, segno evidente della diversa specie di pianta da cui proviene: i colori più comuni per quanto riguarda la pera williams sono il verde “sporco” e il giallastro, con la polpa di un colore chiaro molto simile all’avorio. La stagione ideale per le pere williams è senza dubbio la mezza stagione a cavallo tra estate e autunno, nel periodo che va da inizio agosto a fine novembre. La pera williams è considerata però un frutto estivo, anche perché è perfetta come ingrediente nelle macedonie, così come arricchimento nei cocktail, in aggiunta quindi a bevande e dessert che consumiamo durante il periodo caldo, e che ci fanno inconsciamente collegare questo frutto alla bella stagione. Ma la pera williams è molto buona anche se mangiata come spuntino a metà mattinata o a metà pomeriggio: il suo gusto molto dolce e la bassa quantità calorica lo rendono un frutto ideale per chi vuole mantenersi in forma senza rinunciare al gusto. Allo stesso tempo non bisogna dimenticare che si tratta di un frutto molto delicato, che non va esposto a sbalzi di temperatura forti e che va consumato entro pochi giorni, proprio a causa della sua rapida maturazione.







