L’ ecografia o ecotomografia è una tecnica che ci permette di vedere gli organi del nostro corpo con l’utilizzo di onde sonore ad alta frequenza, gli ultrasuoni, i quali, attraversano i tessuti. Questa metodica viene considerata come esame di base. Il principio su cui si basa l’ ecografia è: la sonda posta sull’addome della paziente invia impulsi di onde sonore nel corpo. Queste onde sonore in parte vengono riflesse dalla parete addominale e dalla parete uterina, creando echi. Quando le onde sonore arrivano al feto rimbalzano su di esso, mandano echi o onde di ritorno, che vengono riprodotti sul monitor dell’ecografo come tanti piccoli punti il cui insieme configura un’immagine interpretabile. Bisogna sempre ricordarci che è un esame operatore dipendente, dipende dall’esperienza dell’operatore (e anche al tipo di apparecchio utilizzato) ed, inoltre che è usato in ostetricia da più di 25 anni e non sono mai stati riportati effetti dannosi sul feto.
La Società Italiana di Ecografia Ostetrico – Ginecologica propone l’esecuzione di tre ecografie, una per ogni trimestre, nel corso di una gravidanza singola (un solo feto in utero) e fisiologica.ecografia foto1L’ ecografia del primo trimestre ci permette di rilevare:

  • La datazione della gravidanza attraverso la misurazione vertice-sacro dell’embrione (CRL, ossia crown rump lenght), fino alla 12esima settimana gestazionale;
  • La sede di impianto del sacco gestazionale;
  • La presenza ed il numero di embrioni;
  • La presenza di attività cardiaca fetale;
  • Il sito di inserzione della placenta;
  • La presenza di eventuali anomalie morfologiche precoci;
  • La valutazione dell’utero e degli annessi (tube e ovaie), successivamente risulta di difficile esecuzione.

La comparsa dell’embrione all’interno del sacco gestazionale avviene intorno alla 6° settimana gestazionale, a quest’epoca è già possibile osservarlo mediante la sonda transvaginale. L’esecuzione della prima ecografia ostetrica è consigliabile farla tra l’11° e la 13° settimana gestazionale.
Quindi la prima ecografia viene fatta di solito intorno all’11 settimana di gravidanza (comunque entro la 13°) e serve a capire se la gravidanza è iniziata bene, per escludere quindi una possibile gravidanza extrauterina, lo stato di salute dell’embrione o degli embrioni, ci serve a capire quanti embrioni ci sono in utero e la data presunta del parto.L’ ecografia del secondo trimestre viene chiamata comunemente “ecografia morfologica”. Il fine dell’esame è infatti quello di valutare l’anatomia fetale per lo screening delle malformazioni congenite. Le malformazioni congenite che si possono individuare con questo esame sono molte. La maggior parte dei difetti congeniti sono visualizzabili tra la 19° e la 21° settimana gestazionale, periodo nel quale eseguire l’ ecografia morfologica. Inoltre, quest’epoca è ancora dentro ai limiti per effettuare secondo la legge un’eventuale interruzione di gravidanza, qualora ci trovassimo difronte a una malformazione congenita fetale.
L’esame ecografico del secondo trimestre prevede la ricerca di informazioni come:

  • La presenza di attività cardiaca fetale
  • L’identificazione dell’inserzione placentare
  • La valutazione della quantità di liquido amniotico
  • La presentazione e la situazione fetale
  • La biometria, che prevede la misurazione di:
    • Diametro biparietale (BPD)
    • Circonferenza cranica (CC)
    • Circonferenza addominale
    • Lunghezza del femore

Dopo che questi parametri sono stati misurati vengono confrontati con le curve di crescita della popolazione normale. Con un software apposito si può calcolare il peso presunto fetale, con uno scarto di circa il 10%.
Dopo avere valutato la crescita del feto si procede con l’esame morfologico. Schematicamente si valutano:

  • L’estremo cefalico, visualizzando:
    • I talami
    • Il corpo calloso
    • Il cavo del setto pellucido
    • Il cervelletto
    • I plessi coriodei
    • I corni frontali ed occipitali
    • I ventricoli cerebrali laterali con il trigono, la cui misurazione fornisce un parametro di sospetto sulla presenza di idrocefalia
  • Il massiccio facciale, visualizzando:
    • Le orbite
    • I cristallini
    • Il naso
    • Le labbra
  • La colonna vertebrale, visualizzare se sono presenti interruzioni della cute sovrastante ed eventuali erniazioni, con lo studio:
    • Della sezione trasversale
    • Sagitale
    • Coronale
  • Area toracica, con evidenza:
    • Delle 4 camere del cuore
    • Dei grossi afflussi vascolari
    • Dei polmoni
  • L’addome, visualizzare l’integrità del diaframma, valutando:
    • Lo stomaco
    • I reni
    • La vescica
    • L’inserzione del funicolo ombelicale e la presenza di tre vasi ( una vena e due arterie)
  • I quattro arti con la visualizzazione delle rispettive estremità

L’ ecografia del secondo trimestre è utile per capire se il feto e sano e sta bene o se sono necessari ulteriori approfondimenti. E serve inoltre a determinare il sesso del nascituro.ecografia foto2Bisogna ricercare:

  • Presenza del battito cardiaco fetale
  • Valutare l’inserzione della placenta
  • La quantità del liquido amniotico
  • Valutare la crescita fetale

Per valutare quantitativamente il volume di liquido amniotico bisogna dividere l’utero materno in 4 quadranti,  valutare poi in centimetri la tasca di liquido amniotico più ampia libera da parti fetali in ciascuno dei quattro quadranti e sommare i valori ottenuti. Il valore risultante deve essere compreso tra 8 e 24 cm nelle gravidanze fisiologiche. Con  valore maggiore di 24 cm si parlerà di polidramnios, con valore minore di 8 cm si parlerà di ologoamnios. Per valutare la crescita fetale nel terzo trimestre utilizziamo la metodica del secondo trimestre.
L’epoca gestazionale ideale per eseguire l’ ecografia del terzo trimestre è tra la 30° e la 32° settimana gestazionale. Questa ecografia è importante per capire se il feto sta crescendo in maniera adeguata.
Durante la visita ostetrica il ginecologo o anche l’ostetrica può eseguire delle ecografie, chiamate ecografie Office che vanno a valutare la presenza del feto, il battito cardiaco fetale e la presenza di liquido amniotico. Questa ecografia va in supporto della visita ostetrica, ma non è usata per fare diagnosi di anomalie a carico del feto.Il Servizio Sanitario Italiano offre tre ecografie ostetriche (una per ogni trimestre) esenti da ticket per le gravidanze fisiologiche, cioè tutte quelle gravidanze che non presentano fattori di rischio. Le tre ecografie possono essere prescritte dal proprio medico curante. Eseguire tre ecografie nelle settimane esatte previste, in una gravidanza fisiologica sono più che sufficienti per determinare il grado di salute del nascituro. Fare ecografie in più non fornisce alcuna indicazione sul benessere e la salute del feto e non ha alcuna utilità, se non quella di fare vedere alla mamma il suo piccolo. Se invece ci dovessero essere delle anomalie riscontrate durante le tre ecografie il ginecologo invierà la futura mamma ad eseguire accertamenti di secondo livello.