La massoterapia è una delle tecniche di massaggio più antiche al mondo. Si fonda su una pratica che ha origine dalla fisioterapia e che si basa principalmente sulla manipolazione stimolante: parte dalla distensione delle zone più tese del nostro corpo per giungere a una tonificazione e rigenerazione generale. Infatti la massoterapia può essere considerata come una tipologia alternativa di attività terapeutica con scopo antidolorifico, che non richiede l’utilizzo di farmaci o l’assunzione di particolari e invadenti pastiglie, ma il semplice rilassamento dei muscoli attraverso lo scioglimento delle contratture muscolari. Ma i benefici di questa pratica così antica e così ricca di risorse non sono solo questi: aiuta infatti a rassodare le zone trattate, favorisce una migliore circolazione sanguigna e permette di ritrovare un benessere generale, che ha la sua origine dal nostro corpo ma passa poi ad una sensazione di salute anche psichica.
Conosciamo meglio la massoterapia approfondendone alcuni aspetti generali.La storia della massoterapia è un po’ la storia delle pratiche di massaggio in generale, in tutte le loro varianti, in quanto ne rappresenta una delle forme originarie più antiche. In Oriente già alla nascita delle prime civiltà si può risalire alle prime tecniche di massaggio terapeutiche, sia in Cina, sia in India, dove il massaggio ayurvedico sorge e prospera come un’attività abitudinaria all’interno delle varie popolazioni di queste zone. Allo stesso modo anche in Occidente si osserva lo sviluppo delle prime pratiche di massaggio terapeutico: gli antichi greci ne erano grandi fautori, soprattutto per il loro attaccamento alla cultura e alla bellezza in tutte le sue forme, alle attività edonistiche e fisicamente rigeneranti. Presso gli antichi romani, invece, simili tecniche venivano connotate negativamente, come attività di otium (in senso negativo in questo caso) e poco produttive, spesso confuse con momenti di svago e piacere del tutto carnale, ignorando quindi i benefici spirituali e fisici che la massoterapia conferiva. Questa tendenza influenzò in modo particolare la considerazione riguardo la massoterapia di tutte le civiltà e le popolazioni che si susseguirono sul nostro territorio nel corso dei secoli, fino ad arrivare al Medioevo, periodo nel quale la preponderante morale del clero la faceva da padrone, e vietava, a torto, pratiche simili. Fortunatamente l’apertura culturale dettata dal Rinascimento italiano permise una rinascita e una diffusione della massoterapia e del massaggio in generale, rinascita che fu confermata dallo sviluppo culturale successivo e dalla modernità, sia con l’Illuminismo che con le correnti di pensiero successive, mentalmente decisamente più tolleranti in questi ambiti. Inoltre le scoperte in campo medico e scientifico del XIX secolo favorirono la diffusione di tecniche di manipolazione che facilitassero e stimolassero la circolazione sanguigna e linfatica dell’organismo, oltre alla constatazione degli effettivi benefici sullo stato di salute generale della persona.Con il termine massoterapia si identifica l’insieme di tutte le tipologie di massaggio terapeutico che vanno a sciogliere e distendere i tessuti muscolari del nostro corpo. Tra queste tecniche troviamo:
- il massaggio sotto forma di impastamento: questa tecnica deve il suo nome al tipico movimento che si fa quando si impasta, quindi con un movimento piuttosto deciso e ripetitivo. Nello specifico si va a stimolare una data fascia muscolare sollevandola e comprimendola con le dita, raggiungendo il massimo di tensione e poi tornando a distenderla nuovamente;
- abbiamo poi il massaggio che avviene tramite la costante pressione della superficie esterna del tessuto, che si trasferisce poi anche nelle fasce muscolari più profonde. In questo caso è importante che il massaggiatore mantenga una pressione né troppo intensa ma nemmeno troppo morbida, cercando di trovare il giusto equilibrio;
- una variante del massaggio basato sulla pressione è quello che si concentra sulla stimolazione verticale, o perpendicolare, rispetto all’asse del bacino (o delle spalle): il movimento viene ripetuto dall’alto verso il basso e viceversa, in modo da permettere un migliore assorbimento da parte del tessuto epiteliale di eventuali lividi o edemi;
- in alternativa, o come integrazione, vi è il massaggio che avviene tramite la percussione da parte del terapista del tessuto muscolare esterno: in questo caso, tramite il ticchettio rapido delle dita sulla pelle, si può stimolare una circolazione vascolare più fluida;
- anche la pratica del massaggio con sfregamento è molto utile alla stimolazione della circolazione vascolare, e contribuisce inoltre al passaggio da un esercizio all’altro senza pause controproducenti che farebbero perdere l’effetto immediato sul paziente;
La pratica della massoterapia, come riportato poco sopra, vanta anni e anni di storia e, di conseguenza, di rivalutazioni e varianti sullo stesso tema: nel corso degli anni infatti si sono evolute delle pratiche molto simili fondate sullo stesso metodo, partite come minime differenziazioni ma che sono ormai riconosciute come vere e proprie tecniche a sé stanti: tra le principali abbiamo il metodo di origine tedesca, quello di origine francese, il metodo scandinavo e infine il cosiddetto “chiromassaggio” di provenienza spagnola.Non esiste un numero fisso di sedute e di trattamenti per poter ottenere un risultato certo: l’obiettivo della massoterapia è quello di migliorare le attività biologiche generali del nostro corpo, di conseguenza il trattamento può ritenersi compiuto una volta che il soggetto si sente meglio e ne avverte i benefici. Di conseguenza, il numero di sedute necessario per conseguire questo risultato è a discrezione del singolo, e varia molto da persona a persona. Se vogliamo stabilire una media in base al rapporto numero di sedute-risultato si può parlare di un minimo di 5 sedute per osservare dei miglioramenti evidenti e per sentire l’effetto della terapia.Come tutti i trattamenti, anche la massoterapia può comportare degli effetti negativi, specie se effettuata in modalità poco consone o da persone non qualificate. In particolare la massoterapia non va confusa come una pratica alla portata di tutti, un semplice massaggio nel quale basta applicare un po’ di pressione ed il gioco è fatto: bisogna sapere come e dove agire, altrimenti si rischia di peggiorare una situazione muscolare già critica, si possono provocare delle contusioni interne, dei lievi ematomi, gonfiori e rossori. Resta di fondamentali importanza, quindi, rivolgersi ad un esperto in materia.