I nostri fianchi sono degli ottimi esempi di flessibilità. Quando camminiamo ci danno potenza e stabilità; quando saltiamo, possiamo gestire l’impatto, tant’è che il giunto dell’anca è uno dei giunti più grandi e più forti del corpo umano.

Ma l’anca può prendere un colpo, e quando ciò accade, si può avvertire un grande dolore, ed una delle principali possibili cause di questo dolore all’ anca è la trocanterite (o borsite trocanterica), che è un’infiammazione della borsa sierosa. Questi sacchetti ricoperti di liquido si trovano in varie parti del corpo e fungono da cuscinetto tra le ossa ed i tessuti molli quali muscoli, tendini e pelle.

Ogni anca ha due grandi borse. Il punto più esterno dell’ anca, che è definito “il grande trocantere”, presenta una borsa denominata borsa trocanterica (l’ altra borsa sempre presente all’ interno dell’ area dell’ anca è invece chiamata il borsa ileopsoas).

Quando dunque la borsa trocanterica si infiamma, ecco che compare la trocanterite. Conosciuta anche come borsite trocanterica o entesite trocanterica, è fortunatamente una condizione comune e facilmente curabile.trocanterite borsite trocanterica cure foto1Come affermato precedentemente, si possono trovare le borse sierose in molte delle principali articolazioni del corpo, tra cui il gomito, la spalla ed il ginocchio. Questi piccoli “sacchetti” sono pieni di uno strato di fluido spesso e sono destinati a lubrificare le giunture ed a proteggere le parti del corpo dall’ attrito che si crea quando sfregano l’una sull’ altra.

La borsa trocanterica, come tutte le altre borse, può diventare infiammata se l’ anca è troppo sforzata o subisce un trauma. Questa infiammazione colpisce con una media di circa cinque individui ogni 1.000 e si verifica principalmente in persone di mezza età od anziani, anche se in realtà le persone di qualsiasi età possono essere colpite da tale condizione.

Anche coloro che hanno una buona attività fisica e che camminano regolarmente, corrono o vanno in bici possono essere vulnerabili alla trocanterite. Infatti il fianco della gamba comprende un lungo pezzo di tessuto connettivo chiamata bandelletta ileo tibiale, che corre dall’anca al ginocchio; se la bandelletta si indurisce troppo per lo sforzo, può sfregarsi contro la borsa trocanterica e causare irritazione, portando alla trocanterite.

Altre cause di borsite trocanterica possono essere:

  • strappi muscolari,
  • infortuni all’anca,
  • complicanze chirurgiche dell’ anca,
  • cattiva postura,
  • malattie come la gotta (una forma di artrite contraddistinta da improvvisi ed acuti attacchi di dolore, spesso alla base del piede).

Le prime avvisaglie di borsite trocanterica sono la comparsa di dolori all’ esterno dei fianchi. In un primo momento, il dolore può essere acuto, ma col passare del tempo può diventare più sopportabile. I movimenti prolungati dell’ anca, come ad esempio la discesa delle scale, potrebbe peggiorare il dolore.

Se non curato, il dolore può iniziare a progredire verso il resto della gamba. Probabilmente lo si avverte di più quando ci si posa sul lato dell’ anca affetta o quando ci si alza da una sedia: l’ articolazione diventa rigida e la borsa stessa è sensibile al tatto. In casi estremi, l’ articolazione dell’anca può diventare rossa e gonfia e può anche provocare un’ attacco di febbre. Se si sono contratti questi sintomi per più di 2 settimane senza miglioramenti, è opportuno rivolgersi ad un medico.Durante la visita, per determinare la presenza o meno della trocanterite, solitamente il medico esegue un esame fisico, concentrandosi da quanto tempo sono spuntati i primi dolori e quali sono i movimenti specifici che li causano.

Può rivelarsi necessario sottoporsi ai raggi X unicamente per escludere altri problemi, dal momento che la borsite stessa non viene rilevata ai raggi X.

In alcuni casi, il medico può iniettare dell’ anestetico nella borsa sierosa. Se il dolore si affievolisce immediatamente, allora è probabile che la causa sia proprio la trocanterite.trocanterite borsite trocanterica cure foto2I trattamenti per lenire il dolore provocato dalla borsite trocanterica sono generalmente non chirurgici e facili da fare anche a casa. Nello specifico possono essere:

  • Ghiaccio. Applicare pacchetti di ghiaccio alla zona interessata ogni 4 ore per 20-30 minuti alla volta. Il freddo intorpidisce l’ area, andando a ridurre il dolore ed il gonfiore dell’ infiammazione.
  • Farmaci antinfiammatori. Anche i farmaci da banco come l’ ibuprofene e l’ oki antinfiammatorio possono contribuire a ridurre il dolore ed il gonfiore. Assicurarsi di consultare il medico prima dell’ assunzione.
  • Riposo. Fare a meno di impegnare l’ anca può essere un buon metodo per la guarigione dalla trocanterite. Infatti il tempo ed il riposo possono dare modo all’ infiammazione di consumarsi, a questo proposito possono risultare utili vari strumenti di supporto come ad esempio le stampelle.
  • Fisioterapia. Un esperto terapeuta può indicarvi i giusti esercizi per migliorare la flessibilità e rafforzare i muscoli, in modo da curare ma anche prevenire il formarsi della borsite trocanterica).

Altri trattamenti che invece richiedono un viaggio fino ad uno studio medico, e quindi più complessi, sono:

  • Iniezioni di cortisone. Il cortisone è un potente farmaco antinfiammatorio. A volte gli atleti usano questi per ridurre il gonfiore e il dolore.
  • Terapia con onde d’ urto a bassa intensità. Onde acustiche possono passare attraverso la pelle grazie ad un apposito dispositivo. Un studio su questo tipo di terapia ha dimostrato che più di due terzi dei pazienti trattati con le onde d’ urto sono guariti o notevolmente migliorati nell’ arco di 4 mesi.
  • Chirurgia. Anche se la chirurgia è raramente necessaria, la trocanterite può essere rimossa se non riesce a guarire. Di solito è una procedura ambulatoriale, ovvero prevede un soggiorno notturno in ospedale. In questi casi il chirurgo usa un artroscopio – una sorta di telecamera – ed altri piccoli strumenti tipici dei più comuni interventi al ginocchio ed al gomito.