L’ ortocheratologia è una procedura sicura e non chirurgica per ridurre o eliminare la miopia e l’ astigmatismo, migliorando drasticamente la visione naturale. La procedura dell’ ortocheratologia è stata sviluppata nel 1962 e ha fornito assistenza curativa per migliaia di pazienti attraverso l’ uso terapeutico delle lenti a contatto.

Come tutti i sistemi del nostro organismo, anche l’ apparato visivo è soggetto a difetti. La maggior parte di questi difetti, tuttavia, può essere artificialmente corretto con gli occhiali e le lenti a contatto. Ad esempio, nello stesso modo in cui i denti possono essere raddrizzati mediante l’ uso di apparecchi, le irregolarità strutturali dell’ occhio (errori di rifrazione) possono essere ridotti o eliminati con l’ uso di speciali lenti a contatto.

Prima di proseguire con l’ approfondimento sulla ortocheratologia però, potrebbe essere di aiuto comprendere meglio le operazioni di un occhio normale e gli eventuali errori di rifrazione.

Innanzitutto dobbiamo sapere cosa è normale. In un sistema visivo senza errori di rifrazione c’è, per ogni punto e spazio, una messa a fuoco del punto sulla retina (ovvero la parte sensibile alla luce dell’ occhio).

In un occhio malato di miopia invece, la luce, anziché focalizzarsi su di un punto della retina, viene portata a fuoco in un punto davanti alla retina. Quando la luce raggiunge la retina dunque, invece di essere focalizzata in un unico punto, raggiunge la retina come un cerchio sfocato, con conseguente scarsa nitidezza della vista. La miopia è un problema abbastanza diffuso soprattutto nei bambini piccoli e negli adolescenti. Nel caso dell’ ipermetropia invece i raggi di luce arrivano indirizzati verso un punto che si trova dietro la retina, con conseguenti disturbi alla vista.

Il terzo errore di rifrazione è infine l’ astigmatismo. Questa è una condizione in cui esistono più punti di fuoco per un unico punto nello spazio. La curvatura della cornea è di solito la causa primaria dell’ astigmatismo.ortocheratologia correzione rifrazione foto1L’ ortocheratologia è spesso una buona opzione per i soggetti miopi che sono troppo giovani per subire interventi o che per qualche altro motivo non sono buoni candidati per la chirurgia di correzione della vista. Poiché è un processo che può essere interrotto in qualsiasi momento senza conseguenze permanenti nell’ occhio, le persone di qualsiasi età possono provare a sottoporsi a questa procedura senza particolari rischi, purché vengano ritenuti idonei.

L’ ortocheratologia è particolarmente “attraente” per le persone che praticano sport o che lavorano in ambienti polverosi e sporchi che possono rendere difficile l’ uso delle lenti a contatto.L’ obiettivo dell’ ortocheratologia è quello di correggere la vista dei pazienti per portarla a 10/10 senza bisogno dell’ utilizzo di occhiali o lenti a contatto durante il giorno. Gli studi condotti sulla pratica hanno evidenziato che più del 65% dei pazienti è stato in grado di raggiungere i 10/10 di visibilità dopo aver portato le lenti di riconversione durante la notte. Più del 90% invece è riuscito a raggiungere la soglia minima legale per poter mettersi al volante senza l’ obbligo di portare occhiali o lenti.

È importante comunque sottolineare che il tasso di successo per l’ ortocheratologia tende ad essere più elevato per le prescrizioni lievi.Sebbene si possano già vedere i primi miglioramenti della vista dopo un giorno o due di ortocheratologia durante la notte, ma possono essere necessarie parecchie settimane per ottenere i risultati finali desiderati. Durante questo periodo, la vista non sarà così chiara e nitida come era con gli occhiali o con le lenti, e probabilmente si possono notare degli aloni intorno alle luci. È possibile che si rivelino necessari di un paio di occhiali temporanei per certi compiti, come la guida di notte, finché la vista non viene completamente corretta.