Quando si parla di lombalgia, spesso si fa riferimento a una patologia diffusa. In realtà però il termine non definisce una vera e propria patologia, ma un gruppo di sintomi derivanti da disturbi di diversa natura. In ogni caso nell’uso comune per lombalgia si fa riferimento al cosiddetto “mal di schiena” e riguarda principalmente il dolore localizzato alla zona del dorso.

La lombalgia colpisce più del 50% delle persone oltre i 60 anni di età, ne soffre infatti l’80% della popolazione mondiale, tra uomini e donne.

Si trovano diffusi diversi tipi di lombalgie e loro classificazioni.

Se si analizzano le caratteristiche del dolore le lombalgie possono essere causate da:

1. Dolore radiato (radicolite). Questo tipo di dolore può arrivare se una radice di un nervo spinale si infiamma. Il dolore radiato può seguire la trama nervosa fino alle natiche o alla gamba. La sensazione può essere acuta, elettrica e può essere associata all’intorpidimento o la debolezza.

2. Dolore meccanico. La causa di gran lunga più frequente della lombalgia è il dolore assiale che arriva prima dai muscoli, legamenti, giunture o ossa attorno alla spina. Questo tipo di dolore tende ad essere localizzato nella zona lombare, nelle natiche e qualche volta all’inizio delle gambe. Può essere influenzato dal caricamento della spina dorsale e può essere differente a seconda dei movimenti, delle attività che si svolgono, del fermarsi o del sedersi.

Se invece si prende in considerazione la durata dei dolori si hanno tre tipi di lombalgie:

  • acuta con durata inferiore al mese;
  • subacuta se i dolori vanno dal 1 mese ai 3 mesi;
  • cronica con durata superiore a 3 mesi.

I casi di lombalgia cronica sono i più delicati perché se il dolore persiste oltre i 3 mesi, è necessario intervenite in modo più approfondito sia in caso di anamnesi che di cura. Inoltre, al dolore persistente si affiancano gli effetti psicologici che derivano dal fatto di vedersi limitati nella propria mobilità. In alcuni casi il medico deve prescrivere esami specifici che possono andare dai raggi alla elettromiografia, in altri è consigliato rivolgersi a uno specialista spinale.

lombalgia cause rimedi sintomatologia foto1Nei casi di lombalgia cronica, ad eccezione di quelli di tipo specifico, alcuni trattamenti sembrano avere una certa efficacia: i farmaci antinfiammatori non steroidei e i rilassanti muscolari, gli esercizi diretti da un fisioterapista e gli esercizi di stabilizzazione della spina dorsale. Sembrano invece essere meno efficaci le manipolazioni spinali e le tecniche chiropratiche.

Le cause più frequenti sono infiammazione, sovraccarico sul tronco del bacino, disturbi della colonna vertebrale e dei muscoli vicini ad essa.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono le altre:

  • stiramento lombare
  • radicolopatia lombare
  • mancanza di movimento
  • ernia del disco
  • disidratazione
  • fribromialgia
  • osteoartrite e osteoporosi
  • ernia al disco
  • fratture da compressione
  • debolezza muscolare

Radicolopatia lombare

Colpisce le radici dei nervi spinali coinvolgendo le funzioni motorie dell’organismo. Può interessare una sola radice nervosa o più allo stesso tempo. Accanto alle radicolopatie lombari sono frequenti anche le radicolopatie sacrali.

Fibromialgia

È una malattia riguardante le articolazioni di cui non sono state ancora individuate le cause. Ha come sintomi l’indolenzimento, la rigidità muscolare e l’affaticamento; si sa che interessa soprattutto le donne tra i 20 e 55 anni, in modo minore anche gli uomini, i bambini e gli adolescenti e in generale coloro che sono soggetti a patologie reumatiche.

Fratture da compressione

Sono fratture che si creano a causa della compressione delle vertebre o da flessioni del tronco.

Cause psicologiche

Anche se spesso si trascurano o sottovalutano i fattori di tipo psicologico, questi rappresentano una delle principali cause di malattie come la lombalgia. Depressione, ansia e stress spesso favoriscono l’insorgere di dolori lombari e costituiscono una delle cause principali.

In alcuni casi purtroppo, può capitare di non trovare le cause generanti le lombalgie. Quando questo succede, il focus primario è il trattamento dei sintomi e la salute generale del paziente. Per dolori cronici alle zone lombari è importante fare una diagnosi completa per individuare il trattamento appropriato e la riabilitazione. I trattamenti delle lombalgie riducono la probabilità di dolori ricorrenti ed evitano il cronicizzarsi dei dolori.

Le lombalgie possono presentarsi in modi e con sintomi differenti. Possono, infatti, arrivare dolori graduali, all’improvviso, o dolori che vanno e vengono. Anche l’intensità del dolore può cambiare da caso a caso, potendo variare da un disturbo generalizzato alla zona lombare fino a rappresentare fitte molto acute nelle zone nervose interessate.

Vediamo allora quali possono essere i sintomi più frequenti:

  • Dolori che arrivano dallo stare in piedi o seduti per lungo tempo;
  • Dolori acuti alla schiena dopo uno strappo conseguente ad attività sportiva o dopo lavori che richiedono sforzi impegnativi;
  • Perdita di controllo a livello intestinale o di vescica;
  • Spasmi muscolari e rigidità nella zona lombare;
  • Difficoltà a camminare, o passare dalla posizione seduta a quella in piedi;

Le lombalgie possono presentarsi in modi e con sintomi differenti.  Possono, infatti, arrivare dolori graduali, all’improvviso, o dolori che vanno e vengono. Anche l’intensità del dolore può cambiare da caso a caso, potendo variare da un disturbo generalizzato alla zona lombare fino a rappresentare fitte molto acute nelle zone nervose interessate.

Vediamo allora quali possono essere i sintomi più frequenti:

  • Dolori che arrivano dallo stare in piedi o seduti per lungo tempo;
  • Dolori acuti alla schiena dopo uno strappo conseguente ad attività sportiva o dopo lavori che richiedono sforzi impegnativi;
  • Perdita di controllo a livello intestinale o di vescica;
  • Spasmi muscolari e rigidità nella zona lombare;
  • Difficoltà a camminare, o passare dalla posizione seduta a quella in piedi;