Dall’unione di varie saponine contenute nell’ippocastano si crea l’ escina. Si tratta di una sostanza molto interessante, del tutto naturale, che ha numerose proprietà utili per la cura della nostra salute. Le sue qualità più conosciute ed apprezzate riguardano il benessere del sistema circolatorio. Questo estratto svolge infatti una spiccata funzione vaso-protettrice e antinfiammatoria. Di seguito analizzeremo le sue principali caratteristiche e proprietà, in modo da poter sfruttare al meglio le sue potenzialità.Ci sono numerose piante che contengono delle sostanze chiamate saponine. Pare che le piante le utilizzino come difesa contro alcune patologie che le colpiscono, ad esempio i funghi. L’ escina si forma proprio dall’unione di alcune di queste sostanze, le saponine. La pianta dalla quale tutto ha origine è l’ippocastano. Le saponine in questione derivano per il 13 per cento dai suoi semi, per l’1 per cento dalla corteccia, mentre lo 0,2 per cento dalle foglie. Alla vista, questo composto si presenta come una polverina bianca che si scioglie nell’acqua.
L’ippocastano stesso è notoriamente apprezzato perché aumenta la resistenza dei capillari. Contrasta l’accumulo di liquidi nel corpo e la loro rimozione quando sono in eccesso. Svolge quindi un’azione di drenaggio; possiede notevoli proprietà antinfiammatorie e anche, seppur in misura minore, antitrombotiche. Tutti questi effetti positivi rendono l’ippocastano molto apprezzato; per facilitare il suo utilizzo, i suoi estratti vengono standardizzati in escina. Questo significa che quando si acquista un estratto di ippocastano, nell’etichetta sarà possibile leggere chiaramente la percentuale di escina che contiene. Ciò accade per rendere più semplice il dosaggio e quindi procedere facilmente con la cura dei propri disturbi. Va però segnalato che è anche possibile trovare in commercio solo l’insieme delle saponine, separato dall’ippocastano. A parità di dosaggio, tuttavia, l’effetto che si ottiene è minore di quando si utilizza l’estratto di ippocastano.
Gli estratti di ippocastano (standardizzati, appunto, in escina) sono ottimi quando si soffre di fastidi legati all’insufficienza venosa periferica. Rientrano in questa categoria i dolori agli arti, i gonfiori, la sensazione di pesantezza e di prurito. Cure di questo tipo sono consigliate anche in caso di emorroidi e cellulite. Generalmente, i rimedi basati su questa sostanza sono efficaci in tutti i casi di fragilità a livello capillare. È indubbia l’azione antinfiammatoria; analizzando il fitocomplesso di tale estratto sono facilmente riconoscibili varie molecole che svolgono notoriamente il ruolo di sfiammanti, come ad esempio l’elucoside. Per quanto riguarda l’azione antiossidante, invece, sono presenti i flavonoidi e le procianidine.Le proprietà più interessanti di questa sostanza, che come vedremo in seguito la rendono particolarmente appetibile per la creazione di cosmetici, riguardano la circolazione sanguigna. Nei confronti del sistema circolatorio, infatti, svolge un’azione antinfiammatoria; inoltre protegge i vasi sanguigni e aiuta a rendere il sangue più fluido. In questo modo si contrasta la formazione di edemi e i capillari si rinforzano. I vasi sanguigni risultano meno permeabili ed è quindi più facile che i liquidi in eccesso siano eliminati, anziché accumularsi nell’organismo provocando dei danni. Visti tutti i benefici che l’ escina è in grado di produrre sulla circolazione, non sorprende constatare che sia ampiamente utilizzata per curare i gonfiori degli arti e per alleviare la sensazione di stanchezza e pesantezza.
Questa sostanza incrementa la contrattilità delle vene; in questo modo il sangue torna al cuore con più facilità e il ristagno ematico nelle gambe risulta contrastato. Ecco perché viene consigliata quando si soffre di insufficienza venosa. Non mancano quindi le occasioni per servirsi delle sue proprietà di tale sostanza: è ottima in caso di fragilità capillare, cellulite, emorroidi. Abbiamo visto che questa cura può essere assunta “pura”, o in alternativa sotto forma di estratto di ippocastano. L’importante, come sempre, è seguire i dosaggi indicati dal medico: variano per ogni patologia e in base alla situazione specifica di ognuno. Questo estratto può essere ingerita – chiaramente rispettando il dosaggio indicato per le proprie esigenze – o anche applicato sulla cute. In questo caso è contenuto in creme e lozioni, e viene impiegato soprattutto per curare contusioni ed ematomi, edemi, vene varicose, ecchimosi.
Generalmente l’ escina è ben tollerata dall’organismo, e se non si superano le dosi consigliate non c’è rischio che diventi tossica o dannosa. Se però si esagera, si possono registrare dei danni al tubolo renale e al glomerulo. Ecco perché, in linea di massima, il suo consumo è sconsigliato se si soffre di insufficienza renale.Abbiamo visto che fra le proprietà dell’ escina spicca il marcato effetto disintossicante e drenante che produce nell’organismo. Queste qualità sono particolarmente preziose quando il corpo registra un numero eccessivo di tossine accumulate; inoltre tale sostanza incrementa la microcircolazione e favorisce il ricambio delle cellule. Svolge una notevole azione vaso-protettrice e di rinforzo nei confronti del tessuto connettivo vasale. Tutte queste capacità la rendono una sostanza molto appetibile per i prodotti volti alla correzione degli inestetismi. Tale composto è infatti largamente impiegato in campo cosmetico. Viene usato soprattutto per combattere la cellulite, che spesso è causata proprio da un problema di circolazione. In questo caso viene sovente abbinato al colesterolo oppure ad estratti di edera o betulla, per potenziare il suo effetto benefico e aiutare la circolazione sanguigna. Marche prestigiose di apprezzati prodotti anticellulite e anti-età usano questa sostanza nei loro prodotti, ottenendo risultati concreti e visibili. Oltre che per lottare contro la tanto odiata cellulite, l’aiuto alla circolazione è utile anche in caso di gonfiori e dilatazione delle venule: è quindi impiegata anche nei prodotti per la cura e il defaticamento di gambe e piedi. La sua azione infatti allevia la sensazione di stanchezza e rimette in moto la circolazione periferica. In campo cosmetico l’escina viene utilizzata ed apprezzata anche per numerosi altri prodotti. Ne sono un esempio molteplici preparati rinfrescanti, schiarenti o astringenti che la contengono. È infatti un ottimo lenitivo ed è in grado di alleviare gli arrossamenti dovuti a sfregamenti o all’esposizione al calore: ecco perché viene inserita nei gel, nelle creme e nei prodotti doposole. Viene inoltre utilizzata per l’igiene orale, perché riesce a calmare le gengive sanguinanti ed è utile in caso di paradentosi.