L’ artrosi è una malattia degenerativa di tipo cronico che va a colpire le articolazioni del nostro corpo. Il termine stesso artrosi identifica le caratteristiche base della malattia: deriva infatti dall’unione della parola greca “artron”, che si traduce con “articolazione” e l’enclitica “-osi” che si traduce invece con “processo di carattere degenerativo”. La malattia identificata dall’ artrosi può essere anche denominata con altri termini corretti quali osteoartrosi, o altri meno adatti, quali artrite, termine molto diffuso nel gergo medico basato su conoscenze inaffidabili o provenienti da fonti popolari e non verificate da studi effettivi (la desinenza “-ite” infatti solitamente identifica un’infiammazione, mentre l’ artrosi non è un disturbo a carattere infiammatorio).

artrosi cause cure cartilagine foto1E’ definita appunto come malattia degenerativa proprio perché una volta contratta il suo effetto comporta una degenerazione costante della cartilagine presente tra le articolazioni del nostro sistema locomotore. L’ artrosi è purtroppo parte integrante del processo d’invecchiamento, in forma ovviamente meno lieve ad una vera e propria patologia sintomatica, ma comunque molto invadente e limitante. A causarne invece il riscontro patologico concorrono molti fattori apparentemente di lieve entità, basati principalmente su cattive abitudini delle quali ignoriamo o sottovalutiamo gli effetti collaterali e dalle quali sarebbe meglio prendere le distanze visto che l’ artrosi è una malattia che si protrae nel tempo, nella maggior parte dei casi aggravando il nostro stato fisico, e spesso anche psicologico.

L’incidenza dell’ artrosi è molto alta in quanto è un disturbo molto diffuso: in Italia si parla di quasi 6 milioni di persone affette dalla malattia, cifre che corrispondono quindi ad un quinto della popolazione del nostro Paese. Inoltre tra le malattie che tra i propri sintomi comprendono dei reumatismi, l’ artrosi rappresenta una percentuale altissima tra le conseguenze patologiche possibili di questi sintomi reumatici, toccando quasi il 75% dei casi totali. A seconda dell’età cambia la sua incidenza tra i due sessi: prima dei 50 anni è il sesso maschile quello più colpito, molto probabilmente a causa delle professioni tipicamente “da uomo” che comportano un maggior impegno fisico e una maggiore possibilità di riscontrare conseguenze negative nel corso degli anni. Superati invece i 60 anni si inverte la tendenza visto che è la donna quella più soggetta ad ammalarsi: questo può essere facilmente causato dai cambiamenti fisico-ormonali conseguenti al periodo della menopausa. Vi è invece un equilibrio tra i due sessi nel periodo d’età che va dai 50 ai 60 anni.Per quanto riguarda le cause dell’ artrosi non si può parlare di una serie di fattori ben definiti, i quali, analizzati in modo eziologico, possano essere considerati ed effettivamente verificati come fattori scatenanti. Si parla piuttosto di una serie di cause multifattoriali che concorrono all’interno dell’organismo fino a provocare l’ artrosi vera e propria. Dal punto di vista strettamente anatomico l’ ago della bilancia è rappresentato dalla resistenza e durata della cartilagine tra le varie articolazioni del nostro corpo. Le zone dove è presente la cartilagine sono costituite da questa sorta di “cuscinetti” morbidi e comprimibili, strutturati proprio come autentici ammortizzatori fisiologici. Al loro interno presentano una sorta di liquido, detto liquido sinoviale, che rafforza la cartilagine e contribuisce al suo corretto funzionamento, assicurandone inoltre il nutrimento necessario. Questo liquido viene rilasciato in minore o maggiore quantità a seconda dello sforzo al quale l’articolazione è sottoposta. Se si può individuare un fattore primario come causa principale dell’ artrosi è proprio il malfunzionamento di questa particolare struttura corporea, che, a sua volta, è provocata da una serie di eventi scatenanti quali:

  • tarda età: invecchiando come facilmente prevedibile un pò tutte le funzioni del nostro corpo cominciano a peccare quanto a efficienza, in particolare per quanto concerne le strutture ossee e le zone adiacenti ad esse; nelle articolazioni succede lo stesso, si ha una perdita notevole di elasticità, e la probabilità che si manifestino infiammazioni o lesioni di vario genere aumenta notevolmente;
  • peso: la situazione di obesità è un altro fattore da tenere sotto controllo per varie patologie, tra le quali l’artrosi; in modo specifico la situazione di sovrappeso può essere fatale per una manifestazione di artrosi a livello delle ginocchia, dove è concentrato la maggior parte del sostegno corporeo;
  • ereditarietà: è sicuramente un fattore molto importante e più diffuso di quanto si possa immaginare, soprattutto perché spesso ignorato tra le cause scatenanti l’ artrosi; certe tipologie di malattie che interessano le ossa o i tessuti endocrini sono fatali per il peggioramento della situazione articolare

artrosi cause cure cartilagine foto1Il primo intervento per contrastare l’ artrosi è solitamente mirato a ridurre in modo efficace il dolore che questa malattia provoca nel paziente. La soluzione migliore in tal senso, considerando il rapporto tempo-efficacia, è quella di somministrare al paziente affetto degli analgesici e degli antinfiammatori. In qualche caso di dolore molto acuto alcuni medici consigliano di ricorrere alle iniezioni di acido ialuronico o di cortisone. La mossa immediatamente successiva è solitamente quella di intervenire in modo mirato per ogni fattore scatenante, cercando di ridurre al minimo l’invadenza dell’ artrosi. Primo step può essere quello di riuscire a svolgere un minimo di attività fisica, ovviamente per quanto concesso dal nostro fisico: anche una passeggiata o la ricerca di piccoli esercizi non stressanti per le articolazioni può risultare fondamentale per migliorare la situazione a livello muscolare e quindi il sostegno delle ossa interessate.

In risposta invece ad una situazione di sovrappeso, oltre all’esercizio fisico quotidiano, risulta fondamentale la sottoscrizione di una dieta specifica che permetta di rientrare nel proprio peso forma, in modo da ridurre lo sforzo al quale le nostre articolazioni sono sottoposte giorno per giorno. A livello farmacologico invece, oltre agli analgesici, si può cercare di migliorare la situazione patologica oltre a controllarne il dolore: i cosiddetti FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) sono i più consigliati per quanto riguarda la cura dell’ artrosi. Molto spesso se lo stadio della malattia non è particolarmente avanzato si può sperare in un’operazione che preveda l’installazione di una protesi. Purtroppo essendo l’ artrosi una malattia cronica e degenerativa non esistono cure definitive e permanenti, e il dolore si presenta a intermittenza dal primo manifestarsi della patologia, anche se nel corso della terapia spesso diminuisce e viene controllato con successo con le giuste mosse proposte dal medico di fiducia.