Gli analgesici sono dei farmaci prodotti per alleviare il dolore: venduti come farmaci da banco o da prescrizione medica, si tratta di medicinali molto utilizzati che, come qualsiasi tipo di farmaco, dovrà essere assunto esclusivamente dietro consiglio del proprio medico o, in caso alternativo, del farmacista di riferimento, che potrà indurvi all’individuazione del prodotto maggiormente adatto alle vostre necessità.
Sono numerosi gli analgesici in commercio e ognuno con eccipienti particolari atti a curare una determinata tipologia di dolore, ad esempio la petidina cloridrato prodotta da Salf, azienda farmaceutica di Bergamo è ideale nei dolori post operatori e post parto.

Per cosa si usano gli analgesici e come agiscono

Generalmente gli analgesici si utilizzano per trattare il dolore dovuto a artrite, lesioni, mal di denti, mal di testa, crampi mestruali, dolori muscolari o altre cause che determinano un disagio più o meno rilevante.
Il loro funzionamento è diverso a seconda della categoria cui appartengono. Per esempio, i narcotici riducono i segnali di dolore inviati dal sistema nervoso e la reazione del cervello a quei segnali. Altri ancora agiscono modificando il modo in cui il corpo può percepire la sofferenza, mentre i FANS, acronimo di farmaci antinfiammatori non steroidei, bloccano gli effetti delle prostaglandine (le sostanze chimiche presenti nel corpo, con qualità ormonali), riducendo sia il dolore che il gonfiore.

Quali sono gli effetti collaterali degli analgesici

Anche gli effetti collaterali degli analgesici dipendono dalla tipologia di farmaco e dalle caratteristiche di utilizzo. Tra i principali si potrebbe accennare a stitichezza, sonnolenza, capogiri, mal di stomaco, ronzio alle orecchie, prurito, secchezza delle fauci.
Al fine di ridurre il rischio di effetti collaterali, comunque avvertiti da una quota fortemente minoritaria di pazienti, è sempre opportuno informare il medico sulle proprie condizioni di salute, sugli altri farmaci (anche da banco) che si stanno assumendo, e su tutte quelle caratteristiche che potrebbero influenzare la bontà del trattamento.
Anche la durata dell’assunzione del medicinale dovrà essere attentamente ponderata e, per quanto intuibile, limitata allo stretto necessario. Se ad esempio si assume un analgesico oppioide per molto tempo, si potrebbe sviluppare una dipendenza al principio attivo quando il proprio corpo si abitua al farmaco e non lo “riceve” più nelle quantità attese.

Informazioni sull’uso di analgesici

Quando si assumono questi farmaci potrebbe essere necessario evitare la guida — o svolgere altre attività che richiedono attenzione — fino a quando non si conosce quale sarà la reazione del corpo al medicinale.
Bene, in ogni caso, seguire scrupolosamente le istruzioni contenute sulla prescrizione medica o sull’etichetta della confezione del medicinale, evitando evidentemente di assumere più medicinale di quanto raccomandato.
Infine, considerato che l’alcol può peggiorare alcuni effetti collaterali degli analgesici, evitare di bere alcolici durante il periodo di assunzione di questi farmaci, e specialmente se l’analgesico contiene acetaminofene, noto comunemente come paracetamolo.