L’ ulcera è uno specifico tipo di infezione che consiste in una sorta di lesione dei tessuti di rivestimento, sia interni che esterni, caratterizzata da una mancanza pressoché assoluta di cicatrizzazione della ferita. La peculiarità dell’ ulcera è proprio quella di continuare ad estendere il proprio raggio d’infezione, nella maggior parte dei casi senza arrivare mai alla formazione della cicatrice e quindi alla chiusura della ferita. Questo tipo di lesione può colpire vari tessuti epiteliali del nostro corpo, mettendo a rischio la sana composizione della mucosa dell’organo interessato, provocando dolori molto fastidiosi ed invadenti se non curati per tempo. La tipologia d’ ulcera più famosa e sicuramente più diffusa è l’infezione che colpisce le pareti dello stomaco, definita con vari nominativi a seconda della zona specifica colpita.
A livello d’incidenza l’ ulcera colpisce principalmente il sesso maschile, almeno secondo quanto riportano i dati e le statistiche raccolte negli ultimi anni su questa patologia. Inoltre la facilità di contrarre questo tipo di infezione tocca cifre intorno al 17-18% dell’intera popolazione, almeno per quanto riguarda l’occidente. Qui si parla di numeri riguardanti individui che hanno contratto l’ infezione almeno una volta nella vita, me che dopo sono riusciti a sconfiggerla. Infatti i numeri scendono notevolmente se consideriamo le persone attualmente che soffrono di disturbi causati da ulcera: siamo intorno al 3-4% della popolazione europea, che resta comunque una media piuttosto alta per un’ infezione.
L’ ulcera si divide in varie tipologie di infezione quali ulcera aftosa, ulcera corneale, ulcera diabetica, ulcera varicosa, ulcera venerea, ulcera gengivale, ulcera serpiginosa. Ma la tipologia più conosciuta, come detto, è quella che colpisce le pareti dello stomaco, detta in sintesi ulcera peptica (termine che significa appunto “relativo alla digestione”). Questa si differenzia a sua volta a seconda della zona specifica colpita: si chiama esofagea l’ ulcera che va a ledere appunto l’esofago, solitamente nella sua parte inferiore, quella che entra appunto in contatto con l’organo dello stomaco. Scendendo nel processo digestivo troviamo invece l’ ulcera gastrica, quella che colpisce proprio l’organo dello stomaco, forse la più diffusa. In ultima troviamo invece l’ ulcera duodenale, ovvero l’ infezione che colpisce il duodeno, nella sua parte superiore, sempre quella più adiacente allo stomaco.I sintomi principali dell’ ulcera trovano la loro origine a partire da un dolore interno, del quale non riusciamo a darci una spiegazione. Questo accade per tutti i tipi di ed è sempre riconosciuto come il sintomo “principe” dell’ ulcera, nonché il campanello d’allarme per antonomasia per riconoscerla. Tutte le infezioni da ulcera riportano inoltre una serie di cause comuni che a seconda della zona più soggetta a tale disturbo ci possono portare a questa lesione dei tessuti molto fastidiosa. Vediamole nel dettaglio:
- Alimentazione scorretta: questo in particolare per quanto riguarda le ulcere denominate anche con il nome di afta, che rappresentano sempre un tipo di ulcera anche se più lieve e facilmente curabile. Infatti questo è un tipo di infezione gengivale che va a ledere le pareti interne della nostra bocca provocando forti bruciori, specie quando si sta mangiando e inavvertitamente si va a stimolare la zona infetta. La causa a livello alimentare riguarda una mancanza di vitamine e quindi da una carenza di frutta e verdure nel nostro menù quotidiano;
- Abuso di alcol: anche questo fattore, come nel 99% delle malattie e delle infezioni, risulta fatale in senso negativo, per qualsiasi tipo di ulcera; l’alcol infatti tende a indebolire le nostre difese immunitarie, oltre a corrodere spesso in modo irreparabile le mucose dei vari tessuti predisposti a contrarre l’ infezione;
- Dipendenza dal fumo: altro fattore altrettanto frequente e altrettanto fatale è la dipendenza dalle sigarette: difatti anche il fumo tende a corrodere le pareti interne degli organi dove passa, nello specifico le mucose interne dello stomaco; infatti insieme all’alcol risulta una dei nemici peggiori della salute dello stesso;
- Abuso degli analgesici: il frequente utilizzo di farmaci destinati a mitigare i dolori di varia entità, al contrario di quanto si possa pensare, possono portare anch’essi all’irritazione e alla lesione delle pareti interne delle mucose interne; portando l’esempio di un farmaco come l’aspirina, si può facilmente comprendere come l’assunzione scorretta, quindi con i modi e i tempi sbagliati, può essere molto spesso molto compromettente, anche se si parla di un farmaco apparentemente innocuo come l’aspirina, la cui frequenza d’uso è in continuo aumento, per un numero altissimo di malattie e patologie, ma anche per i disturbi minimi.
Anche nel caso delle cure per guarire l’ ulcera bisogna considerare le differenze tra un tipo e l’altro di infezione. Ma guardano ad uno schema generale della patologia possiamo trovare delle soluzioni comuni alle varie tipologie come ad esempio abituarsi a condurre una vita sana, sia a livello di attività fisica, che a livello di alimentazione: svolgere, per quanto possibile, un’attività sportiva o comunque compiere del movimento ogni giorno possono aiutarci a sconfiggere l’ ulcera.
Allo stesso obiettivo concorre un’alimentazione sana che comprenda frutta e verdura, quindi un quantitativo di vitamine e fibre molto importante, a scapito invece di cibi fritti, carni rosse, un’ eccessiva quantità di carboidrati o di dolci e affini, frutta secca e latticini. L’ ideale sarebbe anche quello di limitare il caffè e modificare le modalità di cottura del cibo, con una preferenza per la lessatura del cibo senza l’aggiunta di grassi, superflui e inutili.
In seconda battuta, anche in base alla gravità dell’ ulcera, può risultare necessario l’ausilio del proprio medico di fiducia e la prescrizione di alcuni farmaci indicati per la sua cura. I più comuni sono i cosiddetti “antiacidi”, ovvero quei farmaci che aiutano in modo efficace nel processo di digestione, magari accomunando al loro intervento l’assunzione di bicarbonato di sodio, di affine utilità. Molto consigliati dai medici sono anche gli inibitori della pompa protonica, i quali sono specializzati nel combattimento al batterio principale causa dell’ ulcera peptica in particolare: l’Helicobacter pylori. Questo batterio trova il suo habitat naturale proprio nell’ambiente gastrico e possiede grandi capacità “colonizzatrici” proprio sulle pareti dello stomaco, dove permette il manifestarsi e il propagarsi dell’ infezione.
Importantissima è la tempestività nell’intervento per curare l’ ulcera e la meticolosità nel seguire le regole terapeutiche per guarire al più presto, senza lasciare spazio alla possibilità di recidività.