Conosciuta come approccio per trattare la salute mentale, l’ efficacia dell’ arteterapia si basa principalmente sul parere di esperti piuttosto che su prove reali attraverso varie forme di ricerca.
Per chi non la conoscesse ancora, l’ arteterapia è una forma di terapia espressiva che utilizza il processo creativo richiesto nella composizione di opere artistiche (come dipinti, musica, danza, ecc..) per migliorare il benessere fisico, mentale ed emotivo di una persona. Il processo creativo coinvolto nell’ esprimere la propria arte può aiutare le persone a risolvere i problemi, sviluppare e gestire i loro comportamenti e sentimenti, ridurre lo stress e migliorare la propria autostima e la consapevolezza.
Nonostante però l’ entusiasmo collettivo tipico di chi sponsorizza questa attività, non vi è stata alcuna prova scientifica che l’ arteterapia porti dei benefici positivi nel recupero emotivo di individui affetti da disturbi della personalità.
In realtà, i ricercatori Haeyan, Van Hooren e Hutchemaekers nel 2015 hanno individuato i possibili effetti della arteterapia sul processo di recupero, in gruppi di adulti con disturbi della personalità, basati sulle osservazioni aneddotiche esistenti fatte dai professionisti del campo e le testimonianze dei pazienti. Utilizzando l’ approccio teorico di base, hanno costruito uno studio qualitativo che utilizza interviste approfondite per raccogliere dati che riflettono le risposte degli individui alle esperienze dell’ arteterapia, utilizzando una codifica aperta e assiale per generare e distillare le informazioni.Questo studio ha infine definito cinque concetti (o “risultati”) che comprendono tutti i dati raccolti in queste ricerche ed interviste, come riportati di seguito:
Percezione: Gli individui presi in analisi hanno riferito che l’ arteterapia li ha aiutati a concentrarsi sul momento presente, identificare le risposte emotive e sperimentare connessioni tra emozione e consapevolezza corporea. Anche se talvolta ciò li ha fatti sentire in in qualche modo “peggio”, le percezioni acquisite diventano il primo passo nel riconoscere e valorizzare le emozioni, oltre ad essere un punto di partenza per ulteriori esplorazioni ed azioni terapeutiche.
Integrazione personale: Gli individui esaminati hanno ritenuto che attraverso l’ espressione delle loro esperienze nell’ arte, il proprio senso d’ identità e la propria immagine siano stati rafforzati ed uno stato d’ animo più positivo è stato possibile. Forse più importante, l’ arteterapia da la possibilità di rendere le emozioni visibili, permettendo così ai pazienti di approfondire le sensazioni ed i pensieri nel corso della terapia. Inoltre, le emozioni contrastanti possono essere riunite in un’ immagine coerente, cosa che spesso è impossibile fare solo con le parole.
Emozione e regolazione dell’ impulso: Gli individui imparano attraverso l’ arteterapia come modulare le risposte emotive, sperimentando così più libertà di espressione personale e contestualmente imparando a “dosare” e regolare le emozioni. In altre parole, l’ arteterapia ha offerto uno spazio sperimentale in cui gli individui possono trovare e sperimentare nuove risposte ai sentimenti più complessi, aumentando così un senso di autostima e di auto-efficacia.
Cambiamento del comportamento: In breve, i cambiamenti comportamentali includono il rapportarsi verso sé stessi e il rapportarsi verso gli altri. In questo studio, molti soggetti hanno riferito di aver imparato a cambiare le loro risposte comportamentali grazie al processo di espressione dell’ arte. Come questo sia possibile è ancora difficile da dire, ma può avere qualcosa a che fare con la natura autodidatta dell’ arteterapia, che permette di scegliere in libertà cosa fare e come esattamente andare a farlo. In altre parole, l’ arteterapia può offrire l’ opportunità di esercitare effettivamente risposte alternative alle narrazioni personali esistenti. Poiché questo studio si è concentrato su piccoli gruppi, i partecipanti potrebbero anche avere imparato di più sui propri modelli comportamentali attraverso l’ interazione con gli altri, nel contesto della terapia artistica di gruppo. Ad esempio, una partecipante femminile di 35 anni ha osservato: “Ricordo ancora che una volta tutti dovevamo disegnare su di un unico pezzo di carta. Non mi piaceva affatto. Non mi serviva tutto il foglio per esprimere quello che volevo, e non avevo intenzione di “rubare” lo spazio ad altri, ma poi ho visto che altri compagni passavano sopra quello che avevo disegnato io…. Allora ho deciso di allargare anche io i miei confini, di prendermi più spazio, di far conoscere agli altri chi sono.”
Intuizione e comprensione: I pazienti presi in analisi hanno riferito che questo percorso artistico li ha anche aiutati ad esprimere le proprie emozioni ed esperienze non verbali in parole. Infatti affermavano di aver “sperimentato un dialogo interiore che guidava le loro scelte mentre lavoravano sul loro progetto artistico” ed anche dopo che la terapia era stata completata. In altre parole, sia la realizzazione che la visione di ciò che è stato creato, hanno supportato l’ intuizione e la comprensione delle emozioni, dei pensieri e dei comportamenti ed hanno fornito una migliore comprensione dell’ esperienza, il tutto attraverso l’ agevolazione dell’ arteterapia.Viene dunque riconosciuto che questi ricercatori hanno intrapreso un importante passo avanti per identificare ciò che potrebbe essere l’ effetto di questa terapia, costruendo un modello teorico integrato per le ricerche future, basato appunto sulle cinque categorie principali sopraelencate. Come tutti gli studi ovviamente, è necessaria una maggiore indagine, ma questa è da considerarsi una più che valida base di partenza.
Dopotutto rimangono molte domande che necessitano ulteriori approfondimenti, come ad esempio i modi in cui l’ interazione verbale influenza e completa gli esiti e l’ effetto del processo di gruppo. Ma senza dubbio questo studio dovrebbe portare ad una definizione scientifica del funzionamento dell’ arteterapia a beneficio degli individui e del ruolo relazionale il “terapeuta dell’ arte” svolge nell’ insieme di produzione artistica, individuale e praticante.