L’ artrite psoriasica è una particolare malattia infiammatoria di carattere cronico che colpisce le articolazioni provocando dolori acuti, rossore e formazione di rigonfiamenti nelle zone interessate.
In realtà si tratta di una patologia generata dall’incontro di due diversi disturbi, ovvero l’ artrite e la psoriasi: l’ artrite è la più conosciuta delle due, rappresenta infatti il nome con cui vengono identificate un numero elevato di infiammazioni articolari, ognuna con una sua specificità e particolarità, mentre la psoriasi è infiammazione mirata della cute, di carattere cronico ma non soggetta a qualità contagiose o infettive.Solitamente nell’individuo che ne è colpito si manifesta prima la psoriasi, in ordine cronologico, e solo in un secondo momento l’artrite vera e propria, fino ad arrivare allo stato di artrite psoriasica allo stato definitivo. In un minor numero di casi, si riscontra invece prima il manifestarsi dell’artrite e solo in seguito il sopraggiungere dei sintomi della psoriasi.
L’incidenza di questa malattia è massima nel periodo che va dai 30 ai 50 anni, in modo pressochè indifferente dal sesso dell’individuo, nonostante una maggiore facilità di riscontro al femminile per le malattie di questo genere. Il suo manifestarsi nei bambini e negli adolescenti è molto raro ma comunque purtroppo possibile, spesso con conseguenze gravi per lo sviluppo vista la chiara fragilità fisica rispetto ad un adulto maturo. Circa il 30 per cento dei pazienti affetti da psoriasi verranno colpiti anche dalla artrite psoriasica in un futuro non troppo lontano, mentre il restante 70 per cento può non riscontrarla per motivazioni genetiche o grazie al provvidenziale intervento delle cure adatte secondo le tempistiche corrette e necessarie per prevenire l’ artrite psoriasica.Come detto la formazione più comune dell’ artrite psoriasica si presenta attraverso l’infezione della psoriasi in precedenza rispetto all’artrite. Quali sono allora i sintomi che ci permettono di riconoscerla? La psoriasi si presenta attraverso:
- sensazione di rigidità o difficoltà nei movimenti, anche quelli più semplici ed immediati, specie dopo le lunghe fasi della giornata in cui si rimane in posizione statica, l’esempio più immediato è quello della fase notturna del sonno;
- sensazione di fastidio e lieve dolore che aumenta progressivamente col passare dei giorni rispetto al primo avvertimento, in particolare nelle giunture e articolazioni quali mani, polsi, ginocchia, gomiti, caviglie, spesso con sbalzi da un arto all’altro o comunque difficilmente in modo simmetrico sia a destra che a sinistra;
- cambiamento nell’aspetto e nella colorazione delle unghie;
Quest’ultimo non è un segnale comune a tutti i casi di psoriasi, ma è un campanello d’allarme più che certo per questa patologia una volta che si manifesta.
Altri sintomi meno comuni ma altrettanto indicativi sono rappresentati da dattilite e entesite. La dattilite è un disturbo che colpisce le dita di mani e piedi provocandone la tumefazione, in parole più semplici rappresenta l’infiammazione da dita “a salsicciotto” che assumono anche un colore rossastro. L’entesite è invece un’infiammazione che riguarda la zona di innesto del tendine sull’osso.
Sintomi più gravi
A questi primi sintomi subentrano tendiniti sempre più acute e disturbi generali quali mal di schiena e torcicollo, dolori cervicali e cefalee frequenti, oltre a una sensazione di spossatezza e stanchezza costante. Ricorrono poi le desquamazioni e lesioni tipiche della psoriasi che colpiscono varie zone del corpo provocando delle macchie di colore rosso molto invadenti e facilmente visibili rispetto al colorito tipico della cute.
Le cause dell’infiammazione sono ancora oggetto di studio e analisi da parte degli esperti, in quanto non si trovano delle motivazioni o dei sintomi ricorrenti in più pazienti da poter esser definite come cause vere e proprie dell’ artrite psoriasica. Per ora le spiegazioni si limitano a ragioni di tipo genetico e ereditario, infatti gli individui che riscontrano la patologia molto facilmente hanno famigliari o parenti stretti che si sono già imbattuti nella stessa artrite psoriasica.In modo specifico nel caso dell’ artrite psoriasica è importantissima la tempestività nel riconoscimento della malattia per intervenire per tempo ed evitare i peggiori danni a livello articolare. Le cure e gli studi mirati ad un progresso delle terapie curative hanno subito un forte miglioramento negli ultimi anni, permettendo una convivenza sopportabile con il dolore in primis, e in secondo luogo con tutte le problematiche che possono scaturire dall’ infezione di origine psoriasica.
Le cure al momento previste si dividono in vari generi in conseguenza dei vari livelli o stadi di gravità della malattia. I primi farmaci più comunemente usati sono dei particolari farmaci anti-infiammatori non steroidei che hanno un effetto mirato nell’alleviamento del dolore e nella riduzione dei gonfiori e delle tumefazioni, oltre a contribuire un movimento corporeo generale più facile e meno rigido.
I farmaci contro l’ artrite psoriasica
In casi più gravi subentra la necessità di farmaci specifici, con un peso farmacologico più importante. Stiamo parlando di prodotti quali il cortisone, ormone molto sfruttato in ambito farmacologico per contrastare le patologie che provocano forti e ricorrenti situazioni di dolore difficilmente sopportabile, infatti viene chiamato in causa per le forme più aggressive della artrite psoriasica. Man mano che la malattia peggiora si aumentano le dosi oppure si varia con la tipologia di farmaco da somministrare, a discrezione e scelta del medico o dell’esperto insignito di questo compito. Da qualche anno però i medici hanno sperimentato nuove vie e metodologie terapeutiche alla ricerca di una cura sempre più efficace contro l’ artrite psoriasica anche se mai definitivamente risolutiva. Questi sforzi hanno portato al campo dei farmaci biologici, tratti dalla cosiddetta “biologia molecolare”.
I farmaci di tipo biologico hanno permesso di riscontrare nei pazienti a cui venivano somministrati un significativo progresso nella sopportazione del morbo, oltre a un importante riduzione della sua invadenza: i dolori articolari assieme alle lesioni cutanee, i due effetti più fastidiosi della patologia, vedono un netto calo della loro intensità e permettono un approccio alla malattia più sereno e con prospettive più felici anche per la crescita e il proseguo della vita del paziente. I nuovi farmaci hanno permesso un evidente miglioramento nel trattamento della artrite psoriasica, rappresentando un grande successo per la medicina moderna e indicando così una nuova via percorribile anche per altri disturbi altrettanto pericolosi e altrettanto gravi, con una speranza nuova per il futuro.