Il plantare è un tipo di protezione medica che mira a correggere i collegamenti articolari del piede, in particolare come ausilio nella funzione di sostegno e ammortizzazione di questa parte fondamentale del nostro corpo. La sua funzione può quindi essere sia preventiva che correttiva, e varia a seconda del singolo problema del soggetto in questione: esistono infatti varie forme di plantare, che cambiano proprio a seconda del disturbo che il paziente avverte. La denominazione di questo presidio sanitario è strettamente correlato alla zona anatomica sulla quale va ad agire, la pianta del piede appunto. Il dibattito attorno all’efficacia di questo strumento protettivo è tuttora aperto e vede molti esperti a sostegno del plantare in contrapposizione a molti altri che invece sono scettici riguardo i benefici che può conferire. Vi sono alcuni esperti che sostengono che il plantare si più un d’intralcio piuttosto che d’aiuto nella cura e nel trattamento di patologie ortopediche.plantare correttivo uso foto1Generalmente le tipologie di infortunio che possono necessitare di un trattamento con plantare si distinguono in traumatiche e non traumatiche. Le prime manifestano la necessità di un plantare a seguito di un trauma o di un danno fisico che provoca delle conseguenze e livello di postura, di movimento, di crescita ecc… Le seconde invece sono di natura più lieve e si manifestano progressivamente, e con il crescendo del disturbo possono richiedere l’utilizzo del plantare correttivo. Nello specifico questa seconda categoria di infortuni deriva di solito da:

  • problemi di crescita o di sviluppo del soggetto in questione, con difetti che possono manifestarsi fin dalla nascita o anche a seguito delle prime attività motorie e sportive di una certa intensità;
  • problemi legati allo sforzo eccessivo dell’atleta: solitamente in questi casi sorge un infortunio quando si vuole chiedere troppo al proprio fisico, vuoi per mancanza di allenamento o vuoi proprio per un limite anatomico del nostro corpo, il risultato non cambia; in queste situazioni il danno si manifesta quando si supera la soglie limite e si esagera nello sforzo;
  • problemi legati ad un’attività sportiva portata avanti con allenamenti ed esercizi sbagliati, o quantomeno inadatti per una data struttura fisica: questo tipo di infortunio si palesa ad esempio quando un atleta con una struttura muscolare non scalda i propri muscoli al dovere prima di una prova di intensità sostenuta; viceversa può accadere quando un atleta più snello ma meno dotato muscolarmente sottopone per troppo tempo i propri muscoli ad uno sforzo o ad un allenamento che non possono fisicamente sostenere;

Il plantare può risultare molto utile proprio quando si individua la problematica anatomica che disturba il paziente e si riconosce l’anomalia in una delle tipologie di infortunio o disturbo sopra elencate. Una volta che l’esperto ortopedico ha individuato il problema e scelto il plantare come una delle possibili soluzioni di sostegno è suo dovere scegliere il giusto modello di plantare che meglio si adatti all’anatomia del piede e, soprattutto, che meglio possa correggere la postura in modo da palesare un miglioramento nel soggetto. I vari parametri ai quali deve prestare attenzione sono senza dubbio la struttura fisica del paziente, il suo peso corporeo, se è sovrappeso, sottopeso o in perfetto stato di peso forma, anche l’età del paziente influisce in maniera importante.In che situazioni invece l’utilizzo del plantare può essere controproducente e non sortire gli effeti sperati? In alcuni casi può esser meglio non ricorrere al plantare, in quanto non sempre risulta essere la soluzione più adatta. Prima di tutto va ricordato che il plantare non va considerato come uno strumento terapeutico a 360 gradi: è molto importante non dimenticare infatti che la sua funzione è importante, certo, ma pur sempre d’ausilio a un trattamento vero e proprio. Inoltre è bene sapere che il plantare il più delle volte viene impiegato con una funzione di prevenzione, che molto spesso è legata a sua volta ad anticipare il possibile manifestarsi di disturbi fisici di varia entità: è fondamentale perciò utilizzare il plantare con i modi e con i tempi giusti, poiché è davvero facile rischiare di abusarne andando a compromettere ulteriormente la postura invece di andare a correggerla.

Infatti l’utilizzo di questo presidio si rivela piuttosto inutile, se non addirittura sconsigliato, in soggetti che hanno già raggiunto una certa età, e di conseguenza una maturazione fisica e corporea ormai definitiva. Questo discorso vale in particolare quando parliamo di atleti e di sportivi, in quanto o il problema viene individuato immediatamente, oppure risulterà errata qualsiasi applicazione di un plantare correttivo dopo magari anni di attività sportiva senza alcun tipo di problema alla pianta del piede.plantare correttivo uso foto2Molto spesso attorno a strumenti ortopedici così conosciuti si instaurano delle presunte conoscenze o addirittura dei luoghi comuni del tutto sbagliati e privi di fondamento. L’ignoranza su prodotti così diffusi è di frequente causa di utilizzi impropri e di complicazioni fisiche. Per quanto riguarda gli aspetti positivi che la maggior parte di noi non considerano riguarda il plantare è che il suo utilizzo in più della metà dei casi è dipendente da problemi alla schiena e non al piede. Infatti non si pensa e non si comprende il rapporto gerarchico che c’è tra piede e postura e non viceversa: i nostri problemi alla schiena molto spesso partono proprio dai nostri piedi e non il contrario! Da ciò s’intuisce l’importanza che può avere la scelta del giusto plantare correttivo, sia per risolvere le anomalie ai piedi, sia per risolvere i dolori alla schiena.

A questo aspetto positivo bisogna però contrapporre una scomoda verità, altrettanto ignorata un pò da tutti noi: pragmaticamente parlando infatti giocano a sfavore del plantare i prezzi e le modalità che gravitano attorno al suo utilizzo. Considerando che viene realizzato su misura e in materiali specifici il costo non va certo al ribasso, inoltre si deve ricordare che non può essere applicato su tutte le scarpe che vogliamo e che usiamo quotidianamente, a seconda del tipo di plantare adottato si deve perciò trovare i modelli di calzatura adatti, sia che sia un plantare da riposo, sia che si tratti di un plantare sportivo.