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La labirintite è un’infiammazione dell’orecchio interno. Il labirinto è una struttura che si trova all’interno del cranio, composta da piccoli tubicini e da sacche contenenti fluidi. Coclea e sistema vestibolare sono i suoi due organi più importanti. La coclea è una piccola cavità a forma di spirale che trasmette i suoni al nostro cervello. Il sistema vestibolare è un insieme di canali nei quali scorre un fluido chiamato endolinfa ed è uno degli organi che contribuisce maggiormente all’equilibrio. La larghezza ridotta del labirinto (circa 1,25 cm), rende facile e veloce la propagazione della labirintite. L’orecchio interno contiene anche un insieme di nervi che collegano i suoi organi direttamente al cervello. L’infiammazione di tali nervi è chiamata neurite vestibolare.Nella maggior parte dei casi, la labirintite si verifica negli adulti di età compresa tra i trenta e i sessanta anni. Altre tipologie di infezioni ai condotti uditivi, invece, sono più comuni nei bambini. L’infiammazione di tipo batterico è molto meno comune di quella virale e si può sviluppare più facilmente nei bambini al di sotto dei due anni o in individui che hanno sviluppato precedentemente altre tipologie di infiammazioni più gravi.Ad oggi, non è ancora stata determinata una causa unica. La labirintite, infatti, può avvenire in relazione ad un’infezione virale come l’influenza o il raffreddore. Più raramente, questo disturbo dell’orecchio presenta cause di natura batterica, come l’otite o la meningite. La labirintite, inoltre, può essere causata sporadicamente da malattie autoimmuni, da lesioni alla testa o da danni all’orecchio. Solo in pochi casi, l’infiammazione può avvenire in seguito ad allergie, medicazioni che danneggiano l’orecchio interno, ictus e tumori.I sintomi della labirintite si manifestano in maniera repentina e non danno alcun cenno di preavviso. I principali sono le vertigini e la perdita di udito. Questi possono manifestarsi in maniera lieve, con una leggera sensazione di instabilità o con un piccolo brusio nelle orecchie. Al contrario, durante i casi più gravi, si riscontrano temporanee perdite di udito, forti capogiri e assenza di equilibrio, che possono provocare a loro volta nausea e vomito.
Altri effetti collaterali possono essere:

  • Visione offuscata e annebbiata
  • Sentirsi instabili e avere l’impressione di cadere
  • Brusio nelle orecchie
  • Sentirsi storditi
  • Dolore alle orecchie
  • Uscita di fluidi dalle nostre orecchie
  • Provare un leggero mal di testa
  • Difficoltà nel mettere a fuoco gli oggetti

Spesso l’infiammazione scompare da sola nel giro di un paio di settimane, ripristinando sia l’aspetto uditivo, sia quello dell’equilibrio e della stabilità. Durante la fase di guarigione, comunque, gli effetti collaterali che persistono possono compromettere l’abilità alla guida, la capacità lavorativa o le prestazioni sportive. Si consiglia, quindi, di ridurre al minimo queste attività fino al termine del processo di guarigione. Raramente la labirintite può causare danni a lungo termine o permanenti: qualora il sistema vestibolare venisse colpito fortemente, la sensazione di equilibrio di una persona potrebbe essere compromessa; se fosse colpita la coclea, ciò potrebbe portare a difetti dell’udito. Nella maggior parte dei casi, la labirintite si presenta solo una volta. Sporadicamente e sono con determinati condizioni eccezionali può diventare cronica.La labirintite è certamente una condizione che non va sottovalutata. Pertanto, è buona pratica rivolgersi a un medico per potersi curare nella maniera più appropriata. La malattia non va auto-diagnosticata. Esistono infatti dei test complicati che vengono effettuati dal medico stesso per provare la presenza dell’infiammazione. L’orecchio interno, infatti, è una zona del nostro corpo difficile da raggiungere. In una prima fase, egli probabilmente chiederà una descrizione accurata dei sintomi e sottoporrà i pazienti ad alcuni test fisici, prestando particolare attenzione alle orecchie, agli occhi e al funzionamento dei nervi. Per esempio, se si riscontrano vertigini e capogiri, il medico cercherà di escludere altre possibili cause come l’emicrania, l’ictus, i farmaci e le malattie neurologiche.Una possibile cura per la labirintite prevede un periodo di riposo e l’assunzione di medicinali utili per contrastare i vari sintomi, soprattutto la nausea. In caso di infezione batterica, che si verifica di rado, il medico probabilmente prescriverà degli antibiotici. Va precisato che questa infiammazione può essere diagnosticata solo da un medico che, di conseguenza, è il solo in grado di prescrivere una cura appropriata in base alla situazione di ogni paziente.

In ogni caso, queste accortezze possono aiutare nell’alleviare i sintomi dell’infiammazione:

  • Non muoversi troppo rapidamente per evitare perdite di equilibrio.
  • Alzarsi lentamente quando stiamo seduti o distesi per lungo tempo.
  • Rimuovere tutti gli oggetti che potrebbero farci inciampare, come tappeti e cavi. È anche opportuno mettere dei tappetini antiscivolo nella doccia o nella vasca da bagno.
  • Nel caso si provasse una sensazione di vertigine, si consiglia di sdraiarsi: le persone in questo stato trovano giovamento stendendosi in una stanza oscurata e con gli occhi chiusi.
  • Bere molti liquidi ed avere una dieta corretta e bilanciata. In particolare, si consiglia di evitare la caffeina, l’alcol, il sale e il tabacco.
  • Se i medicinali che si stanno assumendo provocano un senso di instabilità, rivolgersi al proprio medico: egli potrà infatti modificare il dosaggio o prescrivere un farmaco diverso.
  • Evitare di mettersi alla guida qualora si avesse una sensazione di vertigine o di capogiro.
  • No guardare la televisione e non usare telefonini e pc.
  • Non esporsi a luci abbaglianti, lampeggianti o intermittenti.
  • Rimuovere i rumori fastidiosi o qualsiasi oggetto che può indurre stress.