La fistola gengivale è una lesione provocata dal drenaggio di pus presente all’interno della cavità orale. Solitamente si manifesta esternamente attraverso un ascesso o una piccola ferita cutanea. La presenza di questa lesione esterna però può spesso trarre in inganno: non si tratta infatti di una semplice ferita da trauma o da infortunio che deve quindi cicatrizzarsi e guarire con il tempo, ma, poiché si tratta di un’infezione, le cure sono molto diverse e richiedono un controllo accurato, in modo da non creare complicazioni più fastidiose e pericolose. Le conseguenze possono aggravarsi in maniera considerevole, fino a costringere il paziente all’asportazione del dente. Quindi risulta fondamentale la tempestività nel riconoscere e curare questa condizione, rivolgendosi il prima possibile al proprio dentista di fiducia. Inoltre, ricordando come sia sempre meglio prevenire che curare, è bene anche conoscere le possibili cause, al fine di evitare cattive abitudini e comportamenti scorretti. Vediamone nel dettaglio le cause, i sintomi e i rimedi.

Cause della fistola gengivale

Tra le cause che possono portare alla formazione di una fistola gengivale spiccano senza dubbio le infezioni odontogene, che vanno a intaccare i vari tessuti molli e i tessuti ossei della cavità orale. Queste infezioni si formano a seguito dello sviluppo batterico di alcune regioni dentali.

Nello specifico può formarsi a seguito della degenerazione di necrosi, ovvero la perdita di funzioni vitali di alcune zone di tessuto:

  • la più diffusa è probabilmente la necrosi a seguito di un trauma, quale può essere un danno provocato da disturbi come il bruxismo, oppure come conseguenza negativa del fenomeno della malocclusione dentale. Questi disturbi portano alla formazione di piccoli traumi che indeboliscono le difese dei tessuti e permettono l’insinuazione e la formazione di batteri.
  • anche la necrosi della polpa dentale dovuta a carie è una causa piuttosto frequente per quanto riguarda la formazione di fistole gengivali. Specie se trascurata, la carie può portare alla infiammazione della polpa dentale e di conseguenza esporre all’azione dei batteri tutta la regione periapicale.
  • necrosi dovuta alla formazione di una tasca parodontale, ovvero l’infiammazione conseguente all’allontanamento delle pareti dentali dalla gengiva, che provoca l’installazione di questa tasca, questo vuoto (può essere più o meno profondo), dove i batteri possono colonizzare.
  • cattiva terapia di otturazione o esito negativo di terapia canalare.
  • necrosi dovuta a periconite: in questo caso i batteri riescono a inserirsi e proliferare attraverso le fessure provocate dal disturbo all’interno del dente e dei tessuti molli.

Altre cause potrebbero essere:

  • una lesione o un’infiammazione adiacente al dente e alla polpa dentale che arriva a coinvolgere anche gli apparati vicini, fino alla possibilità di provocare un ascesso.
  • anche se non andrebbe nemmeno ricordata, molte volte è la mancanza di un’igiene dentale corretta e sufficiente una delle cause che possono portare alla formazione di una fistola gengivale, sia per quanto riguarda l’igiene quotidiana, sia per quanto compere le norme igieniche di un’operazione all’interno della cavità orale.

Infine vanno citate anche le implicazioni negative che possono scaturire dalle cattive abitudini che coinvolgono la cavità orale: infatti fumo e alcol non sono di certo dei fattori che rinforzano il sistema immunitario e favoriscono, anzi, la formazione batterica; nello specifico favoriscono la secchezza delle mucose all’interno della bocca.

donna dal dentista con fistola gengivale

Sintomi della fistola gengivale

Non esistono dei sintomi ufficialmente riconosciuti che ci possono avvertire con certezza riguardo la presenza di una fistola gengivale. Sicuramente però esistono alcune situazioni che possono instillare un dubbio nel paziente, permettendo di prevenire, piuttosto che curare, il disturbo.
Tra questi sintomi i più facili da riconoscere sono dolore e gonfiore nella zona circostante al dente, spesso accompagnati da un rossore della polpa gengivale. Nei casi di fistola già in stadio avanzato possono manifestarsi anche casi di sanguinamento.

Fastidi e segnali simili sono riconoscibili anche solo compiendo le normali azioni quotidiane, come mangiare e parlare. Una difficoltà ulteriore nel riconoscimento della presenza di una fistola è la frequenza con cui simili segnali d’allarme si manifestano per altri disturbi. Infatti un paziente che soffre di fistola gengivale può confonderla per una normale lesione o per un’afta, problematiche che richiedono una tipologia di cura diversa. La cosiddetta prova del nove è la formazione di pus all’interno dell’ascesso. In tal caso è vivamente consigliato recarsi dal proprio dentista per valutare la situazione.

