La rizoartrosi è una particolare artrosi che colpisce l’articolazione della mano con localizzazione alla base del pollice. È una malattia che sta diventando sempre più frequente, soprattutto tra le donne e le persone soggette a lavori manuali pesanti e ripetuti.
Questo tipo di artrosi alle mani è dovuta principalmente all’usura della cartilagine nelle giunture tra il trapezio e la base del primo osso metacarpo.
Le cause principali della rizoartrosi sono molteplici e vanno da problemi di tipo ereditario, a ostoartrite, a invecchiamento osseo o eventi traumatici alla mano.
Uno dei sintomi più frequenti della rizoartrosi è il dolore che compare gradualmente alla base del pollice. Il dolore osteoartrosico al pollice è particolarmente incapacitante in quanto rende difficile impugnare e tenere saldi gli oggetti con il dito. Altri segnali che possono mettere in allerta sono i formicolii alla mano e la riduzione di forza nelle dita. Chi viene colpito da questa patologia non riesce infatti a fare prese con pollice e indice. Le limitazioni che la patologia comporta compaiono “a freddo”, infatti non appena l’articolazione si scalda grazie al movimento la mobilità della mano migliora. Uno dei sintomi più frequenti è la sublussazione del metacarpo che di solito si aggiunge alla deformazione articolare della base del pollice.
Per determinare l’intervento più adatto per questo tipo di disturbo sono necessari un esame clinico generale e una radiografia, in modo da individuare la tipologia di rizoartrosi e il suo stadio. La portata e l’intensità della patologia possono variare molto da caso a caso. Gli esami preoperatori, quindi, hanno lo scopo di:
- Esaminare e valutare le capacità di presa delle dita con test specifici; questo esame rende anche possibile controllare l’instabilità nelle giunture metacarpofalangiali.
- Cercare patologie associate con la rizoartrosi come il tunnel carpale o disturbi legati all’indice.
- Valutare la mobilità della catena articolare del pollice nel suo complesso, in quanto le osteoartriti del pollice possono intaccare diverse giunture: giuntura trapeziometacarpale e/o giuntura interfalangea distale.
A questi esami preliminari, vanno poi aggiunte le radiografie al pollice che forniscono una valutazione precisa del grado di danneggiamento nel trapezio, della misura della sublussazione alla base del metacarpo e possibili danneggiamenti dello spazio dello scafotrapezio. Una volta effettuate le radiografie e le valutazioni cliniche è possibile determinare la necessità dell’intervento chirugico e, in questo caso, quello più idoneo per la specifica condizione.
Se ci si trova ancora nella fase iniziale della rizoartrosi, può bastare un riposo funzionale, o in altri casi l’uso di un tutore in abbinamento all’assunzione di antinfiammatori.
Altri trattamenti fisici della rizoartrosi si differenziano a seconda che ci sia una protesi o meno.
Nel caso vi sia una protesi, il trattamento ideale è quello del massaggio abbinato a mobilizzazioni neurodinamiche. Quando ci si trova in assenza di protesi, il trattamento può consistere in ultrasuoni, punture terapeutiche e trazioni.
1. Acido Ialuronico e Ultrasuoni
Si possono effettuare dei trattamenti a base di iniezioni di acido ialuronico. L’ideale però è abbinare questo tipo di cura agli ultrasuoni in modo da aumentare l’efficacia della cura.
2. Massaggio e mobilizzazioni neurodinamiche
Le mobilizzazioni dello schema nervoso sono consigliate per diminuire il dolore e migliorare la presa delle dita.
3. Trazioni
Possono essere utilizzate sia nel caso di frattura intra-articolari del pollice sia nel caso di fratture riguardanti il trapezio.
Le trazioni, il cui inizio è consigliato subito dopo l’operazione vanno effettuate per un periodo di 6-7 settimane; questo tipo di terapia si utilizza per alleviare il dolore e per un recupero più veloce. Se si optasse per l’immobilizzazione post-operatoria del pollice, si potrebbe incorrere nel rischio di un maggior dolore e in eventuali possibili deformazioni.
Quando l’artrosi alle mani è di carattere lieve, possono essere utili ed efficaci dei rimedi naturali. Tra quelli più consigliati:
- Utilizzo di un tutore rigido per immobilizzare il pollice;
- Utilizzo e massaggio con oli essenziali;
- Esercizi quotidiani ad entrambe le dita delle mani;
- Terapie fisioterapica
Terapie Olistiche:
1. Sanguisughe
Per trattare le artriti della mano è indicato usare solo sanguisughe coltivate a livello medicinale, per evitare possibili infezioni. Le sanguisughe vanno posizionate nella parte sofferente della mano in modo da far loro prelevare sangue (circa 25ml). La saliva delle sanguisughe contiene irudina e altri elementi che non possono essere riprodotti in modo artificiale. Le sanguisughe vengono utilizzate, infatti, anche dai chirurghi della mano nei trattamenti successivi a operazioni di reimpianto arti.
2. Cambi di dieta
Ai pazienti che soffrono di osteoartriti è consigliato seguire una dieta che segue indicazioni nutritive lacto-vegetariane ricche di frutta e verdura. Questo tipo di alimentazione aiuta i tessuti a evitare processi di acidificazione. Gli alimenti consigliati per questo tipo di dieta prevedono inoltre l’utilizzo di miele e latticini.
3. Cerotti di Cantaridina
Questa procedura comporta l’applicazione di cerotti sopra la zona interessata dalla rizoartrosi. Il veleno accelera la circolazione sanguigna e favorisce l’eliminazione dei liquidi tessutali. È possibile che appaia una vescica dove c’era il cerotto che scompare successivamente, senza lasciare traccia.