La carie è il principale disturbo a carico dei denti. Si tratta dell’attacco da parte di specifici batteri, che penetrano all’interno del dente solo dopo che lo smalto è stato intaccato. Una carie presente da anni, o anche la presenza di un’infezione a carico della gengiva, possono causare il presentarsi di un ascesso dentale. Si è in presenza di ascesso quando la parte è gonfia e dolente e mostra, nella gengiva o all’interno della polpa del dente, un deposito di pus.

Come si risolve un ascesso dentale

In presenza di ascesso dentale è necessario, come primo passo, curare l’infiammazione che causa il gonfiore purulento. Il medico di famiglia, o anche il dentista, in questi casi ricorrono in prima battuta all’utilizzo di un antibiotico. Per la scelta del corretto antibiotico è importante contattare il proprio medico, anche perché si tratta di un farmaco che è venduto solo dietro presentazione di apposita prescrizione medica. Quando il gonfiore è sparito, e solitamente anche il dolore causato dall’ascesso, il dentista dovrà indagare su quali siano state le cause dell’ascesso. In questo modo potrà curare l’effettiva problematica presente su uno o più denti, alla gengiva o nella parte apicale della radice.

Il granuloma

Un granuloma è un’infiammazione silente che non crea dolore o gonfiore esterno. Questo perché non vi è presenza di pus e questo tipo di infiammazione tende a cronicizzare nel momento stesso in cui si presenta. Chi ne soffre spesso lo scopre solo accidentalmente, in seguito a una radiografia dentale. Nonostante non dia sintomi apprezzabili quando si diagnostica un granuloma è importante curarlo, in modo da evitare potenziali complicazioni. In alcuni casi risulta necessario eseguire un’apicectomia dentale, un tipo di intervento che può essere utilizzato anche per curare ascessi impossibili da trattare in altro modo.

Complicazioni

La presenza di un granuloma può allargarsi alle zone circonvicine, affliggendo le radici degli altri denti. Oltre a questo con il passare del tempo si può andare incontro alla necrosi dei tessuti; inoltre in alcuni casi il granuloma comincia a produrre pus, portando a dolore e gonfiore molto intensi. Quando si diagnostica un granuloma la prima terapia spesso preferita da molti medici consiste nell’utilizzo di un antibiotico, proprio come avviene con gli ascessi. Gli antibiotici infatti consentono di debellare i batteri che hanno formato il granuloma stesso. Spesso è necessario anche devitalizzare il dente i cui apici ospitano un granuloma, perché questo trattamento consente di eliminare anche potenziali ricadute.

Curare un granuloma

La terapia da prediligere dipende però dalla specifica situazione; nel caso in cui risulti impossibile effettuare una devitalizzazione, come abbiamo già accennato si ricorre all’apicectomia, un intervento durante il quale si rimuove l’apice radicolare del dente affetto da granuloma. In alcuni casi si ricorre all’estrazione del dente, ma solitamente nei casi in cui un granuloma già curato tende a ripresentarsi. I granulomi sono di fatto delle complicazioni correlate a disturbi gengivali o dentali, quali ad esempio infiammazioni non curate, denti scheggiati o piorrea. Il dentista dovrà quindi indagare la presenza di queste cause mentre cura un granuloma.