Cure e rimedi contro la fistola gengivale

Per quanto riguarda la fistola gengivale esistono varie soluzioni curative, che cambiano a seconda dello stato della fistola. In primo luogo, se ci si accorge tempestivamente dell’infezione e questa non si è ancora evoluta ad uno stadio avanzato, possono essere sufficienti anche dei rimedi omeopatici e delle cure naturali, sempre sotto osservazione e a seconda dei consigli di uno specialista. I rimedi più utilizzati in questi casi sono l’applicazione di creme a base di Aloe Vera e oli essenziali sulla superficie interessata dal gonfiore, di solito con del cotone o con dei materiali morbidi che non provocano irritazioni. Anche l’utilizzo di semplici risciacqui di acqua e sale o, meglio ancora, di acqua e bicarbonato di sodio spesso risulta molto utile per sfiammare l’infezione e favorirne la cicatrizzazione. Ma va ricordato come queste soluzioni più comode e pratiche possono essere risolutive e veramente efficaci solo in caso di intervento tempestivo all’apparizione dei primissimi sintomi.

Quando invece il problema diventa più importante e la fistola gengivale si trova già in uno stadio particolarmente avanzato è molto probabile che il nostro dentista ci prescriva un protocollo terapeutico più mirato. La prima mossa è quella di somministrare degli antinfiammatori e antidolorifici, essenziali per sfiammare l’infezione e contenerne l’espansione, arrestandone il processo evolutivo degenerativo. In un secondo momento vengono prescritti degli antibiotici e dei farmaci con effetto curativo, i quali hanno il compito di risolvere effettivamente il problema, eliminando la ferita.

Purtroppo in alcuni casi in cui si trascura l’evolversi della malattia e se ne ignorano i sintomi può risultare necessario l’intervento chirurgico del tessuto molle, o addirittura l’asportazione del dente, solo nel caso in cui l’infezione abbia raggiunto anche la struttura dentale.

dentista cura fistola gengivale

Rimedi e Prevenzione della Fistola Gengivale

Per trattare efficacemente questa ferita, è essenziale una diagnosi tempestiva e l’avvio di un trattamento appropriato. Tuttavia, è altrettanto importante comprendere le cause sottostanti e adottare misure preventive per ridurre il rischio di ricorrenza.

Rimedi Naturali e Omeopatici

Nei casi iniziali, alcuni rimedi naturali e omeopatici possono offrire sollievo e favorire la guarigione. L’applicazione locale di creme contenenti ingredienti come l’Aloe Vera e gli oli essenziali può ridurre l’infiammazione e promuovere la cicatrizzazione. Inoltre, risciacqui con acqua e sale o acqua e bicarbonato di sodio possono aiutare a mantenere pulita l’area interessata e ridurre la proliferazione batterica.

 Trattamenti Farmacologici

Quando la fistola gengivale raggiunge uno stadio più avanzato, è probabile che siano necessari trattamenti farmacologici più intensivi. Gli antinfiammatori e gli antidolorifici possono essere prescritti per ridurre il gonfiore e alleviare il dolore. Inoltre, gli antibiotici possono essere somministrati per eliminare l’infezione e prevenire complicazioni future.

Interventi Chirurgici

Purtroppo, in casi gravi, potrebbe essere necessario ricorrere a interventi chirurgici. Questi interventi possono includere la rimozione del tessuto molle infetto o addirittura l’estrazione del dente coinvolto. È importante affrontare tempestivamente il problema per evitare la progressione dell’infezione e limitare la necessità di interventi invasivi.

Prevenzione della Fistola Gengivale

Prevenire la formazione di questa condizione è fondamentale per mantenere la salute orale a lungo termine. Alcune misure preventive includono:

  • Buona igiene orale: Mantenere una corretta igiene orale, compresa la spazzolatura regolare dei denti, l’uso del filo interdentale e l’uso di collutori antibatterici, può ridurre il rischio di infezioni gengivali.
  • Visite regolari dal dentista: Programmare controlli dentali regolari può aiutare a identificare precocemente eventuali problemi e trattarli prima che si sviluppino in complicazioni più gravi.
  • Evitare fattori di rischio: Ridurre o eliminare l’abitudine al fumo e l’eccessivo consumo di alcol può contribuire a mantenere il sistema immunitario forte e a ridurre il rischio di infezioni gengivali.

Riconoscere i sintomi precoci e agire prontamente sono chiavi per prevenire la fistola gengivale e mantenere una salute orale ottimale. Consultare sempre un professionista odontoiatrico per una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato.

Conclusioni

La fistola gengivale, se trascurata, può causare gravi complicazioni e richiedere interventi chirurgici invasivi. Tuttavia, con una diagnosi precoce e un trattamento adeguato, è possibile gestire efficacemente questa condizione. Adottare una buona igiene orale, programmare visite regolari dal dentista e evitare fattori di rischio possono contribuire significativamente alla prevenzione. È fondamentale prestare attenzione ai sintomi e cercare tempestivamente assistenza professionale per garantire una rapida guarigione e preservare la salute a lungo termine della bocca e dei denti.